Quando leggiamo un libro le parole delle pagine risuonano nella nostra mente con la nostra voce. Incerta, magari all’inizio, quando non conosciamo bene i personaggi, né sappiamo quale direzione prenderà la trama. Stanca, se siamo a fine giornata e siamo costretti a ritornare indietro di un paio di frasi perché ci si erano chiusi gli occhi. Sempre con la stessa intonazione, dato che non siamo attori e il nostro pubblico siamo noi stessi.

In queste ultime settimane ho ascoltato su Audible due audiolibri, uno letto dall’autore stesso del romanzo e un altro interpretato da un professionista. Devo dirvi che sono state due esperienze molto diverse tra loro, ma entrambe fantastiche.

Il primo è stato “Oggi faccio azzurro”, scritto e letto in esclusiva per Audible da Daria Bignardi. Ho visto diverse recensioni da parte degli utenti e in molti definiscono la voce della Bignardi “rilassante”, ma anche “calda ed espressiva”.

Oggi faccio azzurro

Daria Bignardi mi ha cullata durante l’ascolto, con il suo tono pacato e calmo, ma è stata anche bravissima nel modulare le intonazioni a seconda dei personaggi, aggiungendo qua e là qualche tocco di colore. È adorabile quando interpreta la pittrice tedesca Gabriele Münter che la protagonista del romanzo, Galla, inizia a sentire nella sua testa. (Quindi ascoltare “Oggi faccio azzurro”, significa ascoltare la storia di Galla che sente la voce di Gabriele. Pazzesco!).

Chi meglio dell’autore conosce il suo stesso romanzo?, ho pensato. In teoria, nessuno. Però non è detto che tutti sappiano fare – bene – sia scrivere che interpretare. Quello di Daria Bignardi è un esempio perfettamente riuscito, così come, mi viene in mente Alice Basso che legge la sua serie con protagonista Vani Sarca (cinque libri stupendi, a proposito, che potrete ascoltare sempre su Audible).

Ma ci possono essere anche casi in cui l’autore si faccia da parte, perché il suo mestiere è un altro, oppure magari non si ritiene capace – i motivi potrebbero essere dei più disparati – e il risultato sia straordinario. Sorprendente, aggiungerei. Ho ascoltato “Tempesta madre” di Gianni Solla letto da Antonio Amoruso e credo, anzi no, sono convinta che se avessi preso tra le mani il romanzo di Solla e lo avessi letto non lo avrei vissuto in modo così totale come mi è successo con l’ascolto.

Tempesta madre

Antonio Amoruso ha saputo raccontarmi Jacopo al fianco dell’autore del romanzo. La sua interpretazione ha arricchito il romanzo: si percepisce che ha fatto sue quelle parole, che le ha capite, che le maneggiate con cura e dedizione, in un modo davvero unico.

È stato un ascolto diverso, meno “rilassato”, più vigile, ma di grandissima emozione. Ho ascoltato l’audiolibro ovunque, in ogni momento libero e ve lo consiglio di cuore.

Audible mi sta aprendo a un mondo nuovo e sto imparando come le parole possano assumere così tante sfumature. Quanto la voce, che ci distingue al pari di tante altre cose, abbia un peso così rilevante nelle nostre vite.