Dopo i lunghi mesi di lockdown, che hanno testato la nostra forza di volontà, fatto crollare tante certezze e messo in discussione relazioni e punti di riferimento, si parla molto di una nuova normalità. Questo implica che la normalità nella quale vivevamo immersi prima dell’esplosione del Covid non possa più tornare, che ci debba essere un prima e un dopo, ma non specifica molto altro, lasciando aperti molteplici scenari. Perché in effetti si tratta di una realtà tutta da costruire e che non è solo qualcosa di esterno a noi stessi, come invece si è spesso portati a pensare, ma che riguarda la nostra sfera interiore, il nostro modo di essere e di approcciarci agli altri e al mondo. Un “nuovo umanesimo”, come lo chiama Paola Maugeri, che sul tema del cambiamento interiore ha deciso di riflettere nel suo nuovo podcast Umani?, scritto in collaborazione con il fratello Mariano Maugeri.

10 episodi da 30/60 minuti con 10 diversi ospiti, tutti profondi conoscitori dell’animo umano che propongono nuovi modi di stare al mondo. Filosofi, psicoterapeuti, scrittori, monaci buddisti, dialogano con Paola senza fretta, con tutto il tempo e la tranquillità per approfondire gli argomenti di riflessione e interrogarsi sull’esistenza e sul futuro. Un format innovativo che ti permette di capire i concetti in profondità e cominciare fin da subito a interrogarti sugli spunti proposti.

Gli episodi parlano di libertà, famiglia, natura, relazione con gli animali, meditazione, relazioni umane, leadership femminile, autodeterminazione, educazione e pedagogia steineriana e respiro. Ecco qualche anticipazione dei contenuti di alcune delle puntate del podcast.

Riflessione sulla libertà

Riccardo Manzotti, studioso, ingegnere elettronico, filosofo teoretico con dottorato in robotica e ideatore del concetto di mente allargata, riflette con Paola sulla nostra relazione con la libertà e di come questa sia cambiata durante il lockdown. Per noi la libertà è come l’aria, non ci accorgiamo della sua presenza finché non ce la tolgono. E durante i mesi passati in casa ci siamo, forse per la prima volta nelle nostre vite, resi conto che la libertà è un diritto e non un permesso. E’ infatti molto pericoloso creare l’impressione che la libertà sia un permesso erogato quando le cose vanno bene, e non un diritto di cui noi siamo depositari, perché se così fosse verrebbe meno il caposaldo della società in cui viviamo, che è quello di essere un insieme di cittadini liberi che condividono i valori dello stato. Il problema del lockdown è stato che la paura del virus si è spostata su un piano etico/moralistico e non di buon senso. Dall’adottare misure sanitarie quali indossare la mascherina, stare lontani e lavarsi le mani, si è passati a comportamenti assurdi tipo prendersela con i runner o vedere con sospetto chi da solo faceva un'escursione o decideva di passare qualche ora su una spiaggia isolata prendendo il sole. Abbiamo assistito alla nascita di un nuovo bigottismo: persone che si autolimitano nei comportamenti e che provano invidia per le persone che invece sono “libere”. Un narcisismo morale per cui noi siamo superiori e sono sempre gli altri colpevoli. E’ necessario, secondo Manzotti, riflettere sul trade-off tra libertà e responsabilità da una parte e sicurezza e autorità dall’altra e trovare il giusto equilibro tra questi due poli.

Riflessione sulla famiglia

L’ospite di questo secondo episodio di Umani? è Alfredo Canevaro, psicoterapeuta e fondatore della società argentina di terapia familiare. Alfredo parla del ruolo dei figli e della relazione con i genitori, in definitiva delle dinamiche familiari che in molti casi sono venute a galla durante il lockdown per l’opportunità, per molti di noi unica, data dal passare moltissimo tempo in compagnia dei nostri “congiunti”. Dice il dottor Canevaro che per raggiungere la maturità emozionale nella vita è necessario perdonare i genitori e riconoscere la loro vulnerabilità; raggiungere una relazione completa con i nostri genitori e ricevere da loro nutrimento affettivo è infatti la base per poter volare liberamente nel mondo. Come si migliora e alimenta questa relazione sana e completa? C’è solo un modo efficace: il dialogo. Parlare con i genitori prima che sia troppo tardi, perché con loro se ne andrà una parte di te e della tua memoria e perché il dialogo è l’unico vaccino possibile ai problemi mentali e fisici e alle difficoltà del mondo in cui viviamo.

Riflessione sulla natura

Emanuele Coccia, filosofo, accademico e scrittore riflette sul perché della nostra alienazione dalla natura, quel mondo vegetale così importante per la nostra sopravvivenza eppure così bistrattato. Il problema è cominciato quando abbiamo iniziato a costruire le città, che sono state pensate come meccanismi di esclusione di tutto quello che non assomiglia all’umano, relegato al di fuori dello spazio abitativo. Il progetto urbano occidentale nasce infatti dall’idea che per vivere assieme gli uomini debbano occupare un territorio e segregare la “foresta”, dove stanno tutte le forme di vita che non partecipano al progresso. Ma questo è un equivoco enorme, perché una città deve presupporre l’incontro tra umano e non umano per la sua sopravvivenza, pensiamo ad esempio ai campi, allevamenti e tutto quello che serve per l’alimentazione dei suoi abitanti. Noi viviamo grazie alle foreste, che è dove siamo nati (siamo primati arboricoli), eppure le distruggiamo. Il futuro si presenta catastrofico? Fortunatamente no, ci sono barlumi di speranza che ci permettono di essere moderatamente ottimisti. Invertire la rotta si può, iniziamo a riflettere sul come possiamo fare la nostra parte.

Riflessione sulle relazioni

Ci dimentichiamo troppo spesso che il modo che abbiamo di interagire con noi stessi è la chiave per la relazione con gli altri. Ce lo ricorda la Reverenda Elena Seishin Viviani, monaca buddhista di tradizione zen soto e studiosa dell’animo umano. L’ospite di Paola Maugeri crede che stiamo vivendo una crisi di autoreferenzialità: tendiamo a riferirci esclusivamente a noi stessi senza tener conto che questo noi stessi è fatto della connessione con tutto il resto, è esteso. L’individualismo estremo fa si che ci pensiamo al centro del mondo, mentre dovremmo tornare a uscire dal centro ed essere in relazione con tutto e tutti; il buddhismo insegna proprio questo, a conoscere se stessi per poi dimenticarsi di sé ed essere in unità con tutto il resto. Un suggerimento è quello di passare qualche settimana (o giorno) con la propria famiglia in ritiro in un monastero buddhista, per affrontare la crisi e considerarla non un problema ma un fattore di trasformazione.

Chi è Paola Maugeri

Famosa voce radiofonica e conduttrice televisiva, scrittrice, dj e giornalista musicale, Paola Maugeri è soprannominata la “signora del rock” per le migliaia di storie e aneddoti che ha condiviso con i più grandi musicisti del mondo. Oggi Paola è anche podcaster e su Audible oltre ad Umani? puoi ascoltare uno dei suoi audiolibri, Rock e resilienza.

Scopri di più sui temi trattati da Paola Maugeri e dai suoi ospiti ascoltando tutti gli episodi di Umani? su Audible.