I maturandi del 2020 ricorderanno il loro esame di Stato, momento già di per se catartico nella vita di ognuno di noi, come un qualcosa di eccezionale. L’emergenza Coronavirus ha infatti stravolto completamente la didattica negli ultimi mesi, costringendo le scuole a chiudere e gli insegnanti e alunni a confrontarsi con una nuova forma di docenza e apprendimento, quella a distanza. In questo contesto nuovo per tutti, in vista di una maturità anomala ma non per questo meno temuta, è nata l’idea di mettere a disposizione dei ragazzi dell’ultimo anno delle superiori un supporto innovativo allo studio: il podcast. Un formato fresco, pratico, veloce e completo, oltre che molto piacevole, perfetto per un ripasso rapido o un’infarinatura sulle discipline principali. I podcast BeReady hanno l’obiettivo di coprire i programmi ministeriali del quinto anno di scuola superiore di letteratura, filosofia e storia, concentrati in lezioni della durata di mezz’ora circa l’una a cura di Enrico Passoni, Rosangela Bonsignorio e Silvia Di Pietro. Si va dritti al punto, senza inutili parentesi e fronzoli ma utilizzando “parole chiave” pensate per aiutare a fissare i concetti principali di una materia mentre ci si intrattiene. Potrai passare facilmente da un tema all’altro grazie alla navigazione strutturata per argomenti, oppure ascoltare solo i riassunti di ogni episodio, che in formato “tweet” ripetono le parole fondamentali da ricordare.

Non è necessario essere in modalità “notte prima degli esami” per trovare utili i podcast BeReady, che sono degli ottimi alleati anche in vista di compiti in classe e interrogazioni, per avere un assaggio di un tema prima di affrontarlo a lezione o più semplicemente per chiunque abbia voglia di ripassare un periodo storico, corrente o autore.

Vediamo più nel dettaglio le tre collane disponibili su Audible.

Serie BeReady letteratura

In 13 episodi di 30 minuti circa ciascuno si ripercorrono correnti, autori e opere principali dall’Ottocento fino agli anni ‘70 del XX secolo. Leopardi, D’Annunzio, Pirandello, Svevo, Calvino e gli altri grandi protagonisti della nostra scena culturale sono presentati attraverso una veloce bio e inquadrati nel momento storico di riferimento, per poi concentrarsi sui loro capolavori. Uno degli aspetti più innovativi ed efficaci dei podcast è la sezione finale “in poche parole”, che fornisce le keywords essenziali da fissare nella memoria. Qualche esempio?

Leopardi e la crisi del Romanticismo
  • vita: 1798-1837, provincia, isolamento, studio matto e disperato, infelicità, amori non corrisposti, amicizia con Ranieri.

  • poetica: infelicità come condizione esistenziale, illusioni perdute, punti di contatto con la poesia romantica, pessimismo storico, natura matrigna e indifferente, necessità di solidarietà tra gli uomini.

Prosa e poesia nell'Ottocento italiano. Il decadentismo e d'Annunzio
  • decadentismo: suggestione fonica e musicale, poesia come illuminazione e folgorazione lirica, linguaggio simbolico, individualismo, polemica contro il positivismo.

  • Gabriele D’Annunzio: 1863-1938, studente brillante e diligente, vita sontuosa ricca di amori e avventure, autore di cronache mondane, trasforma la sua persona nel personaggio D’Annunzio, la Capponcina, Eleonora Duse, partecipazione attiva alla prima guerra mondiale, inventore di neologismi, marchi e vocaboli, l’arte per l’arte, gusto della parola, autobiografismo, superomismo, poeta vate, estetismo, panismo.

Serie BeReady filosofia

L’obiettivo di questa serie è quello di fissare le idee chiave della filosofia da Marx fino ad oggi, passando per i movimenti e i protagonisti che hanno fatto la storia di questa disciplina. Gli episodi in questo caso sono 11, sempre della durata di mezz’ora. All’inizio di ogni podcast troverai una sintesi del tema trattato in 150 parole, che verranno poi riprese e spiegate in un contenuto extra, così come i brani originali degli autori citati. Ecco un paio di esempi di riassunti:

Marx e l'hegelismo

Alla morte di Hegel, i suoi allievi si schierano in due gruppi. Da un lato i “vecchi hegeliani” della destra, che concepiscono la realtà come prodotto della ragione che la filosofia deve difendere insieme alla religione. Dall’altro, i giovani hegeliani della sinistra, che celebrano la ragione come potenza in grado di trasformare la realtà in nome della libertà e dell’uguaglianza. Accanto a figure come Max Stirner, considerato oggi tra i fondatori del pensiero anarchico, i principali esponenti della sinistra hegeliana sono: Ludwig Feuerbach e Carl Marx. Feuerbach definisce la religione come alienazione e rivendica un rapporto diretto tra uomo e natura; Marx interpreta la storia come conflitto tra classi sociali ed è il principale teorico del comunismo.

Il Novecento. Le discipline filosofiche

Nell’ultimo secolo, e in particolare negli ultimi decenni, proliferano nuove discipline filosofiche e scientifiche caratterizzate da contaminazioni con la letteratura e l’arte, da linguaggi specialistici e metodo di indagine innovativi. La loro trattazione sistematica, già difficile per la ridotta distanza rispetto al presente, è ulteriormente complicata dal rumore informativo a cui ogni giorno siamo esposti; bersagliati di continuo da notizie, notifiche e nozioni, sembriamo aver perso la capacità di trattenere teorie, valori e tradizioni. Conviene quindi ammettere che il tratto più caratteristico della contemporaneità è la pluralità, pluralità di vie per interpretare i fatti, per accedere alle conoscenze, per leggere il mondo che ci circonda. Un tempo c’era un unico sapere, detto “forte”. Oggi ci sono invece tanti saperi, detti “deboli”. Tra le discipline filosofiche, nel ‘900 la storia della filosofia acquista una sua autonomia e si affermano semiotica, comunicazione e sociologia. Parallelamente, ontologia, estetica e teologia modificano i loro canoni.

Serie BeReady storia

Quella sulla storia è la serie più lunga, con 20 episodi di 30 minuti che partono dall’Unità d’Italia per arrivare fino alla contemporaneità. Eventi e protagonisti dei fatti salienti del passato del nostro Paese sono chiariti utilizzando il caratteristico approccio delle 150 parole di sintesi e ampliati da tre contenuti extra: la spiegazione di una parola chiave rappresentativa, il commento a un brano originale e una sezione dedicata a date e cifre, che quando si parla di storia contano eccome. Facciamo un ripassino dei “numeri che contano” di alcuni famosi accadimenti?

L'Italia dall'Unità alla fine dell'Ottocento
  • 1861: anno della morte di Cavour e dell’insediamento al potere della destra storica, che rimane al governo fino al 1876.

  • 1876: anno in cui il potere passa alla sinistra storica, che guida il Regno d’Italia fino al 1896.

  • 2%: percentuale degli italiani votanti nel 1861, corrispondenti ai soli cittadini maschi alfabetizzati maggiori di 25 anni e paganti almeno 40 lire di imposte dirette.

  • 7%: percentuale degli italiani votanti secondo la legge elettorale del 1882, che estende il diritto di voto a tutti i cittadini maschi alfabetizzati maggiori di 21 anni e paganti almeno 19 lire di imposte dirette.

  • 2 milioni: totale migranti italiani tra il 1880 e il 1900, tra gli stagionali diretti in Europa centrale e i permanenti diretti oltreoceano.

  • 250: numero complessivo di organizzazioni operaie sciolte in tutta Italia da Francesco Crispi.

L'Italia del dopoguerra. L'avvento del fascismo
  • 23 marzo 1919: Benito Mussolini fonda i Fasci Italiani di Combattimento.

  • 12 settembre 1919: l’esercito di D’Annunzio occupa la città di Fiume.

  • 1920/1921: quinto e ultimo governo Giolitti.

  • 1921: Bordiga, Gramsci e Togliatti fondano il Partito Comunista d’Italia.

  • 15 maggio 1921: i fascisti e i comunisti entrano ufficialmente nel Parlamento.

  • novembre 1921: nasce il Partito Nazionale Fascista.

  • ottobre 1922: Matteotti da vita insieme a Treves e Turati al Partito Socialista Unitario.

  • 27 ottobre 1922: i fascisti organizzano la Marcia su Roma.

  • 30 ottobre 1922: Mussolini è ufficialmente a capo del governo.

  • aprile 1924: i fascisti trionfano alle elezioni.

  • 10 giugno 1924: Matteotti viene sequestrato e assassinato.

  • 3 gennaio 1925: con il discorso di Mussolini alla camera, ha ufficialmente inizio la dittatura.

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