Daniele De Michele, in arte Donpasta, è un grande esperto di cucina ma soprattutto adora mangiare ed è curioso per natura. Ci sono vari modi per conoscere storie, lui ha scelto di farsele raccontare dalla viva voce dei protagonisti. Per questo per dieci anni ha girato tutta l’Italia in lungo e in largo, dalle campagne alle città, dai paesini alle periferie, con una sola regola: chiedere alle persone di cucinargli qualcosa. Da questa esperienza è nato La repubblica del soffritto, un incredibile archivio dei saperi ai fornelli di osti, contadini, pescatori, allevatori, nonnine che hanno scelto di condividere le loro abilità culinarie e le loro vite. Donpasta è entrato nelle loro cucine, ha assistito alla preparazione di un piatto, ha chiacchierato e mangiato (benissimo!) con loro. In ogni episodio, e ce ne sono 22, ascolterai due storie, due esistenze che sono inscindibilmente legate al cibo.

Denso unto arancione - tagliatelle bolognesi e orecchiette di Matera al ragù

C’è Aldo “Pommidoro”, storico oste di San Lorenzo, uomo malinconico e un po’ burbero, custode della memoria storica del quartiere e grande esperto di carbonara, che dice che “la roba mangiata per forza si digerisce male” e che “se magni bene, nun mori mai!”. E poi Marinetta, di Reggio Emilia, che mentre prepara il gnocco fritto con i gesti sicuri di chi fa qualcosa da tutta la vita sembra si muova a passo di danza in una balera, seguendo il ritmo del mattarello che da forma all’impasto. Non compra niente di già fatto Marinetta, perché dice “vuoi mettere la soddisfazione di farlo tu!”. E c’è anche Giacomina, staffetta partigiana nata nel 1927, che cucina la “pasta resa”, un piatto poverissimo della tradizione emiliana che l’anziana signora usa per raccontare della povertà durante la guerra. Ricorda con dolore Giacomina di quando, a 7 anni, a scuola distribuirono uova di pasqua a tutti i bambini tranne che a lei perché non indossava la divisa dei giovani italiani. Era una famiglia poverissima la sua, ma di cui va molto orgogliosa perché le insegnò ad essere antifascista.

Tante storie di persone comuni ma speciali, persone che hanno fatto nel loro piccolo la storia della cucina popolare del nostro Paese, quella genuina, autentica, che evoca la felicità dello stare insieme e che costituisce una parte così importante della nostra cultura. Confessioni ai fornelli dei custodi indiscussi della tradizione culinaria nostrana, chiacchierate conviviali tra una ricetta e un ricordo d’infanzia, tra un detto in dialetto e un bicchiere di vino. Non si parla solo di piatti ma anche di temi attuali come l’ecologia e il femminismo e di storie intime e a volte dolorose come quelle della guerra e della Resistenza. Dal ragù al cacciucco, dal gnocco fritto all’abbacchio, dalla caponata al fegato alla veneziana, le ricette si intrecciano alle vicende umane di chi le cucina, sempre con passione e amore.

Come dice Donpasta,

Questa gente mi raccontava il suo stare al mondo, il suo rapportarsi alla terra e alla storia del luogo che gli aveva dato nascita. Era in questo intessersi delicato, talvolta ironico, talvolta doloroso tra i racconti intimi del loro vissuto e il loro cucinare con perizia, intelligenza, senso dell'osservazione che veniva fuori il senso più profondo della cucina italiana: il suo essere saggia, gustosa, parsimoniosa, rispettosa dei prodotti della terra e del mare. Questa gente mi mostrava in quei gesti sicuri di quanto la modernità andasse in conflitto radicale con quella cultura. Un conflitto che andava al cuore del problema. Per mangiar bene bisogna rispettare i tempi della cucina, bisogna rispettare le stagioni, la terra e il mare, tutto ciò che la modernità non fa più. Ne viene fuori un conflitto tra le parti, una resistenza, una proposizione di un nuovo vivere che benché ancorato al passato diventa attuale e vitale.

Un vivere lento, rispettoso della terra, della natura e della tradizione, ma anche aperto ai piaceri della vita, ironico e spensierato. E’ questa la filosofia di Donpasta e della sua Repubblica del soffritto. Quindi non ci resta che augurarvi buon ascolto e buon appetito!

Chi è l’autore - Daniele De Michele

Daniele De Michele, Donpasta, è regista, dj, economista, appassionato di gastronomia. Ha presentato al festival di Venezia il suo primo lungometraggio, I Villani, prodotto da Rai Cinema. Collabora da anni con Geo di Rai3. Ha pubblicato diversi libri come Artusi Remix (Mondadori), Food Sound System (Feltrinelli), La Parmigiana e la rivoluzione (Stampa Alternativa). Per Treccani e Il Corriere della Sera ha pubblicato la serie TV “ Le Nonne d’Italia in cucina”.

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