Cronache marziane (1950) è il resoconto della conquista e della colonizzazione di Marte tra il 1999 e il 2026: anno in cui lo scoppio di una guerra atomica richiama i terrestri sul proprio pianeta. Marte, pianeta antichissimo, resta nuovamente abbandonato.
Sui suoi immensi mari di sabbia privi di vita passano i grandi velieri degli ultimi marziani, creature simili a fantasmi, ombre e larve di una civiltà che i terrestri, esseri ingombranti venuti da un mondo sordo e materialista, non hanno saputo vedere né comprendere.
"Non sei mai al sicuro in nessun posto", questo ha imparato Morwenn, una bambina di cinque anni. Perché Morwenn ha paura di un mostro, un mostro che non si nasconde sotto il letto o negli armadi, ma vive con lei, controlla la sua vita.
Un mostro che lei chiama "mamma". La persona che dovrebbe esserle più vicina, che dovrebbe offrirle amore e protezione e invece sa darle solo violenza e odio. La picchia, la insulta, le fa male sia nel corpo che nell'anima. A lei e a Gwendal, suo fratello, di pochi anni più grande.
Morwenn prova a fuggire, ma la società non lascia che una bambina così piccola si allontani dalla madre, e tutti sembrano voltarsi dall'altra parte davanti alle scenate, ai "conti che si faranno a casa", ai lividi.
Così, aspettando e pregando per una liberazione, Morwenn imparerà a mettere su una corazza, a rispondere male ai professori, a trovare una nuova famiglia e un primo amore in un gruppo di amici, a usare la musica per isolarsi e proteggersi.
Finché, compiuti quindici anni, riuscirà finalmente a scappare di casa e a intraprendere il percorso, fatto di tentativi ed errori, che la porterà a diventare Ema Stokholma, amatissima dj e conduttrice radiofonica.
Per la prima volta Ema Stokholma racconta il suo passato, il tempo in cui il suo nome era ancora Morwenn Moguerou. E lo fa scrivendo un libro che attraverso la sua esperienza individuale riesce a raggiungere sentimenti universali, a insegnare che dal dolore si può uscire, che si può sbagliare e cambiare, che il lieto fine è possibile.
Perché "Per il mio bene" è una storia vera ma anche un romanzo indimenticabile che riesce a raccontare il dolore e il male con una lingua immediata e diretta, con uno stile allo stesso tempo durissimo e dolce che colpisce il lettore al cuore e tocca le corde più profonde e vere dell'animo umano.
Questo saggio vuole fornire alcune indicazioni su come affrontare i problemi della vecchiaia con serenità e sicurezza.
L'autrice non parte da considerazioni etiche, sociologiche o psicologiche, bensì scientifiche, con le quali dimostra che il cervello umano invecchiando perde alcune prerogative, ma le sostituisce con altre che in parte compensano e superano quelle perdute.
L'autrice accompagna la sua dimostrazione con una serie di esempi di personalità attive fino alla vecchiaia, come Michelangelo, Galileo Galilei, Bertrand Russell e Pablo Picasso.
Il monte Fumo è una cattedrale di ghiaccio, teatro di una battaglia decisiva. Ma l'eco dei combattimenti non varca l'entrata della caverna in cui avviene un confronto fra due uomini.
Uno è un prigioniero che all'alba sarà fucilato, a meno che non riveli nome e grado. L'altro è un medico che ha solo una notte per convincerlo a parlare, ma che ancora non sa che ciò che sta per sentire è molto più di quanto ha chiesto e cambierà per sempre anche la sua esistenza.
Perché le vite di questi due uomini che dovrebbero essere nemici, in realtà, sono legate. Sono appese a un filo sottile come il fumo che si leva dalle loro sigarette e dipendono dalle risposte a tre domande.
Chi è il prigioniero? Chi è Guzman? Chi era l'uomo che fumava sul Titanic? Questa è la storia della verità nascosta nell'abisso di una leggenda. Questa è la storia di un eroe insolito e della sua ossessione. Questa storia ha attraversato il tempo e ingannato la morte, perché è destinata al cuore di una donna misteriosa.
Venezia, 1509: Zorzo Cigna, detto Giorgione, trascorre il suo tempo creando quadri e affreschi in preda a un'euforia causata dalla dipendenza dall'oppio. Nutre un amore segreto per Cecilia, la tenutaria del più apprezzato bordello veneziano, che incontra di notte in gran segreto.
Durante il Carnevale, viene svegliato in piena notte da una triste notizia: il suo amico fra' Placidio è rimasto vittima delle fiamme che hanno colpito l'ospedal del bersaglio vicino alla chiesa dei Santi Giovanni e Paolo.
Accorre sul luogo dell'incendio e qualcosa non gli torna; potrebbe trattarsi di un atto doloso e fra' Placidio potrebbe essere stato deliberatamente ucciso. E un uomo lì presente, che sembra guardarlo con interesse, non promette nulla di buono...
Zorzo Cigna comincia a indagare e quando una serie di incendi colpisce la città e lui stesso si trova minacciato, capirà che la verità potrebbe cambiare per sempre il destino della Serenissima. Una Venezia rinascimentale inedita, violenta e segreta, fa da sfondo a una vicenda dai risvolti cupi, dove nulla e nessuno è mai come appare.
Jonathan ha 31 anni nel 2016, un giorno qualsiasi di gennaio gli viene la febbre e non va più via, una febbretta, costante, spossante, che lo ghiaccia quando esce, lo fa sudare di notte quasi nelle vene avesse acqua invece che sangue.
Aspetta un mese, due, cerca di capire, fa analisi, ha pronta grazie alla rete un'infinità di autodiagnosi, pensa di avere una malattia incurabile, mortale, pensa di essere all'ultimo stadio. La sua paranoia continua fino al giorno in cui non arriva il test all'HIV e la realtà si rivela: Jonathan è sieropositivo, non sta morendo, quasi è sollevato.
A partire dal d-day che ha cambiato la sua vita con una diagnosi definitiva, l'autore ci accompagna indietro nel tempo, all'origine della sua storia, nella periferia in cui è cresciuto, Rozzano - o Rozzangeles -, il Bronx del Sud (di Milano), la terra di origine dei rapper, di Fedez e di Mahmood, il paese dei tossici, degli operai, delle famiglie venute dal Sud per lavori da poveri, dei tamarri, dei delinquenti, della gente seguita dagli assistenti sociali, dove le case sono alveari e gli affitti sono bassi, dove si parla un pidgin di milanese, siciliano e napoletano. Dai cui confini nessuno esce mai, nessuno studia, al massimo si fanno figli, si spaccia, si fa qualche furto e nel peggiore dei casi si muore.
Figlio di genitori ragazzini che presto si separano, allevato da due coppie di nonni, cerca la sua personale via di salvezza e di riscatto, dalla redestinazione della periferia, dalla balbuzie, da tutte le cose sbagliate che incarna (colto, emotivo, omosessuale, ironico) e che lo rendono diverso. Un audiolibro spiazzante, sincero e brutale, che costringerà le nostre emozioni a un coming out nei confronti della storia eccezionale di un ragazzo come tanti. Un esordio letterario atteso e potente.
Jonathan Bazzi è nato a Milano nel 1985. Cresciuto a Rozzano, estrema periferia sud della città, è laureato in Filosofia. Appassionato di tradizione letteraria femminile e questioni di genere, ha collaborato con varie testate e magazines, tra cui Gay.it, Vice, The Vision, Il Fatto.it. Alla fine del 2016 ha deciso di parlare pubblicamente della sua sieropositività con un articolo ("Ho l'HIV e per proteggermi vi racconterò tutto") diffuso in occasione della Giornata Mondiale contro l'AIDS.
Durante i suoi frequenti viaggi in Oriente, Franco Berrino è rimasto più volte colpito dalla straordinaria coincidenza tra i risultati degli studi scientifici più aggiornati in ambito di alimentazione e stile di vita e gli insegnamenti millenari dei testi orientali.
"Il libro che avete fra le mani racconta il mio incontro con un maestro taoista, Marco Montagnani, in merito alla conoscenza del cibo, alla sua influenza sulla salute e sulla malattia."
In queste pagine scienza e sapienza, le parole di Berrino e quelle di Montagnani si fanno eco, poi si avvolgono, si compenetrano, proprio come lo Yin e lo Yang nel simbolo del Tao.
Questo dialogo insolito e profondo offre a Berrino l'opportunità di raccontare per la prima volta di sé e della sua vita e di riproporre il suo punto di vista critico e coraggioso sull'industria alimentare e su quella farmaceutica.
Per trasmetterci con chiarezza ed efficacia cosa ci nutre davvero, nel corpo e nello spirito, e cosa, invece, ci fa ammalare. Un messaggio portato con una forza, una franchezza e una poesia forse mai lette nei suoi libri precedenti.
"Molti di noi sembrano non amare se stessi. Trascuriamo il corpo fisico, lo nutriamo di cibo spazzatura, silenziamo con farmaci le sue proteste. Trascuriamo anche il nostro corpo emozionale: ci nutriamo di sensi di colpa, rancori, delusioni, addirittura odio, e le frustrazioni ci portano a ingurgitare ancor più cibo spazzatura.
Trascuriamo il nostro corpo mentale, con pensieri superficiali, egoisti, arroganti, divorati dall'invidia, oppure con pensieri ossessivi, pesanti, cattivi. Trascuriamo il nostro corpo spirituale, che desidera essere riconosciuto e connesso con il corpo fisico, libero, in gioia. Scuotiamoci, togliamoci di dosso i chili di troppo e i pensieri pesanti. È possibile!"
La storia d'Italia è anche geografia: quella delle nostre città così ricche di monumenti, palazzi e scorci, connessi da un intrico di vie sotterranee che sono una metafora dei percorsi della nostra memoria.
In questo dedalo ci accompagna Hans Tuzzi, guida d'eccezione alla scoperta dei segreti di quattro città italiane servite dalla metropolitana: Roma, Milano, Napoli, Torino.
Attraversiamo le vie della Roma dei Cesari, saliamo a piazza di Spagna, "la più bella del mondo" per Gabriele D'Annunzio, teatro degli amori di Elena Muti e Andrea Sperelli, e scendiamo a Cavour per passeggiare fino all'Istituto di Fisica di Via Panisperna, dove negli anni Trenta studiarono gli astri nascenti del mondo scientifico.
Saliamo a Cairoli, sulla linea 1 della metropolitana di Milano, che ricorda la mater dolorosa del nostro Risorgimento - "Le tombe dei vostri figli saranno altari", le scrisse Giuseppe Mazzini nel 1869 - per scendere a Duomo, dove i fratelli Bocconi aprirono il primo negozio di abiti preconfezionati.
Ci spostiamo a Napoli, dove, non lontano dalla fermata Vanvitelli visitiamo la residenza di Maria Carolina, che sposò giovanissima il guaglione rozzo e sanguigno passato alla storia come re Nasone.
Saltiamo un secolo e da Dante, sulla linea 1 della metropolitana di Torino, arriviamo al parco del Valentino, dove nel 1902 venne organizzata l'Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna in un'efflorescenza liberty estranea alla lineare anima cittadina.
Contro tutte le previsioni, Katniss è sopravvissuta agli Hunger Games per la seconda volta. Ma anche se ora è lontana dall'arena sanguinaria, non può dirsi salva. Capitol City è molto arrabbiata. Capitol City vuole vendetta.
E chi è destinato a pagare per i disordini? Katniss, ovviamente, la Ragazza di Fuoco. Come se non bastasse, il Presidente Snow tiene a precisare che ormai tutti sono in pericolo, nessuno escluso: la famiglia di Katniss, i suoi amici più cari, tutti gli abitanti del Distretto 12.
Ora che la scintilla si è trasformata in un ardente fuoco di rivolta, alla Ghiandaia Imitatrice non resta che spiccare il suo volo verso la libertà. Forte e incalzante, lo sconvolgente finale della rivoluzionaria trilogia di Suzanne Collins, Hunger Games.
Nel 1949, l'ingegnere aeronautico dell'aviazione americana capitano Ed Murphy, osservando l'andamento dei propri esperimenti, ebbe a dire: "Se qualcosa può andar male, lo farà".
Prova della "verità" di questa affermazione è il fatto che Ed Murphy, nel giro di pochi anni, è diventato famosissimo in tutto il mondo: non per le sue scoperte in aeronautica, del resto inesistenti, ma per quella frase, che immediatamente si diffuse sotto il nome di "Legge di Murphy".
Oggi la "Legge di Murphy" in America è talmente famosa da comparire nei dizionari, come: "Il principio per cui qualsiasi cosa possa andare male lo farà" (Funk and Wagnalls, Standard College Dictionary).
Laboratori, uffici, circoli di golf, redazioni, banche, palestre, università, biblioteche, studi di dentisti, di avvocati, di fiscalisti, di ingegneri, di architetti, persino ospedali, sale operatorie, cessi sono immancabilmente tappezzati di manifesti, calendari o adesivi che ricordano la" Legge di Murphy" e le sue applicazioni.
L'insieme delle "Leggi e Osservazioni" di cui la "Legge di Murphy" è da considerarsi capostipite è stato raccolto da Arthur Bloch nel 1977 nel presente libretto, diventato un bestseller mondiale.
Una raccolta che è un inventario del pessimismo esistenziale, ma che ci offre anche l'antidoto più antico e sicuro contro il malumore: la buona, sana e vecchia risata.
Mark Watney è stato uno dei primi astronauti a mettere piede su Marte. Ma il momento di gloria è durato troppo poco. Un'improvvisa tempesta lo ha quasi ucciso e i suoi compagni di spedizione, credendolo morto, hanno abbandonato il pianeta rosso per fare ritorno sulla Terra.
Mark si ritrova completamente solo su un pianeta inospitale e non ha nessuna possibilità di mandare un segnale alla base. E in ogni caso i viveri non basterebbero fino all'arrivo di una nuova spedizione. Nonostante tutto, con grande risolutezza Mark decide di tentare il possibile per sopravvivere.
Ricorrendo alle sue conoscenze scientifiche e a una gran dose di ottimismo e tenacia, decide di affrontare un problema dopo l'altro senza perdersi d'animo. Fino a quando gli ostacoli si faranno insormontabili.
Firenze, 1469. Lorenzo de' Medici sta vincendo il torneo in onore della sua sposa, Clarice Orsini, appena giunta a Firenze per le nozze con l'uomo che diventerà il Magnifico.
Questo matrimonio non è un passo facile per Lorenzo: il suo cuore - ne è convinto - appartiene e sempre apparterrà a Lucrezia Donati, donna di straordinaria bellezza e fascino. Eppure asseconderà il volere della madre e rafforzerà l'alleanza con una potente famiglia romana.
Chiamato a governare la città e ad accettare i costi e i compromessi della politica, diviso fra amore e potere, Lorenzo sottovaluta i formidabili avversari che stanno tramando contro di lui per strappargli la guida di Firenze.
Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV, dopo aver sobillato Jacopo e Francesco dei Pazzi, storici nemici della famiglia de' Medici, e stretto alleanza con Francesco Salviati, arcivescovo di Pisa, concepisce una congiura il cui esito per Lorenzo sarà terribile: il fratello Giuliano verrà brutalmente ucciso davanti ai suoi occhi.
E da quel momento si aprirà un periodo di violenza e vendetta da cui in pochi si salveranno.
Beppe Severgnini punta il suo occhio prensile sugli italiani domestici: casa e famiglia, con le conseguenze del caso. Ne esce un quadro esilarante, ma realistico.
L'Uomo Domestico è - purtroppo o per fortuna - l'Italiano Normale. Quello che cerca di fare dieci cose insieme, ma non ha abbastanza mani. Quello che s'inventa gourmet. Quello che compra la mountain bike, e scopre che ci sono le salite.
Con ironia e buon senso Severgnini dipinge uno strepitoso ritratto nazionale. Un ritratto che coinvolge mogli e figli, fidanzati e mamme, amiche e colleghi. Un ritratto che parte dall'abitazione per spostarsi all'ufficio, all'automobile, ai computer e ai cellulari, sui quali sfoghiamo la nostra vocazione per l'eccesso.
2041. Pericolo dal Sole: entro poche ore, emissioni straordinarie di massa coronale colpiranno la Terra, già a rischio per l'indebolimento del campo magnetico che protegge il pianeta. In Nuova Zelanda un'aurora australe, che dovrebbe essere rivolta a sud, appare invece a nord.
Un aereo in atterraggio a Nuova Delhi si schianta al suolo per il danneggiamento dei satelliti di comunicazione dovuto a una raffica di particelle ad alta energia provenienti dallo spazio. Su un'isola delle Bahamas si scatena un uragano di violenza inaudita. La Terra è fuori controllo e le autorità mondiali stanno nascondendo la verità sulla catastrofe imminente per non seminare il panico.
Toccherà a quattro scienziati, due uomini e due donne, far ricorso a tutto il proprio sapere, al proprio coraggio e alla propria inventiva per salvare il pianeta. Ma c'è chi è convinto che l'estinzione dell'umanità sia l'unica soluzione possibile...
Dal notissimo fisico quantistico Jim Al-Khalili, un romanzo scientificamente plausibile che ci proietta nel futuro, un thriller dal ritmo serrato che svela chi saremo e come vivremo tra non molti anni e, soprattutto, ci ricorda che in un mondo di raffinate tecnologie - a partire dai droni e dalle intelligenze artificiali, così simili a quelle che già conosciamo - la variabile umana e la conoscenza rimangono le nostre principali alleate.
Con grande accuratezza scientifica, Jim Al-Khalili conduce il lettore in un futuro agghiacciante e ma allo stesso tempo più vicino a noi di quello che possiamo pensare.
Siamo nel 1990: il Muro di Berlino è caduto ed è finita un'era, non solo per i regimi comunisti ma anche per la macchina da guerra americana che di colpo si ritrova, mastodontica, senza un nemico da combattere. Il maggiore Reacher e molti valenti colleghi sono stati trasferiti in fretta, come se qualcuno presagisse un pericolo.
E qualcosa in effetti accade. Un generale che avrebbe dovuto trovarsi in Germania muore d'infarto, in uno squallido motel vicino alla base di Reacher. E quando Reacher, insieme a Summer, giovane e avvenente collega di colore, si reca a casa della vedova per comunicare il tragico evento, trova un altro cadavere.
Da quel momento gli avvenimenti precipitano: mentre Reacher indaga, qualcuno lo accusa formalmente per una rissa con i gestori di un night. L'accusa viene da un soldato delle forze speciali incontrato brevemente durante l'indagine, che in seguito viene trovato barbaramente ucciso all'interno della base.
Nelle forze speciali molti sono convinti che il colpevole sia proprio lui, Reacher, e gli lasciano una settimana per risolvere il caso o pagarne le conseguenze. Consapevole di essere al centro di un grave complotto che rischia di fare di lui un comodo capro espiatorio, Reacher sfida tutto e tutti, aiutato solo da Summer.
Si muove tra Europa e America, affronta un grave problema familiare e, alla fine, intuisce quale sia il volto del vero, nuovo nemico del suo paese. Ma saperlo è una cosa e provarlo un'altra. Una delle avventure più complesse e avvincenti di Jack Reacher, una storia che ci rivela retroscena e sfaccettature di un personaggio diventato ormai un punto di riferimento per chi ama la narrativa d'azione in tutto il mondo.
Esiste una Roma che non compare in nessuna guida turistica, una città nella città fatta di inattesi frammenti di magia.
Una Roma in cui la parola d'ordine è girovagare, dalla primavera all'inverno, sotto la pioggia e sotto il sole, con il naso all'insú o gli occhi ben piantati, in attesa di quelle scoperte che fermano il tempo e ripuliscono lo sguardo: il capolavoro meno visibile della storia dell'arte, una piazza affollata di poeti come un ascensore, l'elefantino del Bernini "con un obelisco sul groppone", il pavone che passeggia sulla Garbatella...
Nove anni dopo "Isole", Marco Lodoli torna a vagabondare nella capitale per recuperare tutto ciò che non aveva trovato posto nella sua prima "guida". Un libro che è un invito a "scantonare" dalla vita di tutti i giorni, per imparare a riconoscere la bellezza e godersela, fino in fondo.
Francia, 1953. Tutto è cambiato per Eloïse da quando la guerra è finita. Come tutto è cambiato per la Francia: la fine del conflitto mondiale non ha portato, infatti, la pace sperata, ma un nuovo assetto mondiale basato sul sospetto, la paura e la delazione. È la Guerra Fredda, che ha raggiunto ormai anche la remota Camargue, terra di cavalli selvaggi e grandi spazi, dove Eloïse è cresciuta con la sua famiglia.
Ora suo fratello André, grazie anche alla vicina base militare, ha deciso di passare dalla parte degli americani e di partire per Parigi per diventare un funzionario dell'Intelligence. Eloïse, che ha sempre amato più di se stessa il suo coraggioso fratello maggiore, vorrebbe seguire le sue orme. Ma per una donna non è così facile. Le cose si complicano quando André rimane coinvolto in un incidente, e l'ombra del tradimento si allunga su tutta la famiglia. Tra sogni, bugie, amori e l'ineluttabile forza della Storia, Eloïse dovrà decidere in cosa credere, e a chi - o a quale causa - affidare il suo cuore.
La Panzanella - ovvero Carlotta Cordelli, discendenza fieramente partenopea, un corpo in trasformazione, un magma di pensieri onirico e torrenziale - si vede brutta e sgraziata ma, implacabile, si muove a tentoni verso "bellezza e amore".
Lo fa quando si mette in minigonna per farsi abbordare, lo fa quando si aggira per piazza Navona ostentando l'aria da giovane intellettuale, lo fa quando nerovestita si sente una anarchica.
Ma la sua storia è fatta anche di episodi più circoscritti che rimbalzano nella memoria e mettono in fila le perfide suore delle elementari, la morte spiata dentro un'auto posteggiata nel buio, le notti bianche dell'estate romana, un'avventurosa gita scolastica ad Atene, un gatto torturato, le vacanze ad Amsterdam.
È come se la Panzanella fosse tutta avvitata su un'attesa di emozioni a venire, di incontri a venire, di scoperte a venire. Un'attesa che si consuma con la forza disordinata dell'esperienza del mondo, dei sentimenti, delle cose.
Enrico Vallesi è un uomo intrappolato in un destino paradossale. Un giorno decide di salire su un treno e tornare nella città dove è cresciuto. Comincia così un viaggio di riscoperta attraverso i ricordi di un'adolescenza inquieta, in bilico fra rabbia e tenerezza.
Con una scrittura lieve e tagliente l'autore ci guida fra le storie e la psicologia dei personaggi, in un romanzo di formazione alla vita e alla violenza che è anche un racconto sulla passione per le idee e per le parole, un'implacabile riflessione sulla natura sfuggente del successo e del fallimento, una inattesa storia d'amore.
Ninella e don Mimì si sono sempre amati, anche se le loro vite hanno preso da molto tempo strade diverse. Da giovani le loro famiglie si erano opposte al matrimonio, a sposarsi invece sono stati i rispettivi figli Chiara e Damiano. Gli anni passano e davanti a don Mimì Ninella resta sempre una ragazzina. L'arrivo di una nipotina, anziché avvicinarli, sembra averli allontanati ancora di più, anche perché Matilde, l'acida moglie di don Mimì, fa di tutto per essere la nonna preferita, viziando a dismisura quella che tutti chiamano semplicemente "la bambina".
La situazione cambia all'improvviso quando Matilde perde la testa per Pasqualino, il tuttofare di famiglia. Mimì decide così di andare a vivere da solo nel centro storico di Polignano: è la sua grande occasione per ritrovare Ninella, che però da qualche tempo ha accettato la corte di un architetto milanese. Con più di cento anni in due, Ninella e Mimì riprendono una schermaglia amorosa dall'esito incerto, tra dubbi, zucchine alla poverella e fughe al supermercato. Intorno a loro, irresistibili personaggi in cerca di guai: Chiara e Damiano e la loro figlia che li comanda a bacchetta; Orlando e la sua "finta" fidanzata Daniela; Nancy e il sogno di diventare la prima influencer polignanese; la zia Dora, che corre dal "suo" Veneto per riscattare l'eredità contesa di un trullo.
Luca Bianchini torna a raccontare la "storia infinita". Tra panzerotti e lacrime, viaggi a Mykonos e tuffi all'alba, i suoi protagonisti pugliesi continuano a sbagliare senza imparare mai niente - ma questo è il bello dell'amore - sotto il cielo di una Polignano che ha sempre una luce unica e inimitabile.
La Repubblica del soffritto è il primo podcast sulla cucina popolare italiana, condotto da Donpasta, economista, artista e grande buongustaio che qui svela il suo archivio per condividere i segreti nascosti tra i fornelli di nonnine, pastori, contadini, pescatori e allevatori, custodi indiscussi della tradizione culinaria del nostro Paese.
Denso unto arancione - tagliatelle bolognesi e orecchiette di Matera al ragù:
Dalle tagliatelle alle orecchiette, dal ragù emiliano al ragù di Matera, in questo episodio si narra dell'unione d'Italia in cucina grazie alle sue ricette, così simili, così diverse.
La pratica della meditazione è stata coltivata in numerose tradizioni filosofiche e spirituali. Ma che cosa significa meditare? Quali benefici si hanno? Che cosa accade nel nostro cervello e nella nostra mente quando meditiamo?
Nel descrivere le pratiche della meditazione secondo una prospettiva che tiene conto della loro complessità nei livelli storico-culturale, filosofico, religioso e neuropsicologico, il libro fornisce una utile guida per intraprendere un percorso di sviluppo psicologico e spirituale basato sulla mindfulness.
Che fine hanno fatto i ragazzi di Trainspotting, romanzo cult di un'intera generazione? Sono passati dieci anni dall'uscita di scena di Mark Renton, quando s'involò ad Amsterdam con sedicimila sterline lasciando Sick Boy, Spud e Begbie all'asciutto.
Il tempo è passato e alcuni vizi sono rimasti, altri sono cambiati. L'ambizioso Sick Boy, che non può fare a meno di sesso, cocaina, abiti firmati e ristoranti di classe, ama se stesso tanto da uscire indenne dal clamoroso fallimento a Londra come truffatore, ruffiano, marito e padre.
Il mite Spud, che ha avuto un figlio da Alison, è ancora stramaledettamente perso nella droga e, tra una seduta col gruppo di sostegno e una capatina al pub, comincia a scrivere una personalissima storia della sua città. Begbie, psicopatico e violento come non mai, è in prigione per omicidio preterintenzionale e scalpita dalla voglia di uscire per vendicarsi del tradimento subìto.
Tornato a Edimburgo con innumerevoli "ideone" per arricchirsi, Sick Boy decide di girare un film porno, col quale - ne è convinto - farà soldi a palate, e ricorre a un gruppo di allegri erotomani capeggiato dalla macchina del sesso Terry.
Il suo progetto fa un salto di qualità quando nella compagnia entra Nikki Fuller-Smith, splendida studentessa avida di esperienze e priva di inibizioni, che si mantiene lavorando in una sauna.
E Renton? Si nasconde ancora ad Amsterdam, dove convive con una ragazza tedesca e gestisce un club, ma ben presto verrà scovato da Sick Boy, e allora le cose ricominceranno a correre a un ritmo indiavolato...
Questo titolo contiene materiale non adatto ai minori di 18 anni. Audible consiglia l'ascolto ad un pubblico adulto.
Jason si risveglia in uno scuolabus, accanto al suo migliore amico e a una bellissima ragazza. Ed è terrorizzato. C'è infatti un piccolo problema: non ricorda assolutamente nulla di sé. E quando una torma di spiriti della tempesta cerca di ucciderlo, qualcosa gli suggerisce che dovrà al più presto venire a capo del mistero.
Piper non si spiega perché il suo ragazzo non si ricordi di lei. Da qualche giorno il mondo sembra impazzito: suo padre si è volatilizzato, incubi ricorrenti la tormentano e una ragazza di nome Annabeth dice di essere in cerca di un tale Percy Jackson, scomparso dal Campo Mezzosangue...
Leo ha sempre avuto un'attrazione per il fuoco, e quando arriva al Campo si sente stranamente a casa. Sarà quello il motivo per cui tutti gli dicono che una parte di lui discende dagli dei? Nel frattempo Era è stata rapita dai giganti, che minacciano di ucciderla. C'è solo un modo per salvarla, e solo tre semidei discendenti da antiche divinità Romane potranno affrontare l'impresa.
Febbraio 1519. La brezza mattutina sparge il suo soffio su Roma, avvolgendola in un'atmosfera incantata. Raffaello Sanzio passeggia assorto per via Giulia, lungo l'argine del Tevere, lasciandosi ispirare dai colori che si riflettono nell'acqua e nel cielo, che gli pare una tela color lapislazzuli, arricchita solo da una punta di viola.
Agostino Chigi, il banchiere più ricco della città, lo ha convocato al suo servizio per dipingere la loggia di villa Farnesina, un palazzo sontuoso nel cuore di Trastevere, frequentato dai più noti artisti e intellettuali che vivono nell'Urbe.
Proprio sotto la loggia si svolgerà presto il matrimonio tra Agostino e Francesca Ordeaschi, la bellissima cortigiana che è riuscita a conquistare il suo cuore e un posto d'onore tra gli scranni del potere.
Ma la fantasia di Raffaello non è occupata soltanto dall'arte: è facile perdersi nei gorghi della passione, nella festa continua che si svolge tra i vicoli semibui e i palazzi nobiliari di Roma, e lui non è certo immune dal fascino delle donne che animano la città: Giulia Farnese, Felicia della Rovere, Vittoria Colonna, che tessono con grazia e abilità gli intrighi del tempo.
Non sono loro però ad aver acceso il desiderio di Raffaello, ma un'umile e sensuale fanciulla, figlia di un fornaio di Trastevere. È lei la Fornarina, ritratta seminuda e lasciva in una tavola che sdegna e accende d'ira i prelati della Santa Sede.
E la passione infiamma non solo Roma; dilaga oltre i confini d'Italia e divampa attraverso l'Europa fino all'Impero Ottomano: Enrico VIII, Francesco I, il sultano Solimano I e Carlo d'Asburgo si contendono, tra scandali politici, intrighi sessuali e guerre di religione, la cupola del potere del mondo allora conosciuto.
Con "Il fermaglio di perla", terzo capitolo della saga "Il secolo dei giganti", Antonio Forcellino, studioso di arte rinascimentale, ci regala un affresco di uno dei periodi più affascinanti di sempre: il Rinascimento.
Slogan dell'isolazionismo americano, una corrente che percorre fin dalle origini la storia degli Usa, "America First" è stato ripreso da Donald Trump che, nel rovesciare gli ultimi settant'anni di politica estera statunitense, ha voluto affermare la priorità dell'interesse nazionale e la piena sovranità del paese al di là degli impegni, dei trattati e delle istituzioni internazionali.
Mettendo in prospettiva la rivoluzione di Trump, il libro offre un ritratto inatteso dell'America di oggi: un paese che, se sembra aver perso le coordinate della sua azione politica, dimostra però di avere un'eccezionale vitalità e grandi capacità di ripresa.
La storia d'Italia è anche geografia: quella delle nostre città così ricche di monumenti, palazzi e scorci, connessi da un intrico di vie sotterranee che sono una metafora dei percorsi della nostra memoria.
In questo dedalo ci accompagna Hans Tuzzi, guida d'eccezione alla scoperta dei segreti di quattro città italiane servite dalla metropolitana: Roma, Milano, Napoli, Torino.
Attraversiamo le vie della Roma dei Cesari, saliamo a piazza di Spagna, "la più bella del mondo" per Gabriele D'Annunzio, teatro degli amori di Elena Muti e Andrea Sperelli, e scendiamo a Cavour per passeggiare fino all'Istituto di Fisica di Via Panisperna, dove negli anni Trenta studiarono gli astri nascenti del mondo scientifico.
Saliamo a Cairoli, sulla linea 1 della metropolitana di Milano, che ricorda la mater dolorosa del nostro Risorgimento - "Le tombe dei vostri figli saranno altari", le scrisse Giuseppe Mazzini nel 1869 - per scendere a Duomo, dove i fratelli Bocconi aprirono il primo negozio di abiti preconfezionati.
Ci spostiamo a Napoli, dove, non lontano dalla fermata Vanvitelli visitiamo la residenza di Maria Carolina, che sposò giovanissima il guaglione rozzo e sanguigno passato alla storia come re Nasone.
Saltiamo un secolo e da Dante, sulla linea 1 della metropolitana di Torino, arriviamo al parco del Valentino, dove nel 1902 venne organizzata l'Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna in un'efflorescenza liberty estranea alla lineare anima cittadina.
Fin dai tempi più antichi, l'uomo ha cercato di spiegare il perché delle sue sfortune, inventando storie talmente convincenti da sopravvivere anche oggi, tanto che quando si rompe uno specchio o quando un gatto nero attraversa la strada, quelle storie attraversano la nostra mente e le raccontiamo a chi abbiamo vicino in quel momento.
Come mai, ancora nel 21esimo secolo, in un era altamente tecnologica e iperconnessa come la nostra, questa sorta di "sottocultura parallela" continua a resistere? Tradizione? Ignoranza? Cazzeggio? Tutte queste cose insieme?
L'unico modo per scoprirlo è risalire alle origini delle superstizioni, scoprire come sono nate, a che cosa servivano davvero nelle ere antiche.
Yotobi e Daniele Fabbri raccontano la storia di 20 diffuse superstizioni portasfortuna, perché entrambi, pur non essendo scaramantici, sanno benissimo che forse la fortuna non esiste, ma la sfiga è sempre meglio farsela amica!
Il gatto nero:
Che ha fatto di male il gatto nero, per meritarsi la nomea di jettatore? Nell'antichità i gatti neri erano i protettori dei tesori del tempio, poi è arrivato il medioevo e abbiamo incasinato tutto! Una cosa è certa, se i gatti neri volessero davvero portarci sfiga, sarebbe comunque colpa nostra!
Il regno di Cintra è caduto. Dopo quattro giorni d'assedio, le truppe di Nilfgaard irrompono nel castello e massacrano l'intera famiglia reale. La principessa Ciri è l'unica che riesce a fuggire ma, all'improvviso, un cavaliere nemico le si para davanti e avanza minaccioso, brandendo un pugnale insanguinato...
Ciri non ricorda cosa sia successo. Sa solo che ora è sana e salva, protetta dalla spada di Geralt di Rivia e dalle possenti mura di Kaer Morhen, la fortezza in cui si addestrano i giovani strighi, gli assassini di mostri. Anche Ciri vorrebbe diventare una di loro, così, se tornasse il cavaliere di Nilfgaard, lei non avrebbe più paura, anzi sarebbe pronta a combattere.
Una sera, però, al termine di un'estenuante giornata di allenamento, la ragazza dimostra di possedere straordinarie capacità psichiche, così dirompenti da non lasciare adito a dubbi: è lei la Fiamma di Cintra di cui parlano le profezie, la forza che salverà i popoli del mondo dalla rovina.
Il suo destino è quindi segnato: deve partire subito per Ellander, dove una maga le insegnerà a controllare quell'immenso potere. Tuttavia, durante il viaggio, Ciri e Geralt dovranno stare molto attenti. Perché un sicario è già sulle loro tracce, disposto a tutto pur di eliminare la Fiamma di Cintra e scatenare il caos...
Essere continuamente connessi significa comunicare, informarsi, fare acquisti più velocemente, lavorare ovunque, ma anche subire un flusso ininterrotto di notifiche e stimoli, talvolta creati con lo scopo di farci restare incollati il più a lungo possibile allo schermo.
Ne derivano spesso situazioni di stress, mentre si sottrae tempo prezioso alla vita privata e alle relazioni; tanto che si può parlare di malessere digitale come vero prezzo occulto da pagare per usufruire di molte app e programmi.
È dunque necessario interrogarsi - come fa criticamente questo libro - sulla relazione fra tecnologie e benessere, per comprendere come esse possono favorirlo o ostacolarlo, come dovrebbero essere progettate in futuro e quali capacità di auto-regolazione permettono, oggi, di sfruttare il loro potenziale benefico.
1938. A pochi giorni dall'attesa visita del Führer, il commissario Alberto Sorrentino viene richiamato con urgenza a Napoli per indagare sulla morte di tre ragazze vittime di un tagliagole, che ha lasciato sui loro corpi incisioni incomprensibili e sulla scena del crimine un messaggio altrettanto misterioso.
Sei anni prima, Sorrentino aveva risolto dei casi simili e il questore Massari spera che possa dare una svolta anche a questa indagine che sta mettendo a dura prova la questura. Le pressioni degli apparati di regime sono forti: una delle vittime era tedesca e lavorava in una rivista legata alla gioventù hitleriana.
Dopo qualche giorno, alla serie di delitti se ne aggiunge un quarto con le stesse modalità, ai danni di un giovane universitario. La situazione peggiora e, mentre la polizia politica cerca di inserirsi nell'indagine e un agente dell'OVRA di nascondere l'identità di una delle vittime, Sorrentino si troverà a fare i conti anche con il proprio passato...