È l’attore feticcio di Gabriele Salvatores e Silvio Soldini e ha lavorato per alcuni dei più importanti registi italiani, tra cui Gabriele Muccino, Michele Placido e Pupi Avati. Milanese, classe 1957, prima di dare avvio alla carriera attoriale Fabrizio Bentivoglio è stato un giovane calciatore e ha, nel corso degli anni, coltivato una grande passione per la musica. Passione che lo ha portato a dirigere, nel 2007, Lascia perdere Johnny!, film ispirato alla storia di Fausto Mesolella, chitarrista del gruppo degli Avion Travel.

Ma oltre alla filmografia pazzesca, alle prove in regia e alle interpretazioni per il teatro e la tv, Bentivoglio ha sconfinato anche in altri ambiti della performance artistica. “Amo sperimentare, cambiare”, ha detto, e così alla recitazione ha affiancato la narrazione. Fabrizio è infatti un apprezzato narratore di audiolibri, e le sue interpretazioni di grandi classici della letteratura e di best seller contemporanei sono amatissime dagli utenti Audible.

La perfetta combinazione tra narratore e scrittore si rivela vincente.

Lettura superlativa,che accompagna con convinzione la storia, sospinge anche in riflessioni profonde.

La lettura di Fabrizio Bentivoglio è molto buona, una grossa prova d'attore. Dizione splendida e partecipazione allo scritto. Lascia molto all'animo.

Queste sono solo alcune delle recensioni lasciate da chi ha ascoltato gli audiolibri interpretati da Bentivoglio, che ti elenchiamo di seguito e ti invitiamo ad ascoltare per farti trasportare nell’incredibile universo, ricco di suggestioni, della sua voce.

La serie di Carlo Monterossi

Fabrizio Bentivoglio ha interpretato la parte di Carlo Monterossi, autore televisivo che passa alle indagini, nella serie Amazon in sei episodi ispirata ai romanzi di Alessandro Robecchi Questa non è una canzone d’amore e Di rabbia e di vento. Conosce quindi molto bene il personaggio di Monterossi, con cui ha in comune la milanesità, l’età anagrafica e l’Inter. A metà strada tra crime e commedia, i libri gialli della serie di Robecchi sono stati un successo editoriale, e quando è stato il momento di pubblicarli in formato audiolibro, la scelta per la narrazione non poteva che ricadere sul suo interprete sul piccolo schermo.

Abbiamo chiesto a Fabrizio come è stato, dopo avere lavorato sul personaggio per la serie, personaggio a cui ha dato corporeità e spessore, lavorare solo sulla sua voce. Ecco cosa ci ha risposto:

Il grande scrittore Raffaele La Capria diceva che la scrittura deve scorrere come l’anatra sul pelo dell’acqua, una suggestione che vale per tutto ciò che leggiamo. Se la scrittura deve per l’appunto procedere fluidamente, figuriamoci la lettura! Il compito della lettura a voce alta (non è detto che il lettore da solo possa trovare questa scorrevolezza) è quindi di restituire, di rendere ancora più evidente, la fluidità della scrittura. Leggere qualcosa che si conosce nel suo profondo (nel mio caso perché ho interpretato Monterossi per lo schermo) è sicuramente più semplice: conosci tutto di quel libro, hai incontrato non solo il suo protagonista ma tutti gli altri personaggi, li hai visti muovere, sei quindi aiutato nel trovare quanto sopra. E’ stato perciò un percorso sereno. E di nuovo è successo qualcosa, un gioco di specchi e riflessi, tra me, l’autore Robecchi e il signor Monterossi.

Un gioco di specchi e riflessi tra autore, personaggio e narratore che si respira ascoltando i due primi volumi della serie, disponibili su Audible:

Questa non è una canzone d'amore
Dove sei stanotte

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Gli altri audiolibri letti da Fabrizio Bentivoglio

Milan Kundera, Philip Roth, Fedor Dostoevskij, Julian Barnes… gli autori degli audiolibri interpretati da Fabrizio Bentivoglio hanno tutti in comune una cosa: sono tra gli scrittori più importanti degli ultimi secoli, e i loro capolavori assumono una forza e un’intensità nuove grazie alla voce di questo esperto narratore.

L'insostenibile leggerezza dell'essere
Il senso di una fine
L'animale morente
Notti bianche

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