Da un lato, non ci sono pressioni né aspettative e la libertà creativa è maggiore perché lo stile è ancora tutto da definire. Dall’altro però c’è la volontà di emergere dal mucchio, rompere gli schemi per distinguersi e scuotere davvero l’animo dei lettori. Per un esordiente, il momento di dare alle stampe il primo romanzo è forse la più importante tra le tappe della carriera. La posta in gioco è alta: lasciare il segno o venire dimenticato in fretta. In questo articolo ti proponiamo alcuni romanzi che sono passati alla storia come esordi letterari fulminanti; opere innovative, complete e complesse, emozionanti, semplicemente bellissime. Libri “debuttanti” di grande successo che hanno spianato la strada ai loro autori, oggi considerati tra i migliori scrittori in circolazione.

Brevemente risplendiamo sulla terra

Ocean Vuong è un giovane poeta vietnamita residente negli Stati Uniti; ha vinto numerosi premi e i suoi poemi sono stati pubblicati su riviste come The Atlantic, New Republic,The New Yorker e The New York Times. Lavora come professore e Brevemente risplendiamo sulla terra è il suo primo e ad oggi unico romanzo.

Il protagonista Little Dog scrive una lunga lettera alla madre Rose nella quale rievoca episodi del suo passato; mettendo in parole i ricordi tocca temi importanti come la difficoltà del sentirsi straniero in un paese che non è il suo, il bullismo, la povertà, la guerra del Vietnam, il razzismo e l’omofobia, il rapporto madre-figlio. Con una prosa poetica che rivela il background da “verseggiatore” dell’autore, Vuong racconta con urgenza e nitidezza la sua esperienza umana attraverso una delicata lettera d’amore e perdono.

Febbre

Jonathan Bazzi è un trentacinquenne cresciuto a Rozzano che, dopo aver mosso i primi passi nel mondo della scrittura collaborando con vari magazine e quotidiani, ha pubblicato il suo primo romanzo, Febbre, nel 2019. Laureato in filosofia, è appassionato di questioni di genere e crede in una letteratura ancorata alla contemporaneità, che si faccia testimone dei cambiamenti in corso nella società.

Non capita tutti giorni di ritrovarsi finalista al premio letterario più importante d’Italia, lo Strega, con il proprio romanzo d’esordio. Jonathan Bazzi è riuscito in questa difficile impresa grazie a Febbre, un romanzo autobiografico che comincia dalla scoperta di essere sieropositivo (testimoniata appunto dalla comparsa di una febbre costante) per poi fare un salto indietro nel tempo a ripercorrere l’infanzia e l’adolescenza di un Jonathan introverso e gay in una periferia dura e respingente, con una famglia divisa in due. Tra flashback e narrazione al presente prende vita un romanzo sincero e di grande potenza espressiva.

La spinta

Ashley Audrain, canadese classe 1982, si è occupata di relazioni pubbliche per una grande casa editrice prima di decidere di abbandonare la carriera per questioni familiari e cominciare a scrivere; quello che all’inizio era solo un passatempo è diventato poi qualcosa di più serio, e la Audrain ha dato alle stampe il suo primo romanzo, La spinta, nel 2021. L’opera è stata un grande successo di pubblico ed è stata tradotta in molte lingue.

Il romanzo si inserisce nel filone del mum noir, che comprende thriller psicologici che affrontano il tema della maternità. La protagonista è Blythe, una mamma che teme di riprodurre gli errori commessi dalla sua famiglia; c’è infatti qualcosa che si tramanda da madre a figlia di generazione in generazione, qualcosa di inquietante e maligno, che Blythe ritrova a tratti nella figlia. Ma quando una madre sente che c’è qualcosa che non va nella propria bambina, deve assecondare queste sensazioni o abbandonarsi all’amore cieco che si richiederebbe al suo ruolo? La scrittrice indaga tra le ambivalenze della maternità, intimamente connessa con la paura, in un thriller che ipnotizza e fa rabbrividire. Gli utenti Audible hanno apprezzato molto la lettura di Chiara Francese.

Jack Frusciante è uscito dal gruppo

Enrico Brizzi è uno scrittore bolognese appassionato di viaggi e camminate. Ha scritto romanzi, racconti, reportage, guide escursionistiche, ma la sua opera più conosciuta resta Jack Frusciante è uscito dal gruppo, scritta a soli 20 anni. Il libro fu un enorme successo di pubblico tanto da diventare anche un film per il cinema, ed è stato tradotto in oltre venti lingue.

Se eri adolescente negli anni ‘90 probabilmente Jack Frusciante è uscito dal gruppo era uno dei tuoi libri preferiti. Una storia di ribellione giovanile incentrata sull’idea di “uscire dal gruppo” (come aveva fatto l’allora chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, John Frusciante) inteso come ribaltare le consuetudini e infrangere le regole della morale comune e del perbenismo borghese degli adulti. Brizzi segue le disavventure del diciassettenne bolognese Alex con una scrittura frizzante, inquieta e a tratti arrabbiata, caratteristiche comuni agli spiriti liberi.

Castelli di rabbia

Alessandro Baricco è uno degli scrittori italiani più conosciuti e amati sia in patria che all’estero. Dopo gli inizi come critico musicale, ha scritto e diretto varie opere di teatro e pubblicato diversi romanzi, alcuni dei quali sono stati adattati per il cinema. E’ il fondatore della scuola di scrittura Holden di Torino. Castelli di rabbia (1991) è il suo primo romanzo e l’opera letteraria che l’ha fatto conoscere al pubblico.

La storia è ambientata nella città immaginaria di Quinnipak e segue le vicende di vari interessantissimi personaggi, tra cui i principali sono il signor Rail e il signor Pekisch. Con le loro caratteristiche peculiari, segreti e colpi di scena, gli abitanti del villaggio ti accompagnano in una storia in bilico tra possibile e impossibile.

Ciò che nel silenzio non tace

Martina Merletti è una giovane scrittrice torinese diplomata alla scuola Holden. Il suo primo e unico romanzo è Ciò che nel silenzio non tace, uscito da poco per Einaudi.

Martina Merletti parte da un fatto realmente accaduto, il salvataggio del figlio di una detenuta del carcere Le Nuove di Torino durante la seconda guerra mondiale ad opera della Madre Superiora della sezione femminile della prigione, per mescolare un pezzo di storia triste con personaggi di fantasia. E così, nel 1944, una suora prende tra le braccia il figlioletto di una prigioniera che è stata mandata a Birkenau e riesce a portarlo fuori dalla struttura; mezzo secolo dopo, una donna decide di saperne di più su questa vicenda che sembra riguardarla da molto vicino. Nonostante sia un romanzo d’esordio, Ciò che nel silenzio non tace è stata definita un’opera matura, che svela uno stile già ben definito, una fervida immaginazione e una grande capacità narrativa.

Non ora, non qui

Il napoletano Erri De Luca è quello che si potrebbe definire un intellettuale eclettico, anche se siamo sicuri che non amerebbe questa definizione; autore di romanzi, opere teatrali, poesie, ha realizzato anche cortometraggi e documentari e tradotto vari scritti tra cui alcune parti dell’Antico Testamento. Amante dell’alpinismo, la sua vita è segnata anche dall’impegno politico e umanitario. Il suo primo romanzo, Non ora, non qui, è stato pubblicato in Italia nel 1989.

Lo stile unico di Erri De Luca è già chiaramente rintracciabile in questa sua prima, breve ma intensa opera scritta sotto forma di lettera alla madre; l’autore rievoca momenti della sua infanzia napoletana, stabilendo un dialogo con la mamma per raccontarle quello che è diventato nella vita. Evocativo e malinconico, l’audiolibro si ascolta velocemente ma rimane nelle orecchie e nella mente a lungo.

La casa degli spiriti

Isabel Allende è una delle scrittrici latinoamericane più popolari nel mondo; il romanzo che l’ha fatta conoscere e amare è appunto la sua prima novella, La casa degli spiriti, pubblicata nel 1982. La Allende, figlia di un diplomatico cileno appassionato di letteratura, è stata giornalista e autrice di opere di teatro e racconti per bambini prima di approdare al romanzo. E’ la nipote di Salvador Allende, l’ex presidente cileno assassinato durante il colpo di stato del generale Pinochet.

La casa degli spiriti segue per circa un secolo le vicende della famiglia Trueba e di tutti i personaggi che con essa vengono a contatto di generazione in generazione. Sullo sfondo, anche se mai citata esplicitamente, c’è la storia del Cile, dalla rivoluzione civile fino alla dittatura. La saga familiare, il tempo che scorre, il parallelismo tra sofferenze e gioie della famiglia Trueba e quelle di tutto il paese sono i grandi temi di questo romanzo, scritto con uno stile scorrevole e ricco di sentimento, che attinge a tratti dal realismo magico. Le recensioni dell’audiolibro, sia per quanto riguarda la storia che la lettura di Valentina Carnelutti, sono molto positive.

Treno di panna

Andrea De Carlo è milanese ma i suoi ricordi più belli sono legati alle estati passate da bambino a Bocca di Magra, un paesino sul mare tra Liguria e Toscana. Lettore avido, mentre studia lettere moderne si mette a viaggiare negli Stati Uniti, dove si stabilisce per qualche tempo, e poi in Australia. Nel frattempo suona e abbozza un paio di romanzi, che però non verranno mai pubblicati. E’ solo una volta ultimato il terzo manoscritto, Treno di panna, che si decide a mandarlo a diversi editori; inizialmente viene ignorato da tutti, ma anche grazie all’ammirazione di Italo Calvino, che scrive per lui un’introduzione, nel 1981 il libro viene pubblicato da Einaudi.

Non succede molto in questo libro di De Carlo, non ci sono grandi colpi di scena, drammi, eroi o antieroi. L’interesse del romanzo non sta infatti tanto nella trama, quanto nella varietà e nei dettagli delle persone che vengono viste e analizzate dall’occhio attento del protagonista. Giovanni è un italiano arrivato a Los Angeles per fare fortuna; come lui, la città è piena di personaggi alla ricerca dell’occasione di svolta, un’umanità variegata che Giovanni osserva con occhio critico e divertito, mettendone in luce gli aspetti più assurdi e ridicoli.

Outland rock

Il piemontese Pino Cacucci ha iniziato come traduttore dallo spagnolo e autore di sceneggiature per il cinema per poi dedicarsi alla letteratura. La sua più grande ispirazione è il viaggio, soprattutto in Sud America. La maggior parte dei suoi libri sono infatti ambientati in Messico e raccontano della sua gente, storia e protagonisti. Tra i più famosi ricordiamo Puerto Escondido, dal quale Gabriele Salvatores ha tratto l’omonimo film. Outland Rock (1988) è il suo primo romanzo.

Outland Rock si compone di quattro racconti che si concentrano su quattro personaggi normali che, per circostanze casuali, si trovano a dover affrontare situazioni fuori dal comune. Un ragazzo che dopo un concerto dei Talking Heads è coinvolto in una guerra tra spie russe e americane, un testimone scomodo di un omicidio compiuto da un poliziotto in piena crisi di nervi… storie perfette per evadere dalla noia e che presentano già alcuni tratti tipici della produzione di Cacucci: il bello delle piccole cose, i personaggi “looser” e qualche primo accenno di amore verso il Sud America.

Kitchen

Banana Yoshimoto, al secolo Mahoko Yoshimoto, è una scrittrice giapponese molto popolare anche all’estero proprio grazie al suo primo romanzo, Kitchen, pubblicato nel 1988 e divenuto fin da subito un grandissimo successo. E’ specializzata nel raccontare storie intime, curiose, quotidiane, che trattano di temi complessi come morte e sessualità in un modo accessibile e semplice.

La giovane Mikage ha appena perso la nonna, l’unica persona che le rimaneva al mondo, e riesce a trovare rifugio dalla tristezza solo nel suo angolo preferito della casa, la cucina. E’ Yuiki a farle superare la malinconia, invitandola a vivere nella casa che divide con la madre Eriko, bellissima transessuale. Con loro Mikage scopre un mondo nuovo e inizia lentamente a riprendere a vivere. Semplice, emotivo, divertente, Kitchen ha svelato al mondo il talento di Banana Yoshimoto.

Continua a spulciare tra le nostre proposte della sezione letteratura e narrativa per scoprire altri imperdibili esordi letterari.