"Dacché la Terra ebbe degli uomini, il cielo ebbe degli ammiratori" - Giacomo Leopardi.
Dopo il grande successo di VS - Verso lo Spazio e IgNobel - l'utilità dell'inutilità scientifica , i divulgatori Luca Perri e Adrian Fartade tornano su Audible per raccontare la storia dell'astronomia e dell'astrofisica.
Un viaggio di 32 mila anni compiuto sì attraverso le scoperte, ma soprattutto tramite le vite e le vicende delle persone che hanno fatto progredire la conoscenza inseguendo la propria curiosità.
Cosa ha spinto queste persone? Cosa le ha ispirate? Scopriremo che quasi mai sono esistiti dei geni isolati, ma che la scienza è un'impresa collettiva in cui anche gli attori apparentemente secondari hanno un ruolo fondamentale.
Monumento agli astronomi ignoti
Per centinaia di generazioni le persone hanno ammirato la volta celeste, trasformandola in uno strumento su cui basare lo scorrere delle proprie esistenze. Non conosciamo i loro nomi, ma senza di loro non avremmo l'astronomia.
"Ogni mattina Anita si accomoda alla Olivetti e digita digita digita. Le storie che deve trascrivere sono belle. Anita coi personaggi entra subito in confidenza. Tempo due racconti e le sembra di conoscerli da una vita. In ogni storia il protagonista di turno si ritrova in un agguato, in una sparatoria, in una rissa.
E Anita ormai lo sa che il personaggio ne uscirà intero, o perlomeno con buone prospettive di ripresa, perché sono racconti seriali, giusto?
Mica lo fai crepare, il protagonista che deve tornare ancora e ancora, ci arriverebbe anche un cretino; eppure a ogni lama di coltello che balugina nel buio di un vicolo, a ogni sguardo nero dell'occhio cavo della canna di una pistola, a ogni sagoma minacciosa che si staglia contro la porta di una bisca, Anita trasale e digita più in fretta per vedere come andrà a finire."
Il suono metallico dei tasti risuona nella stanza. Seduta alla sua scrivania, Anita batte a macchina le storie della popolare rivista Saturnalia: racconti gialli americani, in cui detective dai lunghi cappotti, tra una sparatoria e l'altra, hanno sempre un bicchiere di whisky tra le mani. Nulla di più lontano dal suo mondo.
Eppure le pagine di Hammett e Chandler, tradotte dall'affascinante scrittore Sebastiano Satta Ascona, le stanno facendo scoprire il potere delle parole. Anita ha sempre diffidato dei giornali e anche dei libri, che da anni ormai non fanno che compiacere il regime.
Ma queste sono storie nuove, diverse, piene di verità. Se Anita si trova ora a fare la dattilografa la colpa è solo la sua. Perché poteva accettare la proposta del suo amato fidanzato Corrado, come avrebbe fatto qualsiasi altra giovane donna del 1935, invece di pronunciare quelle parole totalmente inaspettate: ti sposo ma voglio prima lavorare. E ora si trova con quella macchina da scrivere davanti in compagnia di racconti che però così male non sono, anzi, sembra quasi che le stiano insegnando qualcosa.
Forse per questo, quando un'anziana donna viene arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino, Anita è l'unica a crederle. Ma come rendere giustizia a qualcuno in tempi in cui di giusto non c'è niente?
Quelli non sono anni in cui dare spazio ad una visione obiettiva della realtà. Il fascismo è in piena espansione. Il cattivo non viene quasi mai sconfitto. Anita deve trovare tutto il coraggio che ha e l'intuizione che le hanno insegnato i suoi amici detective per indagare e scoprire quanto la letteratura possa fare per renderci liberi.
Tutto quello che passa dalla penna di Alice Basso risplende di unicità e stile. Dopo aver creato Vani Sarca, uno dei personaggi più amati degli ultimi anni dagli ascoltatori e dalla stampa, l'autrice torna con una nuova protagonista indimenticabile: combattiva, tenace, acuta, sognatrice.
Sullo sfondo di una Torino in cui si sentono i primi afflati del fascismo, una storia in cui i gialli non sono solo audiolibri ma maestri di vita.
Il 9 maggio 1997 all'Università di Roma La Sapienza una ragazza viene colpita da un proiettile alla testa. Si chiama Marta Russo, è una studentessa di 22 anni, morirà dopo quattro giorni di coma.
Scatta la caccia all'uomo tra le mura della città universitaria. Inaspettatamente spuntano pistole, arsenali là dove nessuno avrebbe mai immaginato. Finché il cerchio non si stringe attorno a due giovani dottorandi dell'istituto di Filosofia del Diritto.
Qualcuno parla del delitto perfetto, ma potrebbe invece trattarsi del perfetto errore giudiziario. Una storia raccontata dalle voci di chi l'ha vissuta in prima persona. Ma ascoltando tutti, i conti non tornano.
Pezzi di storia che si intrecciano con altre storie, dalla donazione degli organi, alla messa in discussione dell'istituzione carceraria. Frammenti che compongono un puzzle imperfetto, al ritmo di sonorità originali che prendono spesso parola, in un nuovo concetto di podcast musicale.
La serie completa è composta da 10 episodi:
- Catene,
- Telefoni,
- Il segreto della segretaria,
- Colpevoli,
- Armi alla Sapienza,
- La verità delle perizie,
- Ricordi subliminali,
- Recluso,
- Fine pena mai,
- Giustizia ingiusta.
Il rione Sanità, dove è nato il principe della risata Totò, è uno dei più affascinanti e misteriosi di Napoli. Qui vive, con la sua famiglia allargata, Tonino Esposito, orfano di un boss della camorra. Tonino riceve dal clan un sussidio mensile e potrebbe vivere di rendita. Invece si intestardisce a voler imitare le gesta paterne, senza riuscirvi.
Perché è goffo, sfigato, arruffone, incapace di difendersi: un antieroe tragicomico e decadente, che tra incubi e visioni, ingenuità e imbranataggini, ne combina di tutti i colori. Uno spaccato divertente e allo stesso tempo crudele della Napoli contemporanea, città dalle mille contraddizioni e dalle tante difficoltà, capace però di non perdere mai la speranza per un futuro migliore.
L'interpretazione straordinaria di Dario Agrillo da vita e colore agli indimenticabili personaggi che animano questo romanzo, la sua voce e la sua narrazione regalano un ascolto quanto mai realistico, davvero difficile da dimenticare.
Benvenuti in casa Esposito. Le avventure tragicomiche di una famiglia camorrista, di Pino Imperatore è un audioBook realizzato con ambientazioni e sound design originali che vi regaleranno una nuova esperienza di ascolto. Una produzione GOODmood in accordo con Malatesta Literary Agency.
"Disprezza il tuo cuore." Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura.
L'Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell'Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l'unico potere in grado di sconfiggere l'Oscuro e distruggere la Faglia.
Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell'Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l'uomo esercita su di lei. Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all'ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.
Un giorno come tanti, Cristina entra in un negozio sotto casa per fare la spesa. Un saluto veloce all'ingresso, i gesti automatici di sempre, qualche pensiero per la testa. Poi, all'improvviso, un uomo la afferra alle spalle e le punta qualcosa alla schiena. E così quella commissione insignificante diventa un momento cruciale, uno spartiacque tra un prima e un dopo, o addirittura tra la vita e la morte.
Proprio in quell'attimo, ostaggio di una rapina, Cristina percepisce l'essenza di tutto, come se le si squarciasse un velo davanti agli occhi. E si vede per quella che è davvero: una madre che non ha ancora sanato la frattura profonda che la divide da sua figlia, e una figlia che non sa comprendere il desiderio di sua madre di rifarsi una vita; una vedova chiusa in un dolore indicibile, e una donna che crede di avere già amato abbastanza - forse, di non avere nemmeno più diritto alla felicità.
È un istante sospeso, tra mille variabili e mille possibilità: una fatale follia o un soccorso insperato; un futuro da cancellare o un nuovo inizio per rinascere. È l'incipit di un romanzo che sa sorprenderci e metterci in discussione a ogni pagina. Perché tutti noi, come Cristina, siamo sospesi tra occasioni che non sappiamo cogliere e scorci di felicità che ci fanno paura, tra mani che la vita ci tende e assi nella manica che potrebbero regalarci la mossa vincente.
Il destino potrà confonderci con i suoi percorsi imprevedibili, ma a salvarci sarà solo il nostro coraggio: quello di inseguire i nostri sogni o di concederci l'occasione di amare di nuovo.
È andata così ripercorre la straordinaria parabola artistica di Luciano Ligabue, disco per disco, concerto per concerto e hit dopo hit, svelando aneddoti, retroscena e dettagli creativi completamente inediti. Quando Luciano Ligabue apre le porte a Massimo Cotto a Correggio, tutto sembra chiaro: ha voglia di raccontare 30 anni di musica e di carriera.
I due si rifugiano a Ca' di Pòm, la palazzina dove Ligabue ha scritto (nella famosa Stanza rossa) la maggior parte delle canzoni di Buon compleanno Elvis. Una giornata a ricordare e registrare, a sbobinare ricordi e accumulare materiale. Ma accade l'imprevedibile.
La situazione in Italia peggiora. Dal giorno successivo, è lockdown. Impossibile vedersi. Ma l'audiolibro oramai deve andare avanti, c'è l'urgenza di raccontare. Cambia il metodo, e i due iniziano a confrontarsi e a scambiarsi i racconti via mail. Sembra un ripiego, invece è una bellissima scommessa, un modo diverso di confessarsi.
In questo audiolibro Ligabue racconta come sono andate davvero le cose, spazza via leggende metropolitane e racconta la verità, solo la verità, nient'altro che la verità. È un viaggio bellissimo, una storia unica, una parabola lucente. Nel periodo più brutto - l'isolamento, la paura, il Covid - nasce la cosa più bella: un audiolibro dove Luciano Ligabue dice a Massimo Cotto: "È andata così".
Dalla caduta della luna sulla terra ai vertiginosi paradossi logici dell'abate Faria che scava labirintiche gallerie per evadere. Una serie di racconti sulla scienza e sulle dimensioni spazio-temporali nei quali "ogni secondo, ogni frazione di tempo, diventa un universo".
"L'intricata stradina di montagna si svelava lentamente, curva dopo curva, senza mai mostrarsi nella sua interezza. La gente del posto diceva che quella era una valle ferita ma discreta. D'improvviso la villa apparve nella sera. Il ragazzo fermò l'auto e osservò il suo riflesso nello specchietto. Gli tremavano le mani. Era il momento della verità. Quel complesso meccanismo di leve, molle e insicurezze chiamato Giovanni Cerioni si fece coraggio e si diresse verso il cancello".
Ci sono istanti capaci di rivoluzionarti la vita, perché ti disarcionano dalla sobria routine a cui sei abituato e ti scaraventano in luoghi in cui non saresti mai andato (e che stranamente ti parlano più di quelli che ti hanno visto crescere). Per Giovanni, ingegnere ventisettenne alto e curvo abituato a tenere sempre lo sguardo basso per controllare che i piedi siano ben ancorati al terreno - perché si sa che la più grande paura degli ingegneri è quella di volare via -, uno di quegli istanti è quando l'esuberante madre Milly, poco prima di spirare, gli regala l'ultimo grande dramma: il nome di suo padre.
Un altro, altrettanto fondamentale, è quando lui decide di andare a cercarlo, quel padre che non ha mai conosciuto, per esaudire l'ultimo desiderio (o ordine?) della mamma: "Chiedi a quello str... di venire al funerale". Ma ancora Giovanni non lo sa, mentre il suo dito inciampa sul campanello della villa dell'uomo, che, una volta varcato quel cancello, nulla per lui sarà più come prima.
Perché mettendo piede nella casa - e nella vita - del padre, una vecchia gloria in cerca di oblio, entrerà anche nel suo mondo, fatto di sensi di colpa e segreti incartapecoriti, mezze verità, spacciatori improbabili, musica, animali impagliati, preti facili al vizio, bestemmie, nasi che raccontano di destini perfetti, gatti che ogni tanto si credono leoni, e nebbia.
Una nebbia per alcuni invadente e pericolosa in cui è facile perdersi, ma che per chi, come Giovanni, ha puntellato la propria esistenza di tranquille certezze, diventa ossigeno che sa di libertà...
Nonostante le profonde diversità, Bella e Kate sono amiche fin da bambine: Bella, introversa e insicura, vive all'ombra di Kate che invece ha imparato a utilizzare il suo fascino per manipolare le situazioni e si nutre dell'ammirazione dell'amica. Quando i genitori di Kate si trasferiscono in un'altra città, Kate tradisce la promessa di rimanere in contatto con Bella e sparisce.
Molti anni dopo, si trovano a vivere nello stesso quartiere, entrambe adulte e sposate: Bella è un'artista affermata, Kate invece un'attrice di scarso successo, ma basta un attimo perché Bella ricaschi nella rete magnetica e pericolosa di Kate. Con il passare dei mesi la spirale di ambiguità della loro amicizia diventa sempre più feroce fino a degenerare durante una festa, dove Bella, complice l'amica, perde completamente il controllo.
Una sera che segnerà per sempre il destino delle due donne con esiti drammatici. Jessica Fellowes, autrice della celebre serie I delitti Mitford, mette in scena un gioco di specchi in cui le due protagoniste sono a tratti complici, a tratti rivali, vittime e carnefici al tempo stesso. Il risultato è un noir domestico a regola d'arte.