Banditi, politici corrotti, serial killer, grandi stilisti e designer, studenti fuorisede, sognatori in cerca di fortuna, personaggi famosi o che aspirano ad esserlo, anarchici, operai… c’è spazio per tutti a Milano, cuore pulsante dell’economia italiana ma anche città “da bere” che celebra l’edonismo e, sotto la superficie patinata, nasconde una personalità oscura e misteriosa.

Se Milano ti intriga e vuoi conoscerla meglio attraverso le storie, vere o di finzione, ambientate nel capoluogo lombardo, continua a leggere per una bella iniezione di “milanesità”.

Milano Bandita

C’è un verso di una famosa canzone degli 883 che dice “hanno ucciso l’uomo ragno chi sia stato non si sa/ forse quelli della Mala forse la pubblicità”. Ma sai a cosa ci si riferisce esattamente quando si parla della Mala milanese? È difficile credere che la Milano scintillante, sicura, alla moda e innovativa di oggi un tempo fosse invece una città con un sottobosco criminale florido, il perfetto scenario d’azione per gangster che sembravano usciti da un film di Hollywood. E invece… si trattava della Mala, un gruppo di banditi che durante gli anni ‘70 e ‘80 spadroneggiarono in una città in cui l’aumento di ricchezza aveva portato al fiorire di business clandestini, come le bische, dove si spendevano i soldi rubati nelle banche o recuperati grazie a estorsioni. I protagonisti di questa oscura stagione sono “René” Vallanzasca, Epaminonda, Francis Turatello; una serie di personaggi presentati in questo podcast che in 8 episodi racconta un pezzo di passato milanese violento e spregiudicato, che la fiorente metropoli odierna sembra voler dimenticare. La lettura è a cura dell’attore Mauro Malinverno.

Io la troverò

Il cielo su Milano è più nero che mai nei romanzi di Romano De Marco, scrittore abruzzese che è ormai diventato una certezza nel panorama degli autori thriller italiani. La sua serie Nero a Milano, composta dai tre romanzi Io la troverò, Città di polvere e Nero a Milano, è assolutamente imperdibile per chi ama i gialli che mescolano azione, violenza, trame ben congeniate e personaggi memorabili, come poliziotti borderline e donne fatali. Protagonisti sono appunto due poliziotti tormentati, Luca Betti e Marco Tanzi, che tra scelte coraggiose e altre totalmente sbagliate ci portano alla scoperta degli inferi della città meneghina.

Milano è una selva oscura

Dante, il protagonista di questo romanzo raccontato da una voce narrante che lo segue ovunque, è un barbone simpatico e orgoglioso, che non si lascia piegare dalla vita nonostante le sue difficili circostanze. Un personaggio umano e molto reale, che seguiamo muoversi nella Milano degli anni ‘50 e ‘60 trasmettendo il suo punto di vista di reietto sulla vita e sugli avvenimenti di quel periodo. Tra proverbi, modi di dire e un pizzico di nostalgia, questo romanzo è l’ideale per i milanesi doc e per chi possiede almeno un’infarinatura delle espressioni dialettali locali, disseminate qua e là nella storia. La lettura del milanese Gigio Alberti è piaciuta moltissimo agli utenti Audible.

L'ultimo arrivato

Alla fine di questa storia, l’autore Marco Balzano spiega cosa c’è dietro a ciò che scrive: è parlando con la gente, raccogliendo le loro testimonianze per poi rielaborarle e farle proprie che riesce a dare vita a racconti così belli come L’ultimo arrivato. Alla base del romanzo c’è la questione dell’emigrazione infantile, che specialmente negli anni degli spostamenti di massa da sud a nord, coinvolse moltissimi minori mandati lontano dalla famiglia a cercare fortuna in compagnia di un parente o un compaesano. Uno di loro è Ninetto Giacalone, detto “pelleossa”, che dalla Sicilia negli anni cinquanta viene mandato a Milano in compagnia del paesano Giuvà. Marco Balzano racconta la sua nuova vita di emigrato a Milano, riuscendo a trasmettere con efficacia l’evoluzione psicologica del protagonista e i fenomeni sociali che lo circondano.

Il segno dell'untore

È il 1576 e Milano è piegata dalla peste; Niccolò Taverna, notaio criminale, è incaricato insieme ai suoi 2 aiutanti di risolvere il caso di un prezioso candelabro rubato dal Duomo in costruzione; ma le indagini si interrompono subito perché c’è un problema molto più grave: qualcuno ha ucciso padre Bernardino da Savona, commissario inquisitoriale presso il Consiglio dell’Inquisizione Generale e Suprema di Milano. Il caso si preannuncia molto, molto difficile…
Il segno dell’untore è un audiolibro consigliato a chi ama i gialli storici, soprattutto quelli particolarmente intricati e ricchi di colpi di scena, e le ambientazioni descritte nel dettaglio.

Il conto dell'ultima cena

Uno degli scrittori più originali e creativi che hanno raccontato Milano è sicuramente Andrea G. Pinketts, pseudonimo di Andrea Giovanni Rodolfo Pinchetti, nato nel 1960 e scomparso nel 2018. Scrittore e giornalista, ha firmato importanti inchieste, reportage e romanzi noir e grotteschi, spesso definiti post-moderni, ambientati a Milano. Una città che l’autore, molto attaccato alla vita del suo quartiere (il Lorenteggio) conosceva molto bene, soprattutto nella sua versione notturna. In questo romanzo ritroviamo Lazzaro Santandrea, alter ego dell'autore, trentatreenne al quale appare, inaspettatamente, la Madonna, e che si ritroverà a dover gestire una sua personale via crucis, pur lontanissimo dall’essere uno stinco di santo. Pinketts si diverte a giocare con la lingua e le parole e a sorprendere chi ascolta con le sue trovate bizzarre.

Appunti di un venditore di donne

Un noir all’italiana intrigante e ricco di dettagli che, sullo sfondo della Milano fosca degli anni di piombo e del rapimento di Aldo Moro, racconta le vicende del protagonista Bravo, enigmatico e cinico venditore di donne che si muove tra lussuosi ristoranti e bische clandestine. Tanta adrenalina, un’ambientazione imperdibile e personaggi sfaccettati tengono incollati all’ascolto, reso ancora più scorrevole dall’interpretazione di Diego Ribon. Se il romanzo di Giorgio Faletti ti è piaciuto, ti consigliamo di vedere anche l’omonimo film.

Mani Pulite

Non possiamo non includere in questo articolo il racconto di una delle stagioni più difficili per tutta l’Italia e per Milano in particolare. Stiamo parlando di Tangentopoli, la gigantesca inchiesta che scoperchiò un sistema di corruzione endemica che coinvolgeva imprenditori e politici. Sono passati 30 anni da Mani Pulite, un periodo breve che però ha segnato un prima e un dopo nella storia del nostro paese e con il quale gli italiani, ancora oggi, non hanno fatto pace. La giornalista e conduttrice televisiva Mia Ceran racconta Mani Pulite a modo suo in questo podcast imperdibile.

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La matta di Milano
Volevamo andare lontano
121269. Inchiesta su Piazza Fontana

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