Scrittori siciliani classici da conoscere

La Sicilia, “isola benedetta” volendo parafrasare una nota canzone del cantautore siciliano Franco Battiato, ha ispirato numerosi scrittori e premi Nobel che dell'isola furono ospiti ed esploratori. Ernest Hemingway (premio Nobel per la letteratura nel 1954), scrisse proprio a Taormina uno dei suoi primi racconti intitolato I mercenari. Ma in Sicilia troviamo anche il poeta William Butler Yeats (premio Nobel nel 1923) che nell'isola cercò a lungo le sepolte tracce di misteri esoterici e di miti celtici. Oppure ancora soggiornò in Sicilia Albert Camus (premio Nobel per la letteratura nel 1957), uno scrittore la cui prosa trae spunto proprio da quella “mediterraneità” che caratterizza i paesaggi siciliani, le gradazioni di luce delle coste tunisine e le vedute dell'Etna tanto che, proprio in una delle sue opere intitolata La caduta, il protagonista J-B Clemance esclama:

“Più di tutto a me piace la Sicilia, ma solo dall'alto dell'Etna, nella luce, a patto di dominare l'isola e il mare.”

Ma premi Nobel furono anche due scrittori siciliani famosi come Luigi Pirandello e Salvatore Quasimodo. In questo articolo scoprirai quali sono i libri di scrittori siciliani del '900 da leggere almeno una volta nella vita, insieme ad una selezione di scrittori siciliani contemporanei da scoprire (o ri-scoprire).

I Malavoglia

Giovanni Verga, scrittore siciliano di spicco della corrente letteraria del Verismo (insieme a Luigi Capuana e altri intellettuali italiani), visse a cavallo della fine dell'800 e gli inizi del 900. Non ebbe modo, Verga, di assistere allo scoppio della seconda guerra mondiale e alla capitolazione del regime fascista. Morì infatti a Catania, suo paese natale, nel 1922.

Di nobili origini, Giovanni Verga è ricordato soprattutto per i suoi ideali liberali(più o meno condivisibili), come quello, tra i più noti, cosiddetto “dell'ostrica” secondo il quale il superamento delle classi sociali sarebbe stato sconveniente: ecco perché ogni essere umano, proprio come un'ostrica, sarebbe dovuto restare attaccato al suo (metaforico) scoglio. Autore siciliano prolifico, Verga scrisse molte opere che ancora oggi vengono insegnate nelle scuole a testimonianza di una corrente letteraria, quella del Verismo, che sembra essere intramontabile.

Romanzi come I malavoglia, Cavalleria rusticana o Rosso Malpelo hanno segnato infatti generazioni di studenti alle prese con lo studio dei più importanti scrittori del 900 italiano. I Malavoglia, in particolare, è un romanzo nel quale si racconta la storia di una famiglia di pescatori siciliani di Aci Trezza. Le sventure si susseguono una dopo l'altra in questa famosa opera letteraria siciliana nella quale nomi come Padron 'Ntoni, Bastianazzo, l'imbarcazione chiamata Provvidenza o l'acquisto di un carico di lupini, evocano ricordi legati a promesse da mantenere e acquisti da saldare (in quanto uomini d'onore).

Il fu Mattia Pascal

Uno degli scrittori italiani e siciliani più noti di sempre è Luigi Pirandello, drammaturgo insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1934. Nato ad Agrigento, Luigi Pirandello, figlio di un ex garibaldino e nipote di uno degli esponenti di spicco della rivoluzione siciliana del 48-49, compì i suoi studi prima a Palermo, poi a Roma e infine a Bonn, in Germania. Il suo successo letterario arrivò con le opere teatrali, prima tra tutte Il fu Mattia Pascal, e in seguito alla fondazione della Compagnia del Teatro d'Arte di Roma con la quale girò il mondo. Con posizioni interventiste nella prima guerra mondiale, è altrettanto nota la sua adesione al fascismo. Le opere teatrali di Pirandello furono tuttavia lontane da ogni tipo di propaganda fascista, piuttosto importante fu invece la sua ricerca sulla crisi dell'io anche sulla scia degli studi psicanalitici di Freud che, lo ricordiamo, influenzarono non solo diversi scrittori italiani, ma anche molti artisti della corrente del surrealismo internazionale.

Il Fu Mattia Pascal, in particolare, è un'opera nella quale si indaga proprio questa frammentazione dell'io. Il protagonista, da ricco proprietario terriero finito in disgrazia, dopo una serie di vicissitudini (tra cui la morte di due figlie) si ritrova con una vincita al Casino di Montecarlo, ma scopre anche, di lì a poco, che un giornale riporta la notizia del suo suicidio. Ne approfitta allora, Mattia Pascal, per assumere una nuova identità: quella di Adriano Meis. Ciò che esperirà con questa nuova vita tuttavia, sarà distante da quanto si sarebbe aspettato.

Se non l'hai già fatto, ti consigliamo di leggere Il Fu Mattia Pascal, una delle più importanti opere di letteratura siciliana.

Il giorno della civetta

“Proverbio, regola: il morto è morto, diamo aiuto al vivo.”

Ecco una frase che Leonardo Sciascia, tra gli scrittori siciliani più amati di sempre, fa dire a uno dei protagonisti del suo libro A ciascuno il suo, romanzo dal quale è stato tratto un film del 1967 diretto da Elio Petri. Leonardo Sciascia è una delle figure di riferimento della letteratura siciliana. Schierato su posizioni politiche cangianti e apparentemente ambigue (marxista prima, radicale poi e infine socialista), cionondimeno scrisse importanti opere di denuncia e libri gialli che hanno segnato la storia della letteratura come Il giorno della civetta. In questo romanzo siciliano da conoscere assolutamente, si parla - per la prima volta in un'opera letteraria - di mafia. La storia è ambientata negli anni '50 e prende avvio dall'omicidio di un sindacalista comunista, presidente di una piccola impresa edilizia, avvenuto a Sciacca ad opera di Cosa Nostra.

Le indagini vengono affidate al capitano Bellodi, comandante emiliano di Parma che, contrariamente alla dilagante omertà siciliana, decide di andare fino in fondo alla scoperta della verità. Ti consigliamo di vedere anche il film omonimo del 1968 per la regia di Damiano Damiani.

Potrebbe interessarti anche il nostro articolo sui migliori podcast che raccontano la mafia.

Il filo di mezzogiorno

Nata il 10 maggio 1924 a Catania, Goliarda Sapienza è una delle scrittrici siciliane che ti invitiamo a scoprire (o ri-scoprire). La sua vita emancipata, possibile anche grazie ad un'educazione ispirata alla libertà ricevuta dalla sua famiglia di origine (avvocato il padre e nota sindacalista la madre), si rifletté non solo nella scrittura di romanzi e poesie, ma anche in performance come attrice di film e di teatro. Il filo di mezzogiorno è un libro nel quale troverai una confessione intima: quella che l'autrice fa ai propri lettori sulla sua vita intima e le sue sedute psicanalitiche.

Attraverso il racconto di Goliarda al suo psicanalista siamo inglobati dentro ai circuiti della sua psiche che attraversa e racconta diverse esperienze come quella del tentato suicidio o, ancora, la follia della madre, le persecuzioni fasciste o i corsi di arte drammatica. Quella di Goliarda Sapienza è la figura di una scrittrice siciliana da leggere per scoprire veramente Il filo di mezzogiorno certo, ma anche il filo che sembra cucire insieme, pagina dopo pagina, una voce femminile fuori dall'ordinario insieme ai suoi tanti e preziosi ricordi. Il suo libro più famoso, L'arte della gioia, è stato pubblicato postumo ed è un romanzo che ti consigliamo di leggere per entrare dentro al suggestivo mondo di questa scrittrice siciliana troppo spesso dimenticata dalla storia della letteratura italiana.

“Non ti preoccupare: ognuno di noi ha tanti limiti, limiti dati dalla natura, dall'ambiente dove si è nati, ma se si ha la volontà, ognuno finisce col trovare la sua strada.”

Il Gattopardo

Uno dei più famosi libri ambientati in Sicilia, libro evergreen che sembra essere sempre contemporaneo, pubblicato un anno dopo la morte dell'autore (nonché vincitore del Premio Strega nel 1959) è Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Ricordiamo (quasi) tutti le magistrali interpretazioni attoriali nel film Il Gattopardo diretto da Luchino Visconti con Claudia Cardinale e Alain Delon.

La trama di questo romanzo storico ambientato in Sicilia alla fine dell'800 narra del principe di Salina, detto il Gattopardo e dello sbarco dei garibaldini a Marsala nel 1860 a seguito del quale il principe e le altre casate nobiliari vedono affievolirsi la loro potenza. Proprio il progressivo tramonto della famiglia Salina viene raccontato in questo romanzo storico siciliano indimenticabile, insieme alle vicende di Angelica che, pur non essendo di dinastia nobile riuscirà, grazie alla sua bellezza e alla sua intelligenza, a sposare Tancredi, il nipote del principe.

Imperdibile e avvincente la lettura di Toni Servillo.

Km 123

Al km 123 della Via Aurelia a Roma è accaduto un brutto incidente, eppure Ester non può saperlo e invano invia i suoi messaggi a Giulio che è ricoverato in ospedale. A leggerli è, invece, la moglie di Giulio, Giuditta che non sapeva nulla della relazione fedifraga di suo marito, almeno fino a quel momento. Km 123 è un libro giallo di uno dei più noti scrittori siciliani: Andrea Camilleri, il creatore della fortunata serie del Commissario Montalbano.

I protagonisti, come in un gioco delle parti, indagano sull'incidente automobilistico del protagonista di questo triangolo amoroso che sembra in realtà essere stato un tentato omicidio. Andrea Camilleri, maestro del genere giallo, è uno degli scrittori siciliani del 900 i cui libri sono stati tradotti in 30 lingue con vendite da oltre 10 milioni di copie. Nato a Porto Empedocle il 6 settembre del 1925, Camilleri ha utilizzato nei suoi libri gialli ambientati in Sicilia un linguaggio ibrido (e unico) tra la lingua italiana e il dialetto siciliano.

Se ti abbiamo incuriosito leggi anche l'articolo sui libri in ordine cronologico di Andrea Camilleri.

La zia marchesa

Tra le scrittrici siciliane contemporanee più popolari c'è anche Simonetta Agnello Horby, autrice palermitana, avvocato e attivista per i diritti dei disabili e delle minoranze. I migliori libri di Simonetta Agnello Horby, come La zia marchesa o La mennulara per citarne solo due, sono ambientati sullo sfondo di una accogliente e contraddittoria Sicilia, isola nella quale le tradizioni, le saghe familiari, le invidie, le maldicenze e i conflitti interpersonali (taciuti in rigor di omertà) sembrano talvolta avere la meglio. La zia marchesa (secondo libro della trilogia composta da La Mennulara e Boccamurata) è un romanzo ambientato in Sicilia alla fine dell'800 nel quale vengono narrate le vicende della famiglia aristocratica dei Safamita. La trama si snoda lungo ben trentasei anni di storia della famiglia Safamita e ogni capitolo inizia con un proverbio in lingua siciliana che fa da cappello introduttivo delle vicende narrate.

Se sei una persona appassionata di saghe familiari, allora La zia marchesa di Simonetta Agnello Horby è il romanzo siciliano che fa al caso tuo.

“Amuri è amaru, ma arricria lu cori.”

Potrebbe interessarti anche il nostro articolo su le saghe familiari da non perdere.

Libri contemporanei che raccontano la Sicilia

I leoni di Sicilia

In questo romanzo storico ambientato in Sicilia si racconta la storia della famiglia Florio, una delle più ricche d'Italia tra le fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. I Florio, sbarcati a Palermo da Bagnara Calabra sul finire del Settecento, grazie all'ingegno e alle capacità dei fratelli Paolo e Ignazio, si arricchirono grazie ad un negozio di spezie, al commercio di zolfo e all'acquisto di case e terreni appartenenti a nobili decaduti.

Non paghi, i Florio decisero di creare anche una loro compagnia di navigazione, divenendo, anno dopo anno, una delle famiglie più ricche d'Italia. In questo romanzo storico che racconta la Sicilia della Belle Époque, l'autrice Stefania Auci getta quella luce indispensabile per illuminare angoli oscuri di storie siciliane sepolte dagli anni. I leoni di Sicilia è il primo volume della saga dei Florio che comprende anche L'inverno dei Leoni, due romanzi magistralmente letti dal talentuoso attore siciliano Ninni Bruschetta.

Giuditta e il Monsù

Ci sono echi di un romanzo di Victor Hugo, in questo libro ambientato in Sicilia scritto da Costanza DiQuattro, così come una certa atmosfera da Nouvelle Vogue che ti conquisterà sin dalle prime pagine. Ambientato in una provincia siciliana della fine dell'Ottocento – e più precisamente a Ibla, un centro storico in provincia di Ragusa - Giuditta e il Monsù ha come protagonisti due neonati: Fortunato, abbandonato davanti al palazzo del marchese Romualdo (e affidato alle cure del cuoco del palazzo e a sua moglie), e Giuditta, figlia del marchese, il quale attendeva però con impazienza un erede maschio.

Crescendo, i due bambini sembrano correre lungo binari affatto paralleli, sono binari che si incrociano: Giuditta è appassionata di cucina, mentre Fortunato è attratto dallo studio della filosofia e dei classici. Tra i due nasce un'attrazione che va al di là della semplice amicizia, un legame che non può però essere contemplato nella Sicilia di fine Ottocento e che ti invitiamo a scoprire leggendo questo interessante romanzo che racconta la Sicilia.

Il re del gelato

Originaria di Noto, Cristina Cassar Scalia è una delle scrittrici siciliane più popolari degli ultimi anni. I suoi romanzi gialli, ambientati prevalentemente nelle perturbanti atsmofsere siciliane, sono conosciuti soprattutto per il personaggio del vicequestore Vanina Guarrasi della squadra mobile di Catania. Nel romanzo Il re del gelato, Vanina questa volta deve indagare sul ritrovamento di misteriose pillole contenute all'interno delle vaschette di una gelateria. La morte del proprietario della gelateria fornirà l'abbrivio per questa bizzarra indagine che, come ci ricorda la stessa autrice, precede la trama del romanzo Sabbia Nera.

Nei romanzi dell'autrice siciliana Cristina Cassar Scalia troverai la presenza di un'imponente “sicilianità”, quella fatta di proverbi dialettali, confidenze sussurrate, antiche solidarietà e nuove inimicizie.

Leggi anche l'articolo sugli audiolibri ambientati in Sicilia.

Il fantastico regno delle Due Sicilie - Breve catalogo delle imposture neoborboniche

Questo è un saggio in Esclusiva per Audibleche ti aiuterà a scoprire (o approfondire) la storia del regno delle due Sicilie, un periodo storico che viene qui raccontato in modo avvincente dall'autore Pino Ippolito Armino. Ricercatore e giornalista, esperto di storia del Risorgimento e della Resistenza, l'autore di Il fantastico regno delle due Sicilie sembra possedere quell'innato talento di narrare proprio degli antichi aedi e dei cantastorie epici. In questo saggio storico si parla di argomenti inerenti il regno delle due Sicilie, di Garibaldi, di Pisacane, delle imposture neoborboniche (proprio come recita il sottotitolo del libro) e, più in generale, del Mezzogiorno raccontando fatti storici lontani dalle fake news che, spesso, arroventano gli animi quando si parla di Risorgimento e questione meridionale.

“ Questo libro è stato scritto per chi ha voglia di guardare in faccia la realtà e non intende rifugiarsi nel mito o farsi strumento di progetti tanto anacronistici quanto insensati.”

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