Rivoluzione Smart Working è un podcast Audible Original nel quale trattiamo argomenti come produttività, crescita personale ed efficacia per chiunque si interessi al mondo dello smart working. Dario Vignali, imprenditore digitale e fondatore della community Marketers, ci condurrà in questo percorso di ricerca e scoperta.
Il nostro primo ospite è stato il pioniere dello smart working in Italia: Domenico De Masi, sociologo e professore emerito all'Università La Sapienza di Roma. Con lui abbiamo parlato di come si è sviluppato lo smart working nel nostro paese e quale sarà il suo posto nel futuro del mercato del lavoro.
Quanti di noi scendendo oggi da un treno a Roma Termini ricordano i Cinquecento cui è dedicata la piazza antistante la stazione? È il febbraio del 1887 quando in Italia giunge la notizia: a Dògali, in Eritrea, cinquecento soldati italiani sono stati uccisi dalle truppe etiopi che cercano di contrastarne le mire coloniali.
Un'ondata di sdegno invade la città. In quel momento Lafanu Brown sta rientrando dalla sua passeggiata: è una pittrice americana da anni cittadina di Roma e la sua pelle è nera. Su di lei si riversa la rabbia della folla, finché un uomo la porta in salvo.
È a lui che Lafanu decide di raccontarsi: la nascita in una tribù indiana Chippewa, lo straniero dalla pelle scurissima che amò sua madre e scomparve, la donna che le permise di studiare ma la considerò un'ingrata, l'abolizionismo e la violenza, l'incontro con la sua mentore Lizzie Manson, fino alla grande scelta di salire su un piroscafo diretta verso l'Europa, in un Grand Tour alla ricerca della bellezza e dell'indipendenza.
Nella figura di Lafanu si uniscono le vite di due donne afrodiscendenti realmente esistite: la scultrice Edmonia Lewis e l'ostetrica e attivista Sarah Parker Remond, giunte in Italia dagli Stati Uniti dove fino alla guerra civile i neri non erano nemmeno considerati cittadini.
A Lafanu si affianca Leila, ragazza di oggi, che tesse fili tra il passato e il destino suo e delle cugine rimaste in Africa e studia il tòpos dello schiavo nero incatenato presente in tante opere d'arte.
Igiaba Scego scrive in queste pagine un romanzo di formazione dalle tonalità ottocentesche nel quale innesta vivide schegge di testimonianza sul presente, e ci racconta di un mondo nel quale almeno sulla carta tutti erano liberi di viaggiare: perché fare memoria della storia è sempre il primo passo verso il futuro che vogliamo costruire.
Problema: sei uno scrittore fallito sulla soglia dei cinquant'anni. Il tuo ex fidanzato, cui sei stato legato per nove anni, sta per sposare un altro. Non puoi andare al suo matrimonio, sarebbe troppo strano, e non puoi rifiutare, sembrerebbe una sconfitta.
Sulla tua scrivania intanto languono una serie di improbabili inviti da festival ed editori di tutto il mondo. Domanda: come puoi risolvere entrambi i problemi? Soluzione: accetti tutti gli inviti, se sei Arthur Less.
Inizia così una specie di folle e fantasioso giro del mondo in 80 giorni che porterà Less in Messico, Francia, Germania, Italia, Marocco, India e Giappone, riuscendo a frapporre migliaia di chilometri tra lui e i problemi che si rifiuta di affrontare. Cosa potrebbe andare storto?
Tanto per cominciare, Arthur rischierà di innamorarsi a Parigi e di morire a Berlino, sfuggirà per un pelo a una tempesta di sabbia in Marocco e arriverà in Giappone troppo tardi per la fioritura dei ciliegi.
In un giorno e in un luogo imprecisati, Less compirà i fatidici cinquant'anni: questa seconda fase della vita gli arriverà addosso come un missile, trascinando con sé il suo primo amore e anche l'ultimo.
Nessuno credeva che un Eliminatore potesse sconfiggere un Epico, eppure l'indomabile Steelheart è morto per mano di David Charleston.
Nonostante la vendetta di David sia compiuta e suo padre sia stato vendicato, la scomparsa di Steelheart non ha aiutato la causa di chi, come gli Eliminatori, si batte per sottrarsi alla crudele egemonia degli Epici, esseri che si servono dei loro poteri straordinari per tenere sotto il proprio giogo l'umanità intera.
David sa che la battaglia per restituire agli uomini il diritto di uscire dal buio in cui si sono rintanati sarà ancora lunga e sfiancante, e dovrà superare i confini della città di Newcago, ormai libera. Adesso l'obiettivo degli Eliminatori è Regalia, l'Epico despota di Babilonia Rinata, la città che un tempo fu Manhattan.
La via che conduce a Firefight, colui che ora tiene le redini del potere, passa da qui, ma l'impresa è rischiosa e lasciarsi guidare dalla sola sete di vendetta può essere molto pericoloso...
Al ristorante Dama, a Ramallah, si riunisce periodicamente un gruppo di donne accomunate da due elementi: la menopausa e il legame, per nascita o elezione, con la Palestina. Intorno al tavolo, sul quale si succedono le prelibatezze assemblate nella cucina del galante Usamah, si intrecciano le storie privatissime di Ola, Jamileh, Lena, Fadia e delle loro amiche: ognuna parla di sé con sincerità ed emozione, sullo sfondo più ampio delle tormentate vicende politiche e sociali del Medio Oriente, dal nazionalismo di Abdul Nasser alla vittoria di Hamas, passando per la guerra del '67, la questione libanese e Arafat.
L'amore, la guerra, la famiglia, la politica, il sesso, la vita e la morte sono alcuni dei grandi temi sui quali le commensali si confrontano - a volte con ironia, a volte con accenti più sofferti - rivelando sogni e aspirazioni, fragilità e ferite mai del tutto sanate, delusioni, speranze e segreti.
Nato nel Sudafrica dell'apartheid da madre xhosa e padre bianco, Trevor è colored: né bianco né nero, un'anomalia intollerabile per il rigido sistema razziale sudafricano.
Destinato fin dalla nascita a un'esistenza "fuori legge", Trevor se la cava splendidamente poiché la sua infanzia, spericolata e indimenticabile, è orchestrata da una madre più potente del tuono: Patricia Nombuyiselo Noah, un magma di contraddizioni stupendamente africane.
È bigotta e ribelle, severa e anticonformista, e soprattutto ha fiducia nel fatto che tutto è possibile, di qualsiasi colore sia la tua pelle, l'importante è andare a scuola, imparare l'inglese, fare quello che si pensa sia giusto e rifiutare le leggi sbagliate e illogiche inventate dagli uomini.
Ragazzino impacciato di fronte alle prime esperienze sentimentali, poi esperto di pirateria musicale e organizzatore di rumorose feste clandestine nelle townships di Johannesburg, Trevor ripercorre la sua vicenda senza alcuna retorica, sempre sul filo di un'irresistibile vena ironica che lo affranca dal ruolo di vittima e rende il suo racconto più forte di qualsiasi denuncia.
Non teorizza nulla, mostra sé stesso, il "bastardo": la sua mescolanza razziale sfida l'ingiustizia del sistema e ne mette in luce l'insostenibilità e incoerenza. Mescolarsi è la vera rivoluzione e questa storia esplosiva e "fuori legge" ne è la prova. L'aspettavamo da tempo.
"'There will be three tasks, spaced throughout the school year, and they will test the champions in many different ways...their magical prowess - their daring - their powers of deduction - and, of course, their ability to cope with danger.'"
The Triwizard Tournament is to be held at Hogwarts. Only wizards who are over seventeen are allowed to enter - but that doesn't stop Harry dreaming that he will win the competition. Then at Hallowe'en, when the Goblet of Fire makes its selection, Harry is amazed to find his name is one of those that the magical cup picks out. He will face death-defying tasks, dragons, and dark wizards, but with the help of his best friends, Ron and Hermione, he might just make it through - alive!
Having now become classics of our time, the Harry Potter audiobooks never fail to bring comfort and escapism to listeners of all ages. With its message of hope, belonging and the enduring power of truth and love, the story of the Boy Who Lived continues to delight generations of new listeners.
Theme music composed by James Hannigan.
Chi è Artemis Fowl? Un genio? Certo non c'è altro modo di definire un dodicenne con un quoziente intellettivo che sfugge a qualsiasi classificazione. Un criminale? Senza dubbio, discende da una stirpe di illustri malfattori, e non ci pensa due volte a mettere la sua mente brillante al servizio dell'illecito.
E infatti, per rimpinguare il patrimonio di famiglia, Artemis ha ideato il colpo più insolito e audace del secolo: impadronirsi dell'oro che il Piccolo Popolo custodisce gelosamente da millenni.
Peccato che gli ostacoli siano tanti, e imprevedibili: bisognerà rapire il capitano della Libera Eroica Polizia, una fata, e poi fare i conti con ogni sorta di creatura, da elfi armati a troll sanguinar fino a correre il rischio di scatenare una guerra interspecie.
In un mondo magico dalla tecnologia al di là della comprensione umana, Artemis Fowl si destreggia con astuzia e intuizione, nervi saldi e coraggio, in un susseguirsi di esplosivi colpi di scena.
Artemis era sempre due passi avanti agli altri. Lo dicevano tutti, che era un degno rappresentante della vecchia stirpe. Ma si sbagliavano. Apparteneva a una stirpe nuova di zecca, quale mai si era vista prima.
All'inizio del 1991, il famoso manager musicale Danny Goldberg accettò nella sua scuderia i Nirvana, una nuova band acclamata dalla scena musicale underground di Seattle.
Non aveva idea che il leader della band, Kurt Cobain, sarebbe diventato un'icona della cultura pop e del mondo della musica, e che la sua fama avrebbe eguagliato quella di John Lennon, Michael Jackson o Elvis Presley. Danny ha lavorato con Kurt dal 1990 al 1994, il periodo più importante della vita di Cobain.
Questi anni fondamentali hanno visto il successo stratosferico di Nevermind, l'album che ha trasformato i Nirvana nella rock band di maggior successo al mondo e reso noti a tutti termini come grunge; l'incontro e il matrimonio di Kurt con la brillante ma volubile Courtney Love e la nascita della loro figlia, Frances Bean; e, infine, la lotta pubblica di Kurt contro la dipendenza, che si concluse con un suicidio devastante che avrebbe cambiato per sempre la storia del rock.
Per tutto il tempo, Danny, manager e amico intimo di Kurt, si schierò dalla sua parte. Attingendo ai ricordi personali di Goldberg, a documenti mai resi pubblici e a interviste con i familiari, gli amici e gli ex compagni di Kurt, Serving the Servant. Ricordando Kurt Cobain, dal titolo di uno dei pezzi più iconici e famosi, getta una luce completamente nuova su questi anni critici senza indugiare sulla comune ossessione per l'angoscia e la depressione che apparentemente guidavano Kurt.
Questo libro si concentra invece sul suo genio, la sua compassione, la sua ambizione e l'eredità che ha lasciato e che dura da decenni, un tempo ben più lungo della sua stessa carriera. Danny Goldberg esplora ciò che su Kurt Cobain risuona ancora oggi, anche per una generazione che non era ancora nata al momento della sua morte. E nel farlo, ci offre il ritratto di un'icona indimenticabile.
I vaccini? Provocano l'autismo. Le scie degli aerei? Veleno per alterare il clima. Gli attacchi dell'11 settembre? Una messinscena degli americani. La Luna? Non ci siamo mai andati. La Terra? È piatta.
Ciò che fino a ieri era considerato da tutti vero e accertato, all'improvviso viene messo in discussione, mentre in molti ambiti della vita i fatti perdono sempre più valore a favore di credenze irrazionali, pregiudizi e cospirazioni.
Dalla Donazione di Costantino, il più grande falso dell'antichità, ai Protocolli dei Savi Anziani di Sion, dai complotti demo-pluto-giudaico-massonici fino alle recenti teorie negazioniste sui cambiamenti climatici, il mondo è da sempre pervaso da innumerevoli ricostruzioni "alternative" e deliranti farneticazioni. Fake news, bufale, propaganda estrema e complottismo sono i protagonisti incontrastati di una gigantesca confusione di massa in cui la verità è diventata un mero punto di vista. Ma perchè, ancora oggi, milioni di persone credono a così tante fandonie? Quanto hanno contribuito il web e i social network alla smodata diffusione di bugie a livello planetario? In che modo la politica sfrutta a proprio vantaggio questa ostentata ignoranza? E la scienza, che fine ha fatto?
Massimo Polidoro ci conduce in un lungo viaggio nel mondo del verosimile, dell'improbabile e dello smaccatamente falso, svelando i meccanismi neurologici, psicologici e sociali dietro cui si celano pericolose e preoccupanti ossessioni. Il mondo sottosopra è un testo per capire gli inganni della società in cui viviamo e un vero e proprio kit di sopravvivenza all'irrazionalità dilagante.
Chi sono i neoitaliani? Siamo tutti noi, che abbiamo attraversato la stranissima primavera del 2020 e ora affrontiamo un futuro incerto. "Ci vorrà tempo per capire come la pandemia, lo spavento e le difficoltà abbiano cambiato il nostro carattere. Ma un cambiamento è avvenuto."
Beppe Severgnini, che ha dedicato la carriera alla meticolosa osservazione dei connazionali, non ha dubbi: "Dalla bufera siamo usciti diversi. Peggiori o migliori? Direi: non siamo andati indietro. A modo nostro, siamo andati avanti. Siamo stati costretti a trovare dentro di noi - nelle nostre città, nelle nostre famiglie, nelle nostre teste, nel nostro cuore - risorse che non sapevamo di possedere".
Quindici anni dopo La testa degli italiani - il libro che, tradotto in quattordici lingue, ha spiegato agli stranieri il nostro carattere nazionale - l'autore ha deciso di raccontare i cambiamenti avvenuti e anticipare quelli che verranno. Neoitaliani ruota intorno a una sorta di manifesto: "50 motivi per essere italiani".
Un modo insolito e brillante per spiegare chi siamo, e capire chi potremmo essere. Scrive Severgnini: "Il virus ci ha messo con le spalle al muro. La posizione in cui noi italiani diamo tradizionalmente il meglio". E aggiunge: "Abbiamo dimostrato di saper essere disciplinati, ma ci scoccia ammetterlo. Temiamo di rovinarci la reputazione".
Il suo racconto - divertente, commovente, stimolante - vi convincerà che i neoitaliani sono pronti a fare cose nuove. Non sappiamo quali e non sappiamo quante e non sappiamo quando. Sappiamo, però, che dipenderà da noi. Noi siamo italiani. Non sottovalutateci mai.
Da piccolo Andrea era obbediente, riservato, timido. Tanto che di fronte alla prepotenza non sapeva come reagire, e quando un gruppo di bulli l'ha preso di mira ha preferito cambiare scuola pur di levarseli di torno. Poi è cresciuto, ha studiato, lavorato sodo e dopo mille fatiche ed esperienze diverse ha trovato la stabilità e un posto di lavoro in un'azienda pubblica.
E proprio allora, tra i suoi superiori, ha incrociato altri bulli, che approfittavano delle loro posizioni di vertice per imporre le loro regole e tessere i loro giochi di potere. Uno di questi, il presidente, rubava: utilizzava i soldi dell'azienda per spese personali, sotto gli occhi di molti colleghi che fingevano di non vedere, per indifferenza o paura.
Questa volta Andrea ha deciso di reagire e ha denunciato tutto, senza preoccuparsi delle conseguenze e delle ritorsioni, che inevitabilmente sono arrivate. Da quel giorno la sua vita è cambiata, ma nel modo più imprevedibile.
Ha scoperto che non puoi essere davvero libero se non sei onesto con te stesso e con gli altri. E che spesso il nemico più grande non è il bullo ma la paura: sconfitta quella, ti si apre un universo di possibilità.
Età di lettura: da 10 anni.
Siamo sommersi da ogni tipo di informazione sui cosmetici. La televisione ci bombarda di pubblicità, le riviste reclamizzano le ultime novità in fatto di mascara e di miracolosi shampoo riparatori e, in particolar modo su internet, ci imbattiamo di continuo in articoli che ci mettono in allarme su prodotti e ingredienti che ci possono causare disturbi e malattie. Siamo frastornati.
Di quello che ci spalmiamo addosso sappiamo solo ciò che il marketing vuole farci sapere, ovvero poco e, soprattutto, non sempre qualcosa che sia in grado di aiutarci a scegliere in maniera consapevole. La triste realtà è che un'informazione attendibile e critica sui cosmetici nel nostro paese praticamente non esiste.
Beatrice Mautino, biotecnologa e divulgatrice scientifica, ha provato a ovviare a questa grave lacuna mettendosi dalla parte di chi entra in un negozio e vuole acquistare prodotti efficaci e non dannosi per migliorare il proprio aspetto e il proprio benessere, senza essere ingannato dalla pubblicità.
Così fra le pagine di questo libro troverete molte risposte alle tante domande che ci facciamo ogni giorno sui prodotti contro le rughe e la cellulite, sulle creme solari, gli shampoo, le cerette e tanto altro. Non troverete pubblicità, ma solo i trucchi, quelli veri, per difendersi da truffe e false promesse.
In Siria, alle porte di Damasco, la città ribelle di Daraya è alle corde per l'assedio implacabile dell'esercito di Assad. Un inferno che dura da quattro lunghissimi anni, scanditi dai bombardamenti con i barili esplosivi, gli attacchi con il gas, la morsa della fame che stringe gli abitanti isolati.
Per reagire alla violenza del regime, alla mortificazione emotiva, al senso di sconfitta e terrore che pervade la popolazione, quaranta giovani volontari decidono di dedicarsi a cercare e mettere al sicuro migliaia di libri finiti sotto le macerie delle case e delle scuole.
Li puliscono, li dividono e li classificano per raccoglierli nei sotterranei di un palazzo sventrato dalle bombe: è così che, nel cuore più buio della guerra siriana, sboccia una biblioteca segreta, una "fortezza di carta". Oltre 10.000 volumi di narrativa araba e straniera, filosofia, teologia, scienze, ogni giorno a disposizione della popolazione, gratuitamente.
In condizioni precarie, quasi senza elettricità, telefoni e connessione internet, i libri divengono per gli abitanti di Daraya l'unico mezzo di evasione e speranza, un tesoro clandestino da difendere attraverso una resistenza coraggiosa e vitale.
La storia degli angeli dei libri di Daraya e della biblioteca dove ogni cosa può guarire e pensarsi possibile è un inno alla libertà e alla tolleranza, il simbolo inestimabile di una forza che alla sopraffazione violenta della guerra sceglie di opporre la bellezza della letteratura, della vita.
La quinta essenza è un romanzo di trasformazione scritto con una innovativa tecnica di ingegneria narrativa ideata da Paolo Borzacchiello, esperto di intelligenza linguistica e dinamiche mentali.
Le pagine che hai tra le mani contengono una serie di istruzioni che il tuo cervello è in grado di registrare e interiorizzare semplicemente leggendo, e che ti permetteranno di accedere alla "quinta essenza", una nuova consapevolezza che nasce dal profondo, dalla tua parte più intima e autentica, un'energia in grado di indirizzare i pensieri e i comportamenti, modificando la realtà in cui vivi.
Seguendo le gesta del profiler Leonard Want, alle prese con un caso impossibile da cui dipendono le sorti del mondo come lo conosciamo, inizierai a sperimentare sensazioni diverse. Tu non dovrai fare altro che sentire. Ascoltare le tue sensazioni senza pretendere di capire. Ascoltare, sentire, stare in contatto. Il resto, succederà. Dopo aver letto il libro, vedrai il mondo intorno a te con occhi nuovi, più penetranti e consapevoli.
"Possedere la quinta essenza significa imparare a direzionare la tua energia ancestrale. Così facendo potrai finalmente evolvere e avere piena coscienza del tuo potere sulla realtà. Potrai scegliere chi vuoi diventare davvero e che cosa vuoi realmente creare in questo mondo. Per essere felici, serve un coraggio straordinario. Sei pronto per questa magnifica avventura?".
Quanti di noi scendendo oggi da un treno a Roma Termini ricordano i Cinquecento cui è dedicata la piazza antistante la stazione? È il febbraio del 1887 quando in Italia giunge la notizia: a Dògali, in Eritrea, cinquecento soldati italiani sono stati uccisi dalle truppe etiopi che cercano di contrastarne le mire coloniali.
Un'ondata di sdegno invade la città. In quel momento Lafanu Brown sta rientrando dalla sua passeggiata: è una pittrice americana da anni cittadina di Roma e la sua pelle è nera. Su di lei si riversa la rabbia della folla, finché un uomo la porta in salvo.
È a lui che Lafanu decide di raccontarsi: la nascita in una tribù indiana Chippewa, lo straniero dalla pelle scurissima che amò sua madre e scomparve, la donna che le permise di studiare ma la considerò un'ingrata, l'abolizionismo e la violenza, l'incontro con la sua mentore Lizzie Manson, fino alla grande scelta di salire su un piroscafo diretta verso l'Europa, in un Grand Tour alla ricerca della bellezza e dell'indipendenza.
Nella figura di Lafanu si uniscono le vite di due donne afrodiscendenti realmente esistite: la scultrice Edmonia Lewis e l'ostetrica e attivista Sarah Parker Remond, giunte in Italia dagli Stati Uniti dove fino alla guerra civile i neri non erano nemmeno considerati cittadini.
A Lafanu si affianca Leila, ragazza di oggi, che tesse fili tra il passato e il destino suo e delle cugine rimaste in Africa e studia il tòpos dello schiavo nero incatenato presente in tante opere d'arte.
Igiaba Scego scrive in queste pagine un romanzo di formazione dalle tonalità ottocentesche nel quale innesta vivide schegge di testimonianza sul presente, e ci racconta di un mondo nel quale almeno sulla carta tutti erano liberi di viaggiare: perché fare memoria della storia è sempre il primo passo verso il futuro che vogliamo costruire.
Un fattorino d'albergo è costretto ad assistere a perversioni da adulti; uno scrittore alcolista cerca in ogni modo di rimandare il proprio collasso nervoso per riuscire a finire il suo ultimo libro; una famiglia disfunzionale, i cui membri si distruggono vicendevolmente sull'ingannevole sfondo della ricca California nel periodo bellico.
È un'opera sconvolgente e per gran parte autobiografica. L'autore guida il lettore come un moderno Dante nel proprio inferno personale e dipinge in modo vivido e disperato personaggi indimenticabili.
Thailandia e Cambogia, Somalia e Repubblica Democratica del Congo, Brasile e Colombia, Pakistan e Italia. Sono alcune delle aree in cui Medici Senza Frontiere svolge da più di trent'anni la sua opera di soccorso rivolta alle popolazioni povere e alle vittime delle catastrofi e delle guerre.
Nove scrittori italiani (Alessandro Baricco, Stefano Benni, Gianrico Carofiglio, Mauro Covacich, Sandro Dazieri, Silvia Di Natale, Paolo Giordano, Antonio Pascale, Domenico Starnone) le hanno visitate e in questo libro raccontano ciò che hanno visto e le loro reazioni di fronte a realtà fatte di violenza urbana, prostituzione, conflitti, diritti calpestati, fame, malattie.
Sono storie, ritratti, brevi affreschi dipinti a volte con toni accesi, altre volte con tinte lievi o addirittura "leggere", ciascuno specchio di una diversa sensibilità. In comune, c'è la capacità di far rivivere l'impatto con situazioni estreme, impensabili, in cui è annichilita ogni dimensione umana e di giustizia.
Situazioni che ci riguardano però in maniera diretta. E di cui non dovremmo più dimenticare l'esistenza, se non vogliamo diventare tutti un po' complici dei mali che affliggono il nostro tempo.
In Siria, alle porte di Damasco, la città ribelle di Daraya è alle corde per l'assedio implacabile dell'esercito di Assad. Un inferno che dura da quattro lunghissimi anni, scanditi dai bombardamenti con i barili esplosivi, gli attacchi con il gas, la morsa della fame che stringe gli abitanti isolati.
Per reagire alla violenza del regime, alla mortificazione emotiva, al senso di sconfitta e terrore che pervade la popolazione, quaranta giovani volontari decidono di dedicarsi a cercare e mettere al sicuro migliaia di libri finiti sotto le macerie delle case e delle scuole.
Li puliscono, li dividono e li classificano per raccoglierli nei sotterranei di un palazzo sventrato dalle bombe: è così che, nel cuore più buio della guerra siriana, sboccia una biblioteca segreta, una "fortezza di carta". Oltre 10.000 volumi di narrativa araba e straniera, filosofia, teologia, scienze, ogni giorno a disposizione della popolazione, gratuitamente.
In condizioni precarie, quasi senza elettricità, telefoni e connessione internet, i libri divengono per gli abitanti di Daraya l'unico mezzo di evasione e speranza, un tesoro clandestino da difendere attraverso una resistenza coraggiosa e vitale.
La storia degli angeli dei libri di Daraya e della biblioteca dove ogni cosa può guarire e pensarsi possibile è un inno alla libertà e alla tolleranza, il simbolo inestimabile di una forza che alla sopraffazione violenta della guerra sceglie di opporre la bellezza della letteratura, della vita.
Cosa hanno in comune il fotoreporter spagnolo naturalizzato francese assassinato dalle gang salvadoregne che stava provando a raccontare, la giornalista maltese che aveva accusato il potere politico di gestire affari criminali, il prete di Casal di Principe che per amore del suo popolo aveva deciso di ribellarsi alla camorra, i giudici di Palermo che hanno continuato a fare il proprio lavoro sapendo che sulle loro vite pendeva una condanna a morte, l'agente italo americano sotto copertura che ha sacrificato sei anni della sua vita per smantellare la mafia newyorchese?
Ciascuno, a proprio modo e con i propri mezzi ha contribuito a salvare il mondo. Dall'altra parte ci sono narcos, boss mafiosi, 'ndranghetisti, camorristi, truffatori, assassini, politici collusi e senza scrupoli. Il racconto del mondo che ci circonda sarebbe incompleto se non vi fossero descritte le vite degli uni e quelle degli altri.
Dall'Italia alla Colombia, dalla Russia alla Germania, dal Messico alla Francia, dall'Inghilterra a Malta, agli Stati Uniti questi podcast raccontano le loro mani sul mondo, mani che distruggono, mani che avvelenano, mani che strangolano, mani che sparano, mani che piazzano e innescano tritolo, ma anche mani che scrivono, mani che scavano, mani che cercano mani, che raggiungono mani, che si intrecciano ad altre mani per salvare il nostro mondo.
L'imperatore dei Narcos - El Chapo
La storia di El Chapo Guzmàn, l'uomo al centro del narcotraffico mondiale per oltre vent'anni.
Introduzione musicale di Carlo Siliotto.
In copertina, illustrazione di Gipi.
Un viaggio eccezionale nell'Italia degli anni ottanta, attraverso i luoghi e le esperienze degli operai della Fiat.
Un reportage che va oltre l'universo metallico delle grandi fabbriche automobilistiche, qui descritte in "presa diretta", per raccontare la vita nei casermoni di periferia, le metamorfosi avvenute nei paesini meridionali degli emigranti, gli operai divisi tra robot e lavoro contadino, le patetiche gite aziendali in cui si ricerca la socialità un tempo vissuta nel sindacato.
Non è solo la storia di una sconfitta collettiva, ma anche il racconto di mille vittorie individuali nell'inedita lotta per emanciparsi dalla condizione di operaio. Un racconto pieno di sorprese e di imprevisti, che si dipana fra il Piemonte e l'Irpinia, Milano e la Brianza, Termoli e Cassino.
Gad Lerner incontra gente indimenticabile, di tale ricchezza umana da coinvolgere come i protagonisti della migliore narrativa: operai costretti a mantenere la famiglia con un milione di lire al mese e altri che hanno trovato gli espedienti per guadagnare di più, e poi anche i loro figli rocchettari, i capireparto, i comunisti smarriti, gli specialisti in attività ricreative, gli esiliati dei reparti-confino, gli operai dalle mani d'oro.
Tra le catene di montaggio tradizionali e le nuove officine della robotica più avveniristica, si dà voce e identità a cinque milioni di operai dimenticati, ma che pure continuano a evocare un'irrisolta questione di giustizia sociale.
Un audiolibro particolare. Nato in una situazione particolare. Una donna palestinese, colta, intelligente e spiritosa, tiene un "diario di guerra". Gli israeliani sparano ma, nella forzata reclusione fra le pareti domestiche, "spara" anche la madre del marito, una suocera proverbiale.
Pubblicato in maggio in Israele, l'audiolibro è un documento che, in forza della sua freschezza, è schierato senza rinunciare al dialogo. Suad Amiry è un architetto palestinese, fondatrice e direttrice del Riwaq Center for Architectural Conservation a Ramallah. Ha scritto numerosi volumi su differenti aspetti dell'architettura palestinese.
Gli insegnamenti che arrivano dal Giappone sono più attuali che mai, anche in Occidente. Ma in cosa consiste esattamente lo spirito giapponese?
Wa significa armonia, ma come tutte le parole giapponesi evoca molto di più. Wa è infatti tutto ciò che è mite, sereno e moderato, ma è anche tutto ciò che è giapponese.
Wa è un prefisso, che come un sigillo si applica sulle cose e sui concetti. Tramite Wa, il Giappone ci insegna la sua più grande lezione: che la bellezza, la gioia e il senso civile si costruiscono con grande impegno, attraverso un lavoro continuo su se stessi, imparando la pazienza, facendo le cose con cura e mai a discapito degli altri, perché una felicità davvero sostenibile è un progetto di tutti e mai di uno soltanto.
Questo libro è un viaggio attraverso 72 parole - 72 come le stagioni giapponesi, che ogni cinque giorni danno la possibilità di rinnovarsi - che simboleggiano e racchiudono in sé il fascino e l'essenza del Giappone.
"'You are sharing the Dark Lord's thoughts and emotions. The Headmaster thinks it inadvisable for this to continue. He wishes me to teach you how to close your mind to the Dark Lord.'"
Dark times have come to Hogwarts. After the Dementors' attack on his cousin Dudley, Harry Potter knows that Voldemort will stop at nothing to find him. There are many who deny the Dark Lord's return, but Harry is not alone: a secret order gathers at Grimmauld Place to fight against the dark forces. Harry must allow Professor Snape to teach him how to protect himself from Voldemort's savage assaults on his mind. But they are growing stronger by the day and Harry is running out of time....
Having now become classics of our time, the Harry Potter audiobooks never fail to bring comfort and escapism to listeners of all ages. With its message of hope, belonging and the enduring power of truth and love, the story of the Boy Who Lived continues to delight generations of new listeners.
Theme music composed by James Hannigan.
Giugno 1981: a Vermicino il piccolo Alfredo Rampi è incastrato in un pozzo artesiano. Diciotto ore di diretta televisiva raccontano la sua fine e lo trasformano in un'icona mediatica - Alfredino. L'Italia non lo dimenticherà più.
È l'alba di una nuova nazione, pronta a varare il suo decennio più patinato e contraddittorio, gli anni Ottanta. Percossi dalla Storia che stravolgerà l'Italia stessa e il mondo - la P2, la caduta del Muro, Tangentopoli, le guerre di Bush, la crisi - si muovono i protagonisti di questo libro.
Paola, in fuga da un trauma indicibile, attraversa il sottobosco tossico di Berlino e la scena psichedelica di Amsterdam. Monica vive la parabola della buona borghesia, prossima all'estinzione.
Lo scrittore Giuseppe Genna tiene a bada gli spettri della sua famiglia e quello di Alfredino, che lo condurranno al centro di un mistero impensabile. Romanzo epico, che porta in scena un teatro umano vastissimo, Dies Irae è la narrazione di un terribile trentennio italiano. Una resa dei conti letteraria e civile, che non fa prigionieri.
Da piccolo Andrea era obbediente, riservato, timido. Tanto che di fronte alla prepotenza non sapeva come reagire, e quando un gruppo di bulli l'ha preso di mira ha preferito cambiare scuola pur di levarseli di torno. Poi è cresciuto, ha studiato, lavorato sodo e dopo mille fatiche ed esperienze diverse ha trovato la stabilità e un posto di lavoro in un'azienda pubblica.
E proprio allora, tra i suoi superiori, ha incrociato altri bulli, che approfittavano delle loro posizioni di vertice per imporre le loro regole e tessere i loro giochi di potere. Uno di questi, il presidente, rubava: utilizzava i soldi dell'azienda per spese personali, sotto gli occhi di molti colleghi che fingevano di non vedere, per indifferenza o paura.
Questa volta Andrea ha deciso di reagire e ha denunciato tutto, senza preoccuparsi delle conseguenze e delle ritorsioni, che inevitabilmente sono arrivate. Da quel giorno la sua vita è cambiata, ma nel modo più imprevedibile.
Ha scoperto che non puoi essere davvero libero se non sei onesto con te stesso e con gli altri. E che spesso il nemico più grande non è il bullo ma la paura: sconfitta quella, ti si apre un universo di possibilità.
Età di lettura: da 10 anni.