Abbiamo intervistato Ninni Bruschetta, tra le voci più amate di Audible grazie alla sua meravigliosa interpretazione dei romanzi della saga dei Florio di Stefania Auci.
Attore, regista teatrale, sceneggiatore, scrittore, musicista e lettore di audiolibri. Il messinese Ninni (Antonino) Bruschetta ha al suo attivo molte importanti regie teatrali e interpretazioni sui palcoscenici italiani, al cinema e in tv, tra cui il memorabile ruolo di Duccio Patanè nella serie cult Boris.
Per gli amanti degli audiolibri però, Ninni è soprattutto il narratore che ha dato voce a I leoni di Sicilia e L’inverno dei leoni, i romanzi di Stefania Auci che raccontano la saga della famiglia Florio. I due audiolibri sono tra i più ascoltati su Audible e il merito, oltre che della bravura dell’autrice, è anche di Ninni, che con la sua interpretazione ha dato spessore, complessità e carattere ai personaggi della saga. Abbiamo incontrato Ninni per farci raccontare qualcosa di più sull’esperienza di lettore delle vicende dei leoni e sul suo lavoro di narratore.
E’ proprio quel che si dice “un successo inaspettato”. Quando ho registrato il primo Audible (era L’agenda rossa di Paolo Borsellino) non mi sono reso conto neppure di cosa stessi facendo, non sapevo esistesse un vero e proprio bacino d’utenza per queste letture. Poi, subito dopo aver registrato il primo volume de I Leoni ho ricevuto messaggi da diversi amici e conoscenti che lo avevano ascoltato e ho continuato a stupirmi, finché non ho visto i numeri ufficiali che mi hanno letteralmente impressionato. In più ho notato un’affezione diversa da parte degli utenti. Si può dire che con gli spettatori del teatro e del cinema si stabilisce un rapporto intellettuale, con quelli della tv un rapporto più “familiare”, mentre chi ascolta l’audiolibro stabilisce con la voce del lettore un rapporto intimo, come quello del focolare di una volta. C’è un sentimento condiviso in solitudine che assomiglia molto a un’amicizia.
Il merito è di Stefania Auci. Lei ha emozionato me e io ho trasmesso la mia emozione a coloro che mi hanno ascoltato. Più di una volta mi sono commosso leggendo questi due libri. In più la storia dei Florio, il loro incontro scontro con la mentalità siciliana, rappresentata dalla nobiltà decadente della Palermo di quei tempi, mi riguarda personalmente. Nella nostra terra, prodiga di talenti, c’è una naturale avversione nei confronti delle persone operose o di successo. E questa avversione che allora proveniva dalla nobiltà decadente e non certo dal popolo, oggi viene da una classe dirigente sempre in decadenza morale, disattenta persino alla bellezza della nostra terra e, troppo spesso, mischiata, confusa e collusa con il potere mafioso.
E’ una saga, appunto. Ed è a quello che mi sono affezionato. Non ad un personaggio in particolare. E’ la storia dei Florio, il nome, la potenza, l’impresa, oggi si direbbe il brand. Essere uno di loro significava essere diverso. Anche i più sfortunati o gli sciamannati della famiglia hanno un fascino naturale. O almeno così li ha raccontati Stefania.
Questa risposta è più difficile. Bisognerebbe fare un discorso lungo. La lettura di un libro non è recitazione, è lettura, appunto. Non la si può preparare. L’improvvisazione, se così si può definire, si consuma nel passaggio dagli occhi che leggono alla voce che “traduce” o meglio “tradisce” la lettura stessa. Per dirla brutalmente: o sai leggere o non sai leggere. E’ una cosa che io devo al mio maestro delle scuole elementari, che tra l’altro mi insegnò anche a suonare il pianoforte. Anche lì si tratta di leggere e tradire.
La verità? Non ho mai ascoltato un audiolibro. Ho una passione smisurata per la lettura e persino per la carta. Sono uno di quei vecchietti che gira ancora con il blocchetto su cui appuntare idee e riflessioni. Quello che mi piacerebbe leggere? Butto qui un’idea. Vorrei fare una collana di audiolibri di metafisica, che ritengo la scienza più utile alla vita dell’uomo. Una scienza sconosciuta ai più e occultata da una cattiva cultura che, da una parte, la confonde con la credenza, dall’altra ne teme i contenuti come se fossero incomprensibili. Una lettura chiara aprirebbe questo mondo a più persone e magari potrebbe aiutarci a essere migliori.
Tutte direi. La voce è il personaggio. In teatro è la maschera, in video è l’anima del personaggio, in radio è tutto. Ma sicuramente la sfida più grande sono stati il disco e i concerti Jazz che ho fatto con Cettina Donato e il suo gruppo. Lì ho messo insieme tutte le mie esperienze e tutte le mie possibilità vocali. E soprattutto mi sono divertito come un pazzo!
Boris funziona sempre.
Ascolta tutti gli audiolibri letti da Ninni e, se ti piacciono le saghe familiari, scopri le migliori che puoi trovare su Audible nel nostro articolo dedicato alle storie di famiglie.