Scrittore, editor e writing coach, Francesco Gungui ha pubblicato diversi libri diventati best seller e aiutato nuovi talenti ad emergere nel mondo editoriale; ma per molti ascoltatori appassionati di crescita personale è soprattutto noto come autore della serie Il viaggio dell’eroe, un podcast prezioso perché ricchissimo di spunti che aiutano a migliorare la propria vita. La prospettiva innovativa da cui Francesco riesce a trasmettere questi insegnamenti è quella dell’utilizzo di strumenti narrativi, efficaci sia per definire obiettivi futuri che per modificare il proprio punto di vista sul passato. Se vuoi scoprire di cosa tratta la teoria che dà il nome alla serie, quella del viaggio dell’eroe, e tante altre curiosità sul suo autore, leggi la nostra intervista. Non stupirti se, arrivato alla fine, ti sentirai un po’ come l’eroe di una bellissima storia… questo è solo l’inizio del viaggio!

Ciao Francesco, grazie di averci dato l’opportunità di intervistarti. Innanzitutto, per farti conoscere un po’ meglio dai nostri lettori, raccontaci qualche curiosità su di te. Quali sono le tue passioni, per esempio?

Le passioni guidano le mie scelte professionali e personali. I libri che ho scritto e pubblicato, in Italia e all’estero, la mia agenzia letteraria nata quasi per caso dal lavoro creativo e strategico con gli autori e, infine, l’azienda di famiglia di cui, da un anno, sono presidente, la GNR. Il mio podcast è nato dall’intreccio di questi ambiti della mia vita, da questo scambio proficuo tra creatività e progettualità, istinto e strategia d’impresa, gioco individuale e di squadra.

Il 6 gennaio 2020 è uscita la serie che hai scritto e interpretato per Audible Originals, Migliora te stesso con il viaggio dell’eroe. Nella serie si parla di come lavorare sulla propria storia personale per migliorare la vita; ci puoi dire qualcosa di più su come il podcast aiuta gli ascoltatori a mettere in atto questo cambiamento positivo?

Il cambiamento positivo avviene nel momento in cui ti rendi conto di essere, oltre che il protagonista della tua vita, lo sceneggiatore e il regista. Con una differenza sostanziale tra le strategie di cui parlo nel podcast e che riguardano il futuro e quelle che riguardano il passato. Su quest’ultimo, scopri infatti di avere molto più potere di quanto avessi creduto, scopri che tutto il tuo vissuto è un “girato” da montare e diventi cosciente di come il montaggio, che fino ad ora hai fatto quasi a caso, guidato da emozioni non consapevoli e stati d’animo alterni, possa determinare il senso vero del tuo presente. Parlando di futuro, scopri di poter immaginare la tua vita con la stessa libertà creativa di uno scrittore. Ed è qui che avviene l’incontro tra i due campi, quello della crescita personale e quello della scrittura, dove io sono oltre che autore, editor, figura quest’ultima che ho declinato a modo mio con l’idea di writing coaching che è poi allo stesso tempo life coaching.

La teoria del viaggio dell'eroe. Cos'è e come usarla per il proprio miglioramento

La serie ha avuto un’ottima accoglienza: sono piaciuti sia la storia che la lettura. Come è stata la tua esperienza di lettore?

Ho scritto questo podcast con già in mente il momento in cui lo avrei letto. E infatti ho provato più volte la lettura del testo prima di registrare, per limare, modificare, arricchire. La registrazione in studio è stata così una sorta di prima teatrale riuscita, con un producer e un fonico che mi hanno guidato magistralmente, con feedback utili e preziosi.

Come sei entrato in contatto con la teoria del viaggio dell’eroe e perché è così importante per te?

Conoscevo la teoria perché è nota negli ambiti dell’editoria e del cinema, ma è stato durante un corso di sceneggiatura che ho cominciato a intuirne tutte le possibilità che poi ho sviluppato nel podcast. Il corso era tenuto, ed è tuttora tenuto, da Francesco Trento, un grande sceneggiatore e ottimo maestro. La teoria ha acquisito una grande importanza nel momento in cui, leggendo i libri di Vogler e di Campbell, mi sono accorto di come l’esperienza umana abbia davvero una struttura ripetibile e quindi prevedibile, senza che ciò ne comprometta l’autenticità.

Qual è l’eroe a cui sei più affezionato e perché? Hai un mentore a cui ti ispiri?

L’eroe sei tu, come dico nel podcast. E sono io. Gli eroi del cinema, della letteratura e della vita vera, sono certamente modelli a cui ispirarsi, ma allo stesso tempo la cosa più importante è ricordarti che esiste, nel tuo universo, un unico eroe e sei tu. La stessa cosa vale per i mentori che non sono altro che eroi ai quali noi deleghiamo la nostra infinita saggezza perché ci guidino nel nostro viaggio.

Che tipo di contenuti ascolti più volentieri su Audible?

Sono, come forse si può intuire, un grande ascoltatore di contenuti che riguardano la crescita personale. A partire da Paolo Borzacchiello, uno dei miei autori preferiti che proprio su Audible ha avuto un grande successo. Mi piacciono molto anche Andrea Giuliodori e Filippo Ongaro. Credo che Audible in questo campo abbia attuato una vera rivoluzione, riportando la narrazione alla sua forma originaria di racconto orale e quindi creando un registro nuovo e antico allo stesso tempo, adatto ai tempi moderni, per la facile fruibilità, e allo stesso tempo potente come i miti e le storie tramandate nei secoli.

Raccontaci di cosa parla il tuo libro Tutto il tempo che vuoi, disponibile su Audible.

Tutto il tempo che vuoi

È un viaggio dell’eroe fatto e finito: la storia di un uomo che perde il suo lavoro, guarda caso era proprio un editor, come me, e accoglie la chiamata all’avventura che gli dice di inventarsi una nuova vita, una nuova trama. È la storia di un uomo che era fidanzato, prossimo a un possibile matrimonio, alla famiglia, e che si ritrova solo, accogliendo qui un’altra chiamata, quella che ti chiede di inventarti la tua storia fuori da ogni schema, oltre ogni prevedibile scaletta che la società, gli amici, i colleghi, a volte ti consigliano. È un inno alla libertà di crearsi il proprio sentiero, proprio mentre tutto il mondo pare indicarti strade note e sicure, perfette forse per qualcun altro, ma non per te.

Ci puoi dire qualcosa sui tuoi progetti futuri?

Sto realizzando un nuovo podcast, motivato dall’ottima accoglienza che ha avuto questo sul viaggio dell’eroe. Questa volta mi dedicherò in modo più specifico alla sfera professionale, perché è proprio da qui che è partita anni fa la mia ricerca. Perché se è vero che esistono competenze tecniche che vanno acquisite attraverso percorsi di studio specifici, è altrettanto vero che oggi più che mai un lavoratore ha bisogno di elaborare tattiche personali legate al senso del proprio operare, alla strategia, alla missione.

Chiudiamo con un consiglio: se dovessi menzionare lo strumento (narrativo o di coaching) secondo te più rilevante per aiutarci a definire il nostro futuro, quale sarebbe?

Ve ne dico due: la ruota della vita e la matrice di Eisenhower. Ne parlo nel podcast. La prima ti permette di fare una fotografia fedele del tuo presente, diviso in tutte le aree della tua vita, e quindi di misurare la tua soddisfazione in queste aree. È il punto di partenza essenziale per definire quello che nel viaggio dell’eroe è il mondo ordinario, da cui comincia il viaggio. La seconda, la matrice di Eisenhower, serve a stabilire le priorità e a mettere in secondo piano il resto. E ti conduce alla consapevolezza della necessità di uscire dalla cornice di “urgenza e importanza” in cui molte persone vivono, pressate dalle scadenze e dagli impegni, per vivere sempre di più nella cornice “non urgente e importante” dove si trovano le nostre migliori idee, i nostri progetti, il nostro futuro più autentico.