È famosissima la storia di Siddhartha, il capolavoro di Hermann Hesse edito in Italia da Adelphi. Il libro è una parabola semplice e poetica ispirata alla vita del Buddha, un piccolo prezioso romanzo di formazione che ha incantato generazioni di lettori con la sua sapiente mescolanza di elementi di spiritualità indiana e sensibilità culturale occidentale. Una luminosa meditazione di viaggio sulla ricerca della felicità, sull’ascetismo come strumento di esplorazione della realtà più profonda.
Siddhartha, figlio di un bramino, lascia la casa paterna accompagnato dall'amico Govinda, alla ricerca della verità assoluta, di una saggezza che si accordi totalmente con la vita umana. Dopo un lungo pellegrinare incontra Gotama detto il Buddha, l'Illuminato, colui che potrà essere il suo intermediario verso la saggezza. Siddhartha vorrebbe che gli insegnasse tutto, ma il Buddha non ha dottrine da diffondere: inviterà invece il figlio del bramino a prepararsi a tutte le esperienze. Una storia che ha segnato generazioni di lettori.
Se ti è piaciuto Siddhartha
Tra gli altri titoli di Hermann Hesse, lo scrittore tedesco vincitore del premio Nobel per la letteratura, si annoverano pietre miliari come Demian, Il lupo della steppa, e Il giuoco delle perle di vetro.
È di Herman Hesse anche Narciso e Boccadoro, uno dei romanzi di formazione più popolari, dove ritroviamo il gusto dell’autore per l’allegoria, il gioco del doppio, e per le riflessioni dai toni spirituali ad accompagnare il percorso dei protagonisti.
Per chi è alla ricerca di profonde, delicate illuminazioni raccomandiamo il viaggio dolce amaro de Il piccolo principe, l’intramontabile best seller di Antoine de Saint-Exupéry che non smette di ammaliare lettori di ogni età, e L'alchimista, la storia mistica del pastorello Santiago, in viaggio verso la felicità. Ed è sempre il tema del viaggio, dell’esplorazione tanto di paesaggi lontani come di quelli interiori, che è caro a Tiziano Terzani, l’amatissimo giornalista e scrittore italiano autore di opere straordinarie come Un'idea di destino e La fine è il mio inizio.
Un titolo imperdibile per il lettore avido di suggestioni filosofiche è il classico di Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere, altro caposaldo della narrativa che si interroga sulla natura dell’uomo e sull’essenza della vita.
No | Titel |
1 | Il vecchio che leggeva romanzi d'amore |
2 | In Asia |
3 | Novecento |
4 | Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare |
5 | I dolori del giovane Werther |
6 | Le affinità elettive |
7 | Il giovane Holden |
8 | La casa degli spiriti |
9 | Metaforismi e psicoverbi |
10 | È una vita che ti aspetto |
Il vecchio Antonio José Bolívar vive ai margini della foresta amazzonica ecuadoriana. Ha con sé i ricordi di un'esperienza - finita male - di colono bianco, la fotografia sbiadita della moglie e alcuni romanzi d'amore che legge e rilegge in solitudine. Ma il suo patrimonio è una sapienza speciale che gli viene dall'aver vissuto dentro la grande foresta, insieme agli indios shuar: un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che i gringos, capaci soltanto di sfruttare e distruggere, non sapranno mai capire. Solo un uomo come lui potrà dunque adempiere al compito ingrato di inseguire e uccidere il tigrillo, il felino che, accecato dal dolore per l'inutile sterminio dei suoi cuccioli, si aggira minaccioso per vendicarsi sull'uomo.
Questa è la storia del loro incontro, ma soprattutto è un canto d'amore dedicato all'ultimo luogo in cui la terra preserva intatta la sua verginità.
Tiziano Terzani in Asia: una storia lunga una vita. Ma è Terzani a raccontarci l'Asia o è l'Asia che ci racconta Terzani? Difficile dirlo, tanto forte è il legame che quest'uomo ha deciso di stringere, fin dal 1965, con il più contraddittorio e misterioso dei continenti; un legame nato quasi per caso e, come succede ai grandi amori, rinsaldato non soltanto dalla passione, ma anche dalle difficoltà, dalle differenze, dai contrasti.
Ecco perché, leggendo questo audiolibro, ci si ritrova ad ascoltare, ammaliati, due voci diverse eppure ugualmente intense: da un lato quella del grande giornalista che ha saputo raccontare come nessun altro gli eventi determinanti nella storia asiatica degli ultimi trent'anni (dalla guerra in Cambogia e nel Vietnam alla rivolta di piazza Tienanmen, dalla morte di Mao al "ritorno" di Hong Kong alla Cina), i grandi ideali che l'hanno formata e i protagonisti delle sue metamorfosi (dal Dalai Lama a Madre Teresa, da Deng Xiaoping a Hirohito); dall'altro quella dell'Oriente vero, non condizionato dagli stereotipi, non osservato dall'esterno, bensì vissuto nella sua quotidianità (dai riti della società giapponese all'incontro con gli abitanti di Sakhalin, l'isola maledetta, da come si possa "vivere in India" alle terribili realtà della Birmania e dello Sri Lanka), nei piccoli espedienti che consentono alla gente comune di non soccombere, negli uomini e nelle donne che incarnano la sua natura più autentica, come per esempio, Phulan Devi, la regina dei banditi, gli yakuza giapponesi, i coreani segnati dalla dittatura militare...
E se attraverso la prima voce ripercorriamo, tappa dopo tappa, la sconcertante evoluzione di un continente destinato a influenzare in modo decisivo il XXI secolo, grazie alla seconda arriviamo a "sentirlo", immersi in esso con tutti i cinque sensi.
Un monologo. Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Viginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché.
I gabbiani sorvolano la foce dell'Elba, nel mare del Nord. "Banco di aringhe a sinistra", stride il gabbiano di vedetta e Kengah si tuffa insieme agli altri. Quando riemerge, il resto dello stormo è volato via e il mare è una distesa di petrolio. A stento spicca il volo, raggiunge a fatica la terra ferma, poi stremata precipita su un balcone di Amburgo, dove c'è un gatto nero grande e grosso di nome Zorba, a cui la gabbiana morente affida l'uovo che sta per deporre, non prima di aver ottenuto da lui tre solenni promesse. E se per mantenere le prime due sarà sufficiente l'amore del gatto, per la terza ci vorrà una grande idea e l'aiuto di tutti.
In questo racconto, che ha la grazia di una fiaba e la forza di una parabola, Luis Sepúlveda tocca i temi a lui più cari - l'amore per la natura, la solidarietà, la generosità disinteressata - e riconosce all'uomo un ruolo fondamentale: non solo distruttore e inquinatore, ma anche salvatore, in un messaggio di speranza di altissimo valore poetico.
Da questo "classico" di grande bellezza, letto magistralmente dall' attore Luigi Marangoni, i giovani possono imparare ancora molto sul sentimento amoroso e sull'atteggiamento verso la Natura, come ha scritto il grande filosofo del XX secolo Gyorgy Lukàcs: "Il Werther à concepito generalmente come un romanzo d'amore. A ragione? Sì, il Werther è uno dei più importanti romanzi d'amore della letteratura universale. Ma, come ogni rappresentazione poeticamente grande della tragedia d'amore, anche il Werther è molto di più di una mera tragedia amorosa. Al giovane Goethe riesce di inserire organicamente in questo conflitto d'amore tutti i grandi problemi della lotta per lo sviluppo dell'individuo. La tragedia amorosa del Werther è la tragica esplosione di tutte le passioni che di solito si presentano nella vita divise, isolate, astratte; qui però sono fuse nel fuoco della passione amorosa in un'unica massa incandescente e luminosa."
"'Le affinità elettive' sono, di tutti i romanzi di Goethe, il più artisticamente perfetto. [...] Che cos'è l'affinità elettiva? Lo chiedo a un vocabolario, e leggo: 'è la proprietà di alcune sostanze di reagire tra loro formando composti nuovi'. Ci si chiede che cos'abbia a che vedere questo con un romanzo, dove sono in ballo personaggi umani. E la prima sorpresa è questa: che Goethe applica le leggi della chimica, delle scienze naturali, alla psicologia degli esseri umani. [...] Un romanzo positivo? Sì, perché grande opera d'arte, che come tale è positiva sempre; ma non come opera 'edificante' (se le opere edificanti possono mai dirsi positive), perché al contrario esso è un libro che turba, che sgomenta, che pone mille interrogativi e non ne risolve alcuno: ma è forse questa la sua vera e unica positività. [...] Quando leggo 'Le affinità elettive' sento quel sottile tremore ai nervi, metà delizia metà terrore, che pare colga gli animali quando sentono avvicinarsi il terremoto."
Vi sono dei libri fondamentali che dovreste assolutamente conoscere per evitare di fare brutte figure durante una conversazione sul lavoro, in società oppure a scuola e non avete ancora avuto "il tempo di leggere"? Ecco il "Pronto Intervento" per tappare velocemente le vostre falle culturali.
Per la serie "i Riassunti di farfadette" - pseudonimo dietro il quale si cela una grande esperta delle letterature di tutto il mondo - ecco questa volta in Audiolibro il riassunto di "Il giovane Holden" di Jerome David Salinger, un libro tradotto in 55 lingue, "padre" di tutti quelli che raccontano la crisi di un adolescente. Popolarissimo ed osannato anche per il suo stile informale, ma messo al bando dall'America più bigotta.
Di questo libro ed autore saprete tutto quello che si deve sapere attraverso le voci di Luciano Simonelli e Claudio Pina che, in un serrato quanto originale dialogo, leggono quanto ha scritto farfadette.
Una saga familiare del XX secolo in cui si rispecchiano la storia e il destino di tutto un popolo. Un grande affresco che per fascino ed emozione può ricordare al lettore, nell'ambito della letteratura sudamericana, soltanto Cent'anni di solitudine di García Márquez.
Alejandro Jodorowsky stavolta ci regala pillole di saggezza e di sentimento, per allontanare i cattivi pensieri, correggere posture mentali distorte, cominciare la giornata con una carica di ottimismo.
E lo fa interagendo con i suoi ascoltatori, in un dialogo continuo, come spiega nella sua introduzione: "La letteratura da eremiti narcisisti giace nel mausoleo del Ventesimo secolo. Adesso la letteratura, e specialmente la poesia, nascono dalla collaborazione stretta fra lo scrittore e i suoi lettori: insieme creano l'opera. Si connettono con te, ti seguono, ti rispondono ma se quello che dici non è quello che vogliono sentirsi dire, ti chiudono la bocca con un unfollow e ti abbandonano. Te li devi guadagnare giorno per giorno, devi sorprenderli, convincerli, coccolarli, accarezzarli. Tu sei la barca che li traghetta, navigando sull'oscuro mare dell'inconscio per arrivare alla Coscienza". Nella parte finale, una serie di domande frequenti da parte dei suoi ascoltatori e follower, cui risponde dando anche suggerimenti di psicomagia.
Il percorso di Francesco è quello di molti ragazzi d'oggi, che si accorgono di esistere senza vivere davvero, come se mancasse loro qualcosa, e un giorno decidono che così non va. Ha un lavoro stressante, anche se remunerativo, che fa per comprarsi cose che gli riducano lo stress. Ha storie con tipe tanto diverse tra loro. Sente il bisogno di star solo ma ha paura di essere "tagliato fuori", adora i genitori ma non è mai riuscito a comunicare con il padre, si fa le canne ma vuole smettere di fumare...