Che cosa pensa un atleta mentre compie un'azione sportiva? Quali sono le parole che passano nella testa di chi sta correndo una maratona, lanciando un peso, lottando in vasca per vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi? Ecco da cosa parte "Olimpicamente". Perché tutti i racconti, anche quelli di sport, nascono con la voglia di rispondere ad alcune domande.
19 luglio 1996, Atlanta. Cerimonia d'apertura della ventiseiesima olimpiade. La fiaccola olimpica entra nello stadio portata dal lanciatore del disco Al Oerter, poi passa nelle mani del campione del mondo dei pesi massimi Evander Holyfield e della vincitrice dei 100 ostacoli di Barcellona Voula Patoulidou. L'ultimo tedoforo è la nuotatrice statunitense Janet Evans che si inerpica su per le tribune. In cima, ad attenderla, c'è qualcuno che la aspetta dietro una quinta. Ancora invisibile agli spettatori e agli occhi delle telecamere.
È l'uomo che gli organizzatori hanno scelto per l’accensione del braciere olimpico. Non un semplice atleta, ma una leggenda.
Musiche originali: Gianluigi Carlone. Adattamento e regia: G. Sergio Ferrentino.
"52 episodi per raccontare 52 grandi storie di atleti. Nel momento più alto di una carriera sportiva, negli istanti di una finale olimpica, sul confine sottile tra la vittoria e la sconfitta, con il mondo che guarda col fiato sospeso, cosa passa nella testa di un atleta? Immaginiamo di ascoltare i loro pensieri, ripercorriamo insieme anni di fatica e allenamenti, sfide, umiliazioni, sogni.
Ho ascoltato questa serie mentre mi trovavo a Rio per i Giochi 2016, e mi ha veramente rapito: mi sentivo accanto a loro. Molti atleti già li conoscevo, ma è stato interessante abbandonarsi alla storia narrata in prima persona e ascoltare aneddoti sconosciuti; numerosi altri invece mi hanno sorpreso ed emozionato con le loro storie incredibili.
Difficile scegliere il mio preferito, ma assegnerei il podio a Muhammad Alì: Senza tremare, mai; Samia Yusuf Omar: Fermatevi stelle; Dick Fosbury: Lo sguardo verso il cielo".
Jerry Stahl racconta le avventure di un uomo che nel proverbiale autunno dei suoi anni o, quantomeno, nel pre-autunno, scopre che la sua ragazza è incinta. E che diventerà padre. Nuovamente. Soltanto che questa volta vuole riuscirci nel modo giusto: senza eroina, e con un sacco di mal di schiena in più.
Con questo libro Stahl torna a offrirci il suo stile confessionale, autobiografico e sporco, quello che ha contribuito ad alimentarne il culto a partire da Mezzanotte a vita. Questa volta, però, affronta un argomento ancora più terrificante del bucarsi in strada, allucinante come gli alieni pelosi che stanno graffiando alla tua porta, e più sincero del cagarsi nei pantaloni durante le crisi per la disintossicazione: la paternità.
"Stronzate che ti capitano quando non muori giovane" racconta questa avventura in una serie di scenette cupamente comiche, un vero calcio nelle palle al sentimentalismo sdolcinato che spesso affligge i libri sulle gioie di essere genitore. Per chi non lo conoscesse ancora, questo libro è il perfetto wormhole per avere accesso nell'universo Stahl.
Per la copertina: elaborazione grafica di Echi moderni.
>> Questo audiobook in edizione integrale vi è offerto in esclusiva per Audible ed è disponibile solamente in formato audio digitale.
Ho Ascoltato Stronzate che capitano quando non muori giovane poche settimane prima di diventare padre. Durante la gravidanza, i futuri genitori, spaventati, diventano avidi lettori di libri su come si fa a diventare genitori modello: affrontare il parto, affrontare le notti, l’allattamento, l’educazione, il cibo, i bisogni, etc etc. E la paura di non essere pronti sale ad ogni nuovo testo che si affronta. Ascoltare Jerry Stahl è stato per me come parlare con un vecchio amico che fosse già diventato genitore: col suo stile diretto e dissacrante è come se mi avesse detto: “Tranquillo, nessuno è mai veramente pronto, nessuno ha la più pallida idea di come si faccia a diventare un bravo papà. Facciamo tutti un sacco di stronzate. Quindi, semplicemente, provaci. Ce la farai”. Fortemente consigliato a tutti i futuri papà (e anche alle mamme!)
Nella banlieue multietnica di Parigi, il piccolo Momò dagli occhi neri vive con Madame Rosa, anziana prostituta ebrea sopravvissuta ad Auschwitz, il cane Super e altri ragazzini. Tutti i bambini hanno una mamma che ogni tanto li va a trovare, eccetto Momò, le cui origini sono un mistero. In un universo popolato di venditori di tappeti, trans senegalesi e mangiatori di fuoco, Momò affronta le difficoltà della vita e con innocenza e tenacia va incontro al futuro.
"Fatevi accompagnare dal piccolo Momò nel multietnico quartiere di Belleville, nella Parigi del secondo dopoguerra. Conoscerete bizzarri personaggi come la premurosa Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea di 95 chili, scampata al campo di concentramento e che dorme con una foto di Hitler sotto al letto per tirarsi su di morale; il signor Hamil, vecchio venditore di tappeti musulmano; madame Lola, un trans senegalese ex campione di boxe; il signor N’Da Amédée, un potente protettore nigeriano analfabeta, e il signor Walumba, un mangiatore di fuoco che vive al quinto piano con la sua strana tribù.
Una ricca galleria di personaggi degni di Fellini, uno più grottesco dell’altro, ambientata in quei quartieri cantati da De Andrè, dove il sole del buon Dio, cristiano, ebreo o musulmano, non dà i suoi raggi.
Un’opera di un umorismo amaro e crudele. Consiglio: ascoltatelo a velocità 1,25.
Questa è una storia di traffico di cocaina. I protagonisti sono i produttori, i distributori e le polizie di tre nazioni. Ma questa è anche la storia di una piena, un'onda di piena lenta e inesorabile che arriva imprevista e sale fino a travolgere la vita di un giovane uomo.
È la storia di Gianfranco Franciosi, che grazie al suo talento di meccanico nautico, viene suo malgrado coinvolto in un traffico di cocaina proveniente dal Sud America e inizia a collaborare con la polizia italiana diventando di fatto un infiltrato. Anzi, diventa il primo civile infiltrato sotto copertura nella storia della lotta al narcotraffico in Italia.
Nel corso di queste 10 puntate Matteo Caccia ci accompagna attraverso eventi straordinari, che sembrano far parte di un romanzo e non di una vita vera. Alle voci dei protagonisti e dei testimoni dei fatti si aggiunge il racconto di Gianfranco Franciosi in prima persona: gli eventi che lo portano prima in carcere, poi a partecipare al più importante sequestro di cocaina nella storia dell'Europa, e infine a entrare nel programma protezione testimoni perché la sua vita è ormai in pericolo.
Gianfranco Franciosi è protagonista di una vicenda costellata di colpi di scena e svolte improvvise, che ci racconta come a volte la vita possa trasformarsi in una lotta per rimanere a galla.
Di Matteo Caccia
Scritto con Mauro Pescio
Regia e musiche originali di Luca Micheli
Una produzione Mismaonda per Audible Studios
>> Questo podcast vi è offerto in esclusiva per Audible ed è disponibile solamente in formato audio digitale.
Il più grande sequestro di cocaina della storia europea (12 Tonnellate, pura al 98%); il primo civile infiltrato tra i narcos; l'arrembaggio di una nave cargo in mezzo all'oceano Atlantico; motoscafi che viaggiano a oltre 200 Km/h; falsi nomi, nuove identità e le difficoltà di vivere sotto protezione; la minaccia di vendetta di più potenti narcotrafficanti europei. Sono solo alcuni degli ingerdienti di questo podcast che ti lascia incollatto alle cuffie dal primo all'ultimo minuto. Da Narcos-dipendente (inteso come serie tv), la Piena mi ha riportato in un ambiente spaventoso e adrenalinico fatto di narcotrafficanti senza scrupoli, infiltrati, bluff, inseguimenti e tradimenti. Si tratta della storia vera di Gianfranco Franciosi, il meccanico dei Narcos, l'uomo che dall'interno di una delle organizzazioni criminali più potenti del mondo ha permesso il primo sequestro di una "nave madre". Un'esperienza che mi ha fatto comprendere il significato di binge-listening. Attenzione, crea dipendenza.
La paranza dei bambini ha preso il potere e controlla le piazze di spaccio a Forcella, ma da sola non può comandare. Per tenersi il centro storico, Nicolas 'o Maraja deve allearsi con la paranza dei capelloni ma ogni paranzino insegue i suoi interessi. Le vecchie famiglie li appoggiano e li ostacolano e una nuova guerra sembra vicina.
Dopo "La paranza dei bambini" Roberto Saviano torna a raccontare i ragazzi dei nostri giorni feroci.
Dopo aver ascoltato La Paranza dei Bambini, non vedevo l'ora di sentire come proseguivano le vicende di Nicolas O'Maraja e dei suoi paranzini. Qualunque cosa io dica su questo secondo libro rischierebbe di essere uno spoiler per chi ancora non ha letto La Paranza dei Bambini (dovete recuperare subito!), per cui prenderò in prestito le parole dei protagonisti per dirvi cheAdda murì mammà,questo audiolibro è assolutamente da ascoltare . La Paranza è cresciuta, e gli effetti delle loro azioni si ripercuotono sui paranzini e sulle loro famiglie trascinando tutti verso l'abisso. Droga, riciclaggio, regolamenti di conti, controllo delle piazze, ma soprattutto idesiderio di vendetta. gli ingredienti di un perfetto mix di tensione e violenza, realtà e fiction. Questa volta la voce narrante non è più Marco D'Amore ma Lino Musella, altrettanto bravo, anche se il cambio di narratore all'inizio può sembrare un po' straniante.
"Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo."
Gail Honeyman ha scritto un capolavoro. Un libro che secondo la stampa internazionale più autorevole rimarrà negli annali della letteratura. Un romanzo che per i librai è unico e raro come solo le grandi opere possono essere. In corso di pubblicazione in 35 paesi, è il romanzo d’esordio più venduto di sempre in Inghilterra, dove è da più di un anno in vetta alle classifiche. Ha vinto il Costa First Novel Award e presto diventerà un film. Una protagonista in cui tutti possono riconoscersi. Una storia di resilienza, di forza, di dolore, di speranza. Un grande romanzo con una grande anima.
Il personaggio di Eleanor Oliphant è scritto benissimo. Eleanor è una ragazza sola, asociale, anaffettiva, anempatica, fredda, abitudinaria, alcolizzata e noiosa. E quindi estremamente umana. Nel creare un personaggio così particolare ed eccessivo, Gail Honeyman in realtà racconta qualcosa di tutti noi, e con una serie di battute e situazioni imbarazzanti ci fa ridere di lei e di noi stessi. Un libro di black humor molto creativo e ben scritto, che strappa sorrisi e ci rende un po' più indulgenti con l'umanità. Un audiolibro da ascoltare da soli, bevendo vodka e mangiando pizza surgelata. Consigliato a chi ha bisogno di una dose massiccia di ottimismo e buone intenzioni, e per chi ama ascoltare audiolibri prima che diventino film.