Dove sta la magia? Nella forza del plot? Nella qualità possente dello scenario storico che è in grado di evocare? Nella suspense? Forse, più di tutto, nella gioia del raccontare. Questo capolavoro dell'intrigo cattura a ogni pagina il lettore, lo spiazza, lo depista, lo inganna e lo rende complice, per poi coinvolgerlo in uno strabiliante "effetto meraviglia". A partire dal titolo: non solo I tre moschettieri sono quattro, ma - come ha osservato Umberto Eco il romanzo è palesemente "la storia del quarto", di d'Artagnan, che è l'assoluto protagonista non solo di questo libro, ma degli altri due che seguiranno: Vent'anni dopo e Il visconte di Bragelonne.
"Immaginatevi un Don Chisciotte a diciott'anni": è questo il primo impatto del lettore con d'Artagnan, e attorno a questo virtuoso della spada, a questo campione di lealtà, di dedizione assoluta alla regina, si dipanerà la storia dei tre romanzi, la storia di una vita. L'altra figura decisiva, antagonistica, è Milady, quintessenza dell'inganno, maschera erotica della perfidia e del tradimento, di cui porta il segno indelebile inciso nelle carni.
Con uno stile evocativo che richiama le sonorità del jazz, Flea racconta gli anni che lo hanno formato come artista e come uomo, e attraverso aneddoti esilaranti, meditazioni poetiche e gli imprevedibili cortocircuiti della sua fantasia ripercorre le tappe che lo hanno portato dall'Australia alle periferie di New York per approdare infine a Los Angeles, una città che a cavallo degli anni Settanta e Ottanta è affascinante e al tempo stesso cruda, violenta ma anche inesauribile fonte di ispirazione. È proprio qui che il giovanissimo Flea, in fuga da un ambiente familiare turbolento, trova una nuova famiglia nella comunità di musicisti, artisti e tossici che, come lui, vivono allo sbando. Finché non scopre nella musica un significato più alto, un modo per canalizzare la frustrazione, la solitudine, i sentimenti. Ed è così che il destino, intrecciato in maniera indissolubile a quello dei suoi amici e compagni d'avventura, porta dritto alla nascita della band più iconica dei primi anni Duemila, i Red Hot Chili Peppers.
Introdotto da una poesia inedita di Patti Smith, Acid for the children è una storia di formazione e al tempo stesso una lettera d'amore alla musica e alla creatività, il debutto di una meravigliosa voce letteraria, la cui prosa è brillante, selvaggia e imprevedibile come l'autore stesso.
A St Mary Mead, un tranquillo villaggio nella campagna inglese, la vita scorre monotona, senza che accada mai nulla di nuovo. O almeno così pensano tutti. Tranne miss Marple, persuasa che il male possa nascondersi ovunque. E infatti, quasi a dimostrare la teoria della simpatica ed estrosa anziana signora, proprio nella canonica davanti alla sua villetta vittoriana viene commesso un feroce delitto.
L'inatteso crimine sgomenta l'intera comunità, tanto più che la vittima, il prepotente colonnello Protheroe, era un personaggio molto in vista, anche se odiato persino dai membri della sua famiglia. Le indagini della polizia locale non portano a nulla, ma la mansueta miss Marple, grazie alla sua abilità nel raccogliere i pettegolezzi e alla capacità di sondare gli animi, riuscirà a scoprire un insospettabile colpevole.
"I nostri nemici finiranno all'Inferno; le nostre mamme in Paradiso; ma a noi un po' di Purgatorio non lo leva nessuno. Per questo il Purgatorio è il posto degli uomini, dove andremo tutti. Meglio sapere per tempo quel che ci aspetta. Dante stesso pensava di finirvi da morto, nel girone dei superbi...".
Aldo Cazzullo prosegue il viaggio sulle orme del "poeta che inventò l'Italia". Il romanzo della Divina Commedia, dopo l'Inferno, racconta ora il Purgatorio: il luogo del "quasi", dell'attesa della felicità; che è in sé una forma di felicità. Un mondo di nostalgia ma anche di consolazione, dove il tempo che passa non avvicina alla morte ma alla salvezza. Una terra di frontiera tra l'uomo e Dio, con il fascino di una città di confine. La tecnica narrativa è la stessa di "A riveder le stelle". La ricostruzione del viaggio nell'Aldilà viene arricchita dai riferimenti alla storia, alla letteratura, al presente.
Il Purgatorio è il luogo degli artisti: il musico Casella, il poeta Guinizzelli, il miniaturista Oderisi che cita l'amico di Dante, Giotto. Ci sono i condottieri pentiti nell'ultima ora: Manfredi con il ciglio "diviso" da un colpo, Bonconte delle cui spoglie il diavolo ha fatto strazio, Provenzano Salvani che si umiliò a chiedere l'elemosina per un amico in piazza del Campo a Siena. E ci sono le donne: gli occhi cuciti dell'invidiosa Sapìa, le lacrime disperate della vedova Nella e la splendida apparizione di Pia de' Tolomei, l'unico personaggio a preoccuparsi per la fatica di Dante, "Deh, quando tu sarai tornato al mondo/ e riposato della lunga via...".
Nel Purgatorio, oltre a descrivere il Bel Paese, il poeta pronuncia la sua terribile invettiva civile: "Ahi serva Italia, di dolore ostello...". E in cima alla montagna, entrato nell'Eden, ritrova Beatrice, più bella ancora di come la ricordava. Dante trema per l'emozione, piange, perde Virgilio, e si prepara a volare con la donna amata in Paradiso. E ognuno di noi, dopo due anni di pandemia, ha capito quello che il Purgatorio vuole significare. Può così sentirsi come Dante: "Puro e disposto a salire a le stelle".
Corrispondenze, interviste, reportages, critiche ed elzeviri apparsi sul "Corriere della Sera" a firma di Buzzati durante l'intero arco della sua lunga carriera. Un eccezionale connubio tra giornalismo e letteratura.
"Ti rendi conto, vero, che deve essere uccisa...?"
In una tiepida notte mediorientale Raymond e Carol Boynton sussurrano tra loro... sono affacciati alla finestra della stanza del loro hotel, stanno condannando a morte la loro matrigna.
Agatha Christie ambienta questa vicenda che ha il ritmo di un vero e proprio thriller, tra Gerusalemme, Petra e Amman e si supera, come non mai, nella narrazione della realtà agghiacciante in cui la famiglia Boynton vive, gravata dalle suggestioni provocate dal loro disagio psichico.
La location esotica e la temperatura elevata di quei luoghi, non influiscono però sul talento di Hercule Poirot e sulla sua capacità di scovare il male.
Questa versione audioBook sceneggiata e in versione integrale è stata realizzata con la partecipazione di Riccardo Peroni, Tamara Fagnocchi, Ruggero Andreozzi, Silvana Fantini, Gualtiero Scola, Valentina Pollani, Michele Radice, Silvana Fantini, Mattia Bressan, Francesca Giorgi, Alvaro Gradella, Emanuela Cardani, Jacopo Calatroni, Chiara Leoncini, Marcello Pozza.
Le loro voci, insieme alle ambientazioni e al sound design originale, vi trascineranno dentro la vicenda, facendovi vivere un'esperienza d'ascolto sorprendente.
Cosa faresti se ti trovassi molto lontano da casa, in un luogo dall'aria pericolosa e poco familiare? Saresti in grado di affidarti all'istinto e sopravvivere? Be', è in questa situazione che si trova Jack Courtney. Ma Jack non sta solo cercando di sopravvivere. La sua missione è più grande ancora: salvare non soltanto se stesso, i suoi amici e i suoi genitori, ma anche il mondo intero. Il nostro pianeta è già abbastanza minacciato senza che ci si mettano altri cattivi che tentano di distruggerlo. Eppure basta un solo eroe per fare la differenza. Perciò preparati all'avventura più esplosiva della tua vita...
WILBUR SMITH E CHRIS WAKLING. VIVI L'AVVENTURA INSIEME AL QUATTORDICENNE JACK COURTNEY, NELLA PRIMA SERIE PER RAGAZZI FIRMATA DAL MAESTRO DELL'AVVENTURA WILBUR SMITH.
Jack Courtney non si è mai allontanato dall'Inghilterra, ma questa volta i suoi genitori hanno deciso di portarlo con loro nella Repubblica Democratica del Congo, dove parteciperanno a un importante convegno sullo sviluppo sostenibile, e gli hanno permesso di portare con sé due amici: Amelia e Xander.
Mentre i tre ragazzi sono impegnati in un safari nella foresta pluviale, i genitori di Jack scompaiono misteriosamente, rapiti, sembra, da una banda di mercenari. Nessuno sa che fine abbiano fatto, ma Jack è deciso a ritrovarli, e per farlo è disposto a sfidare i pericoli della giungla e a spingersi persino nelle miniere di tantalio della zona per indagare. Tra gorilla, banditi, bracconieri e un molesto cugino che li ostacola a ogni piè sospinto, lui e i suoi amici dovranno mettere in gioco tutte le loro risorse e capacità per salvare non solo i genitori di Jack, ma anche le loro stesse vite.
È il 1137 quando Eleonora, figlia del duca d'Aquitania, ritrova la propria voce. Il suo silenzio era iniziato cinque anni prima, il giorno in cui, ancora bambina, aveva subito un indicibile oltraggio. Ma ora non può più tacere: suo padre Guglielmo è stato assassinato a Compostela. Di lui non è rimasto che un corpo scempiato, la pelle di uno strano colore blu. E lei, a tredici anni, è la duchessa d'Aquitania, di quella terra prospera che le ha dato la vita ma che le toglierà tanto, persino il suo vero amore. Perché per Eleonora non c'è più tempo per pensare ai propri desideri. Ora la sua unica missione è vendicare l'assassinio del padre e, al tempo stesso, proteggere la sua terra dalle mire del re di Francia, Luigi VI.
Convinta che dietro la morte di Guglielmo ci sia proprio il re, accetta di sposarne il figlio, il fragile Luigi VII, così da poter accedere a corte e, insieme alle sue fedeli spie, i "gatti aquitani", indagare da una posizione privilegiata. Ma quando anche il sovrano francese muore in circostanze simili a quelle di suo padre, Eleonora capisce che dietro quegli omicidi c'è molto di più, una verità che arriva dal passato, da sempre custodita da una figura rimasta nell'ombra...
Tra battaglie, passioni, vendette e segreti, la storia di una donna forgiata dalla sofferenza, protagonista di un secolo dalle cui ceneri sorgerà la futura Europa.
Il mondo fantastico e magico, inquietante e surreale di Buzzati poteva forse trovare occasione più felice, per confrontarsi con la realtà quotidiana, che un'inchiesta giornalistica sui fenomeni di parapsicologia? E infatti Buzzati la colse con contagioso entusiasmo nell'estate del'65, quando scrisse per il "Corriere della Sera" una serie di "pezzi" dal titolo "In cerca dell'Italia misteriosa". Ne uscì un servizio dal fascino straordinario, che riusciva a rendere allucinatorio il reale e realistico l'incredibile: dai ferroviere medium che organizza a Verona una seduta e poi scopre che è morto tre mesi prima, alla strega abruzzese che conficca 400 aghi nel corpo di un bambino.
Mai lo humour nero del Buzzati narratore aveva trovato modo di calarsi così spontaneamente nella immediatezza del Buzzati giornalista. Così questa raccolta, mentre ci propone il puzzle imprevisibile di un'Italia sconosciuta, fa emergere l'immagine, affabile ed elusiva, ironica e indecifrabile, di un grande scrittore del nostro Novecento.
Simon, Catherine, Lucas. Un uomo, una donna, un bambino, tre storie ambientate a New York in epoche diverse: la seconda metà del diciannovesimo secolo, il tempo presente, un futuro post atomico imprecisato.
In un romanzo sorprendente, tra atmosfere gotiche, suspense da thriller e un'avventura d'amore e di sopravvivenza, una poesia di Walt Whitman attraversa le esistenze dei tre protagonisti in un gioco di specchi tra personaggi che ritornano misteriosamente tra passato, presente e futuro.
Dall'autore premio Pulitzer Michael Cunningham, una grande prova letteraria e un inno al potere salvifico della bellezza.
Settembre 2009. Un misterioso plico viene recapitato a Guido de Mola da parte del nonno recentemente defunto e a lui pressoché ignoto. All'interno l'uomo trova una lettera e due manoscritti, uno moderno e uno molto antico, all'apparenza di fattura rinascimentale.
Addentrandosi nella lettura dei due testi, de Mola scopre che la sua famiglia da secoli è depositaria di un segreto, straordinario e terribile, che riguarda il filosofo Giovanni Pico della Mirandola, le sue esoteriche e inusitate Tesi e l'origine delle tre grandi fedi monoteiste, la cristiana, l'ebraica e l'islamica.
Dovrà essere proprio Guido, ora, a raccogliere il testimone che fu dei suoi avi, diventando così l'ultimo custode del mistero di Pico, un enigma legato alla morte del Conte di Mirandola, a quella del Poliziano, al Concilio di Efeso e alla persecuzione, da parte della Chiesa, di migliaia di donne accusate di stregoneria.
Un segreto che, se rivelato, può mettere in discussione il mondo come lo conosciamo da duemila anni, da quando Paolo di Tarso, convertitosi all'allora minoritaria dottrina cristiana, con la propria opera contribuì a far sì che essa diventasse la religione maggiore dell'Occidente.
Memento vivere è una serie che esplora il tabù della morte nella nostra società, attraverso un viaggio che tocca diversi temi ma che punta a una sola destinazione: conoscere il senso della morte per imparare ad apprezzare più intensamente la vita. Gli otto episodi che la compongono si possono ascoltare in modo indipendente l'uno dall'altro, e ognuno è un reportage giornalistico-psicologico. Luca Mazzucchelli è la voce narrante che guida l'ascoltatore attraverso ogni tema, raccontato con le voci di tanatoesteti, pazienti di trapianto d'organi, amanti di cimiteri e molti altri ospiti incontrati da Luca, psicologo, e Jessica Mariana Masucci, giornalista, nel corso di oltre un anno di lavoro.
Samantha Sweeting, 29 anni, è un avvocato di successo, la tipica donna in carriera. Ma proprio mentre aspetta di essere nominata socio si accorge di aver commesso un errore che le costerà il posto. Sconvolta, fugge dall'ufficio e si ritrova in aperta campagna. Chiede informazioni in una splendida casa, dove i proprietari la scambiano per una delle candidate al posto di governante. E la assumono, senza sapere che Samantha è una ragazza dal quoziente intellettuale stratosferico che non ha la più pallida idea di cosa significhi tenere in ordine una casa...
Nel 1961, in compagnia di Alberto Moravia ed Elsa Morante, Pasolini si reca per la prima volta in India. Le emozioni e le sensazioni provate sono così intense da spingerlo a scrivere queste pagine, un diario di viaggio divenuto un libro di culto. Pasolini si aggira attento nella realtà caotica del subcontinente indiano, osservando i gesti e le movenze della gente, seguendo i colori dei paesaggi e soprattutto l'odore della vita. L'incanto di una terra ammaliante e l'orrore dell'esistenza che vi si conduce ci vengono restituiti dalla sua curiosità sensibile alle condizioni sociali, ma soprattutto con l'originalità della sua visione.
La riflessione sul fascismo e sulla sua evoluzione storica attraversa tutta l'opera di Pasolini: questo volume raccoglie alcuni dei suoi testi più significativi scritti sull'argomento tra il settembre 1962 e il febbraio 1975. Prendendo coraggiosamente posizione contro un antifascismo di maniera ormai fuori tempo massimo, Pasolini mette in guardia da una nuova forma di fascismo, più subdola e insidiosa, intesa "come normalità, come codificazione del fondo brutalmente egoista di una società". È il sistema dei consumi, che a partire dagli anni Sessanta si è reso responsabile dell'omologazione culturale del paese: un potere senza volto, senza camicia nera e senza fez, ma capace di plasmare le vite e le coscienze.
A distanza di oltre quarant'anni, questi interventi mantengono intatta la loro forza critica, permettendo di cogliere alcuni dei tratti più profondi dell'Italia di oggi.
Tre ragazzi friulani alla soglia dei vent'anni vivono la loro breve giovinezza e affrontano il mondo: la miseria delle origini, la fuga in Jugoslavia, le lotte contadine, l'emigrazione, ma anche l'amicizia, l'amore, la solidarietà. Si comincia con l'ebbrezza di una festa, si finisce con la tristezza di una morte: "la meglio gioventù" è già conclusa.
Concepito e scritto nel 1948 e 1949, cioè prima di Ragazzi di vita e di Una vita violenta, Il sogno di una cosa viene pubblicato solo nel 1962, trovandosi perciò a essere al tempo stesso il romanzo d'esordio e di conclusione della stagione narrativa di Pier Paolo Pasolini.
Irlanda, 1166. Dotata di una bellezza straordinaria, di una voce incantevole e di un'intelligenza fuori del comune, Aoife, figlia di Diarmait, re d'Irlanda, ha soltanto quattordici anni quando suo padre viene deposto ed è costretta a seguirlo in esilio in Inghilterra. Solo conquistando il favore e l'appoggio di re Enrico II, padre e figlia potranno tornare in patria e scacciare i loro nemici. E Diarmait sa che Aoife può avere un ruolo fondamentale nell'impresa. Proprio grazie al suo fascino, infatti, la ragazza riesce a sedurre il sovrano inglese, che accetta di aiutarli. Un'alleanza che li condurrà al carismatico Riccardo di Clare, conte di Pembroke e di Striguil, un giovane al servizio del re, ambizioso e affamato di potere. Diarmait promette a Riccardo ricchezza, terre e addirittura la mano di Aoife in cambio del suo aiuto in Irlanda. Ma Aoife non vuole essere una pedina nelle mani dei potenti: consapevole delle sue doti, sarà lei a voler condurre il gioco, a suo vantaggio e alle sue condizioni...
Opulente corti medievali e imponenti fortezze, scogliere a picco sull'oceano e verdi terre d'Irlanda fanno da sfondo a questo avvincente romanzo di Elizabeth Chadwick, che ci regala il ritratto di una nuova eroina, destinata a fare breccia nel cuore di tutti noi.
#Ibridocene è un breve saggio che raccoglie le riflessioni a margine di una serie di dialoghi, condotti da Paolo Iabichino in pieno lockdown e chiusi insieme a Luciano Floridi, che qui fornisce un vademecum per l'età ibrida, attorno al tempo sospeso e carico di contraddizioni che chiunque di noi sta vivendo.
Siamo di fronte a un bivio antropologico: da una parte il ritorno alle strade già battute, dall'altra un sentiero decisamente inesplorato dove ci sono solo pochissime tracce, quelle di chi sta provando a mostrare rotte misteriose, ma ricco di nuove opportunità.
#Ibridocene focalizza l'attenzione sui temi della tecnologia, che, ovviamente, deve fare i conti con i criteri dell'empatia, ma ci sono anche il linguaggio, il nuovo modo di stare sul mercato e di fare comunicazione, e non ultima l'attenzione che ciascuno di noi deve porre al proprio gemello digitale, incastrato dentro una soglia fatta di atomi e bit.
Questa versione audiobook, letta dall'autore e da Tamara Fagnocchi e Alberto Onofrietti, è stata realizzata con ambientazioni e sound design originali; l'esperienza d'scolto è sorprendente e immersiva.
Il terzo conclusivo capitolo della saga fantasy "La strega e il cacciatore". È tutta la vita che Lou è in fuga. Ora è arrivato il tempo di tornare a casa e reclamare ciò che è suo. Ma adesso Lou non è più la ragazza che i suoi amici conoscevano. Non è più la strega che ha fatto innamorare il cacciatore. Un'ombra si è fatta largo nel suo cuore e questa volta ci vorrà ben più che l'amore per farla andare via.
Nel Quattrocento e nel Cinquecento, la "casa" in cui gli uomini abitavano diventò più grande e misteriosa. Si scoprì l'esistenza di un nuovo continente, l'America; e qualcuno intuì che la Terra non era il centro dell'Universo, ma un sassolino che volava in uno spazio i cui confini, se esistevano, non potevano che essere irraggiungibili. A questa dilatazione dello spazio si accompagnò una dilatazione del tempo: giacché l'Antichità, che non era mai stata dimenticata, cessò di essere il passato e diventò un modello vivo e vicino.
I grandi intellettuali del tempo, come Niccolò Cusano, Lorenzo Valla, Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Leonardo, Erasmo, Machiavelli, Copernico, Montaigne, Campanella, Bruno, Galileo, furono pervasi da un inimitabile entusiasmo. L'eccezionale stagione dell'Umanesimo e del Rinascimento rivivono in questa storia della filosofia moderna scritta con il consueto garbo e ironia da Luciano De Crescenzo.
Ripartire, ricostruire, rinascere. Ne abbiamo gran bisogno. La buona notizia è questa: siamo capaci di farlo. Civiltà intere sono sopravvissute a eventi terribili. Dopo ogni guerra c'è una ricostruzione. Dopo ogni depressione arriva un'età dell'ottimismo e del progresso.
Federico Rampini racconta storie di tragedie collettive, sconfitte, decadenze, seguite da "miracoli". Successi costruiti partendo dalle macerie, quando tutto sembrava perduto, e invece stava per sorgere una nuova luce all'orizzonte. I cantieri dove si sono raccolte le energie e le idee, per costruire un futuro migliore.
Il crollo dell'Impero romano è l'archetipo di ogni decadenza. Ogni altro impero o superpotenza ha paura di fare quella fine, cerca di capire come accadde, tenta di evitare quel destino. Nuove interpretazioni dell'antichità rivelano gli eventi fatali che possono portare una civiltà a soccombere. E quali speranze sopravvivono a quei disastri epocali.
A metà dell'Ottocento l'America dello schiavismo, della guerra civile, periodo tragico in cui un popolo si è diviso a morte, lascia tracce profonde nell'America di oggi, segnata dalla questione razziale. Anche nei suoi fallimenti, quel periodo ha molto da insegnarci. La Grande Depressione degli anni Trenta è la madre di tutte le crisi nell'era contemporanea. In mezzo all'impoverimento di massa, genera uno degli esperimenti più audaci di innovazione politica al servizio dei cittadini, il New Deal. Il Piano Marshall del 1947 è un altro cantiere: con quegli aiuti l'Europa cominciò la ripresa dopo il più distruttivo dei conflitti. Ma chi ricorda oggi come funzionò?
Esplorarne la storia reale illumina il dibattito attuale sul Recovery Fund nell'Unione europea post-pandemia. Dei "miracoli" nel dopoguerra quello francese era il più improbabile. La Francia subisce tre sconfitte ravvicinate - il secondo conflitto mondiale, l'Indocina, l'Algeria - e ha un sistema politico a pezzi. Il Giappone è un caso unico nella storia, dopo la guerra i giapponesi importano la liberaldemocrazia come la prescrive l'America. Le rinascite non sono mai finite: dall'incidente nucleare di Fukushima alla gestione della pandemia. Della Cina è memorabile il riscatto dopo due abissi: la Rivoluzione culturale nella seconda metà degli anni Sessanta, il massacro di Piazza Tienanmen nel 1989. È andata ben oltre le aspettative, fino ad avverare in buona parte le previsioni di un "secolo cinese". È la reazione collettiva alla sciagura a stabilire se una comunità ne esce fiaccata oppure purificata e rinvigorita.