Nuovi audiolibri con storie di immigrazione da ascoltare su Audible

L’immigrazione è uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni e, anche se emigrare ha sempre fatto parte della storia dell’umanità, sarà probabilmente la nostra epoca ad essere ricordata dai posteri come quella degli impetuosi flussi migratori di massa, delle difficoltà nella loro gestione e delle estreme reazioni politiche a questi movimenti di persone. Nonostante se ne parli molto, si tratta di un fenomeno molto complesso e forse l’unico modo per approcciarlo senza pregiudizi è lasciar parlare i suoi protagonisti e testimoni. Informarti, evitando di girarti dall’altra parte e far finta di niente, è quello che puoi fare grazie ai libri sull’immigrazione. Un mosaico di storie toccanti, emozionanti e istruttive che ti renderanno cosciente dell’importanza di sapere. 

Lo schiaffo

Lo Schiaffo è un nuovo audiolibro in Esclusiva per Audible che racconta una storia di immigrazione. Sebbene si tratti di un romanzo, l'autore del libro, Abbas Khider, oggi cittadino tedesco, ha subìto il carcere iracheno per due anni.

La trama è incentrata sul personaggio di Karim Mensy, un rifugiato iracheno il cui destino è, purtroppo, comune a molti: rifugiato in Germania, gli viene revocato il permesso di soggiorno con minaccia di rimpatrio in Iraq, lo stesso Stato nel quale ha rischiato di perdere la vita. Mentre racconta con tono amaramente ironico la sua vita a Frau Shulz, la funzionaria dell'Autorità per l'immigrazione che le ha appena revocato il permesso e che lui prende in ostaggio, Karim ci trasporta dentro il dramma della sua storia di vita.

“Finalmente eccoci, che lo voglia o no adesso parliamo.”

Il nuovo romanzo consigliato Lo Schiaffo è tanto più intimo, coinvolgente e toccante quanto più l'autore non si appella a materia di fantasia, avendo vissuto sulla propria pelle una storia di immigrazione clandestina: sono parole che scolpiscono l'anima e commuovono per la loro forza e veridicità.

Elegie alla patria

Drammaturgo, sceneggiatore e scrittore statunitense, Ayad Akhtar è anche autore di un bel libro consigliato con una storia di immigrazione di seconda generazione. Un libro di fiction di chiara ispirazione autobiografica, Elegie alla patria è ambientato negli Stati Uniti post 11 settembre: dove vige l'islamofobia, dove Trump affronta la sua cavalcata elettorale, dove lui, il figlio di seconda generazione, non si identifica affatto con i valori di un tramontato “american dream”. Un romanzo a suo modo colto nel quale l'autore ha saputo dosare il suo colpo d'occhio sul mondo con le contraddizioni dell'America: amata dal padre (medico cardiologo) e rinnegata dal figlio.

“Mio padre, come Trump, si inzeppò di debiti negli anni ottanta e si trovò a fine decennio con un futuro finanziario incerto.”

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Fortunatamente nera

Sempre restando in tema di storie di immigrazione di seconda generazione, Fortunatamente nera è un nuovo audiolibro consigliato disponibile su Audible. L'autrice, Nogaye Ndiiaye, è italiana, ma senegalese di seconda generazione: cresciuta in un paesino di provincia in Lombardia, sente su di sé il peso di un malcelato razzismo di provincia fino a che decide di riscoprire le proprie radici, scoprendo così anche la propria identità. Questa non è la trama di un romanzo, è la storia vera di Nogaye, sapientemente narrata in questo bel libro a metà tra memoir e phamplet: già perché Nogaye, dopo i suoi viaggi in Senegal, è diventata attivista per i diritti civili e sociali.

“ Per sopravvivere mi sono dovuta costruire un'armatura, ho finto che non mi importasse essere considerata o meno senegalese, ho iniziato una battaglia costante contro me stessa alla costante ricerca dell'accettazione da parte delle persone bianche.”

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Cassandra a Mogadiscio

Libro candidato al Premio Strega 2023,Cassandra a Mogadiscio narra la storia familiare dell'autrice, Igiaba Scego, italiana e immigrata somala di seconda generazione. Il libro-memoir è anche un'occasione per rimarcare il dramma del popolo somalo, della diaspora e delle scelte difficili che i genitori di Igiaba sono stati costretti a fare in cerca di un futuro migliore per sé e per i propri figli. La scrittrice Igiaba Scego è nota a molti per le sue collaborazioni con riviste e quotidiani come La Repubblica o Internazionale su tematiche che riguardano migrazioni e multiculturalità e per i suoi romanzi dai richiami autobiografici.

Chi è nudo non teme l'acqua

Matthieu Aikins, autore dell'audiolibro reportage Chi è nudo non teme l'acqua, è un bravo giornalista canadese-americano conosciuto soprattutto per i suoi reportage sulla guerra in Afghanistan. In questo audiolibro consigliato, l'autore racconta la storia che ha vissuto nel 2016: fingendosi migrante in fuga da Kabul, Aikins segue Omar, un vero migrante che, come tanti, cerca una vita migliore sulla rotta verso il Mediterraneo. In questo libro/reportage consigliato scoprirai come ci si sente quando, in fuga da una guerra, si hanno davanti a sé solo tante incognite e mai nessuna certezza.

Chi è nudo non teme l'acqua, oltre ad essere una storia di immigrazione commovente, è anche il racconto di una bella amicizia e solidarietà: sentimenti umani ancora capaci di manifestarsi soprattutto in situazioni di pericolo estremo.

Una persona alla volta

Parlando di guerre, storie di persone che fuggono da contesti di guerra e libri sull'immigrazione consigliati, ci sembra d'obbligo suggerire l'audiolibro di Gino Strada disponibile in Esclusiva per Audible. Si intitola Una persona alla volta ed è un memoir (pubblicato postumo) nel quale il chirurgo e fondatore di Emergency si racconta in prima persona. Quanto costa salvare una vita? La narrazione del nuovo audiolibro di Gino Strada in Esclusiva per Audible da parte di Elio Germano rende l'ascolto ancora più coinvolgente.

“Sapere di poter scegliere di tornare indietro era ciò che mi faceva sentire diverso da tutta quella gente che si affannava intorno a me, apparentemente senza mèta.”

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Se fosse tuo figlio

L'autore di Se fosse tuo figlio è un attivista italiano per i diritti umani: candidato al Premio Nobel per la Pace nel 2020, Nicolò Govoni, nonostante la giovane età (classe 1993) ha già all'attivo numerose missioni umanitarie. L'impatto con il senso di solidarietà emerge sin dalla sua tenera età: a vent'anni parte volontario per l'India. Da lì, le sue esperienze di aiuto umanitario si affastellano e così i suoi ricordi: come quelli narrati abilmente in questo libro consigliato con storie vere di immigrazione vissute in un hotspot italiano. Il titolo del libro è tratto da una bella poesia di Sergio Guttilla, sono versi che vogliono smuovere (una buona volta) le nostre coscienze: cosa faresti, infatti, se i bambini in mare fossero tuoi figli? Se fosse tuo figlio è un audiolibro consigliato per parlare di immigrazione, guerre e solidarietà.

“Se fosse tuo figlio riempiresti il mare di navi di qualsiasi bandiera. (…) Se fosse tuo figlio li chiameresti vigliacchi disumani, gli sputeresti addosso.”

Libri sull’immigrazione in Italia

Storia di un figlio. Andata e ritorno

Se hai letto Nel mare ci sono i coccodrilli, l’incredibile storia del viaggio di Enaiatollah da Kabul all’Italia, non puoi non leggere il suo seguito, Storia di un figlio. Andata e ritorno. Scritto da Fabio Geda insieme al protagonista Enaiatollah Akbari, riprende la narrazione da dove l’aveva lasciata nel primo libro: Enaiat è ormai in Italia, a Torino, ma che ne è stato della sua famiglia in Afghanistan? Nel romanzo si racconta proprio del ricongiungimento di questa famiglia, difficile quanto emozionante. Enaiat è ormai adulto, e nonostante il passato difficile non ha perso la fiducia negli altri, e ora deve gestire nuove esperienze e avventure. Lo stile dell’autore è fresco e piacevole.

La pacchia

C’è un mondo sommerso di cui poco si sa, fatto di invisibili che fanno lavori durissimi e sottopagati che nessun italiano si sognerebbe mai di fare. Stiamo parlando delle centinaia di migliaia di migranti che vivono nelle campagne italiane, soprattutto al sud, impiegati in condizioni terribili nell’edilizia, nell’agricoltura e in altri settori. Soumaila Sacko era uno di loro; veniva dal Mali, era arrivato in Italia nel 2014 e venne ucciso quattro anni dopo da un assassino bianco mentre raccoglieva lamiere in una fornace abbandonata in Calabria. La sua assurda morte avvenne proprio lo stesso giorno in cui l’ex ministro degli interni Matteo Salvini pronunciava la celebre frase “La pacchia è finita”. Ha voluto intitolare il suo libro proprio La pacchia, dedicato alla storia di Sacko, la scrittrice Bianca Stancanelli. Dalla vita nel villaggio natale all’arrivo a Taranto, dall’odissea del permesso di soggiorno allo sfruttamento in terra calabrese fino al tragico epilogo e le indagini che sono seguite all’omicidio, il libro ha l’obiettivo di restituire dignità a un protagonista che attende ancora giustizia e di smontare la propaganda razzista dei migranti che arriverebbero in Italia per “godersi la pacchia”.

La frontiera

Lo scrittore e giornalista Alessandro Leogrande, morto improvvisamente nel 2017, verrà ricordato per aver sempre lavorato in difesa degli ultimi, cercando di indagare e portare alla luce soprusi e ingiustizie. E’ questo il caso delle sue inchieste legate all’immigrazione, tra cui La frontiera, che racconta senza tabù né censura la realtà dei migranti che riescono ad arrivare fino all’Italia, la loro vita prima del viaggio e il perché decidono di lasciare il loro Paese. Ma soprattutto l’autore cerca di capire dove stanno le responsabilità della disastrosa gestione dei flussi: la politica, l’economia, la nostra storia, il sistema di “accoglienza”, gli accordi con Paesi che non rispettano i diritti umani… ma ci da anche i dati positivi, come quelli dell’operazione Mare Nostrum del 2013, che ha permesso di soccorrere in un anno 156.362 persone, portando all’identificazione e all’arresto di 366 scafisti. Un’importantissima denuncia che vuole rompere il muro dell’indifferenza che circonda questa umanità che si sposta. 

Libri sull’immigrazione: storie da Lampedusa

Le stelle di Lampedusa

In questo libro, il medico di Lampedusa Pietro Bartolo racconta la difficilissima storia di Anila, una bambina di 10 anni sbarcata a Lampedusa senza famiglia; il lungo e pericoloso viaggio nel deserto, le violenze subite durante la prigionia in Libia, il naufragio durante la traversata e infine lo sbarco. Una vicenda straziante che però hanno in comune tantissimi bambini che, con o senza i genitori, partono alla ricerca di una vita migliore nel lato fortunato del mondo. Se per Anila c’è stato, dopo aver superato mille ostacoli, il lieto fine, per molti altri bimbi, donne e uomini migranti l’esperienza si è conclusa purtroppo nel modo più tragico. Per conoscere e capire la cruda realtà della strage che sta avvenendo nel Mediterraneo, l’unico modo è sentirne parlare dalla viva voce di un protagonista, un medico speciale che ha fatto dell’aiutare il prossimo la sua missione di vita.

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Casa Lampedusa

Continuiamo a parlare di Lampedusa perché, ormai da molti anni, questa piccola isoletta in bilico tra Africa e Europa è la porta di entrata al Vecchio Continente di un flusso continuo di migranti. Mentre però si parla tanto delle difficoltà vissute dai suoi abitanti, oggettivamente provati da un sistema in precario equilibrio, poco si dice dei loro tanti atti di generosità e del loro spirito di accoglienza. Lo scrittore Antonio Ferrara ha scelto di dare voce a questi piccoli ma immensamente importanti gesti attraverso la storia fittizia di un ragazzo che diventa rappresentazione di tutta la popolazione. Una comunità semplice e laboriosa, che si è trovata a dover convivere con la paura quotidiana che quel mare che per loro è fonte di vita possa restituirgli in qualsiasi momento corpi inermi o feriti di persone sconosciute. Persone che possono spaventare perché diverse, ma che si rivelano poi essere molto più simili a noi di quanto credevamo. Basta avere la volontà di creare un ponte, ascoltare, capire, mettersi nei loro panni. In una parola, accogliere.

Le tartarughe tornano sempre
Appunti per un naufragio

Il titolo di questo scritto, “appunti”, riflette bene quello che è: un mix non lineare di pensieri e avvenimenti, breve ma intenso, nel quale l’autore riporta i racconti ascoltati e le emozioni ad essi legate. Davide Enia si trova faccia a faccia con chi sbarca sull’agognato scoglio di Lampedusa, dopo aver attraversato terra e mare in condizioni disumane, e con chi accoglie queste persone, in un’isola di frontiera di un’Europa che ha dimenticato sia gli uni che gli altri. L’autore incontra chi racconta ciò che succede davvero, al di là di retorica e slogan politici, dando voce ai migranti, ai volontari, alle persone comuni; la scoperta della realtà di Lampedusa si intreccia alla riscoperta di un rapporto personale, quello tra lo scrittore e il papà medico, da poco in pensione, che accetta di accompagnare il figlio sull’isola.

Libri sull’immigrazione - italiani all’estero

Vita

Chi voglia capire le difficoltà vissute dagli emigranti italiani a inizio 900 può leggere Vita, di Melania G. Mazzucco; la scrittrice prova a raccontare le storie dei suoi avi che migrarono verso gli Stati Uniti oltre 100 anni fa, le loro esperienze, speranze, sofferenze e amori, per ridare voce a chi non c’è più e riempire di senso il loro vissuto.

I protagonisti sono Vita e Diamante, due ragazzini che partono insieme alla volta di New York per fuggire dalla miseria, e si ritrovano immersi in un mondo nuovo ma difficile quanto il vecchio. Nonostante le circostanze della vita li separino, Vita e Diamante continueranno ad essere inseparabili, e nel “nuovo mondo” ostile vivranno una vita nuova tra violenza e occasioni di riscatto.  Un romanzo storico ed epico, che racconta il sogno americano dal punto di vista di due giovani emigrati. 

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Migrante per sempre

Quando Lina è solo una bambina, i suoi genitori emigrano in Germania e la lasciano al paese con i nonni, finché anche lei dalla Sicilia sarà costretta a seguire il padre e la madre nel Paese straniero, diventare migrante e accettare una dura vita di sacrifici. Lina però è in gamba e vuole cambiare la sua condizione, decide quindi di studiare, trova l’amore e insieme al compagno si trasferisce a Roma. Torna in Italia si, ma in una nuova città e in un altro tempo, dovendo quindi recuperare il suo posto nel mondo. Il romanzo è ispirato a una storia vera e racconta cinquant’anni di storia italiana e di quelli che l’Italia l’hanno costruita e cambiata anche andando altrove. Lo stile di scrittura è piacevole e musicale e il personaggio di Lina, coraggiosa ma anche delicata, ti conquisterà. 

Altre storie di migranti

Carnaio

In questo romanzo macabro e disturbante, Giulio Cavalli immagina un mondo nel quale l’individualismo e l’egoismo hanno ormai prevalso sulla solidarietà e il bene comune. La sua è una denuncia della società odierna, consumistica e per nulla inclusiva, sviluppata attraverso la storia di un porto immaginario sul Mediterraneo, DF, che viene improvvisamente investito da centinaia di migliaia di cadaveri di stranieri. Morti che attirano l’attenzione dei media e che diventano, ben presto, un'occasione di profitto per i governanti locali.

Carnaio racconta il vuoto, la mancanza di rispetto e solidarietà, l’odio per i diversi, con uno stile che ricorda quello di Saramago.

Mediterraneo

«I nostri corpi non hanno idea di quello che succede ai loro, e questo è il primo grande limite all’empatia» dice Caterina Bonvicini in un passaggio del libro Mediterraneo, un resoconto realistico e privo di retorica di cosa vuol dire fare salvataggio nel Mediterraneo e cosa succede davvero a bordo di una nave umanitaria. Grazie alle sue grandi doti narrative, la Bonvicini riesce a trasmettere a chi legge tutto ciò che si vive stando insieme a chi scruta il Mediterraneo, vasto e costellato di relitti rimasti a ricordare i tanti naufragi avvenuti nel Mare Nostrum. Un libro che restituisce emozioni, sensazioni, storie di vite, e che stimola l’empatia senza necessità di scadere nello stucchevole.

Rifugiati

Carlotta Sami, portavoce dell’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), ex direttrice di Amnesty International Italia e da anni impegnata in prima persona in interventi umanitari, è l’autrice di Rifugiati, un saggio che prova a spiegare la situazione dei rifugiati e a proporre soluzioni che potrebbero salvare vite. Partendo da luoghi comuni quali “aiutiamoli a casa loro”, o “verranno a rubarci il lavoro”, la Sami cita dati, leggi, statistiche e avanza proposte sensate e basate sull’esperienza. Nonostante si tratti di un saggio, il racconto di storie di vita vissuta di alcuni rifugiati rende il libro commovente. 

Clandestino

Le fake news sono uno dei fenomeni più preoccupanti del nostro tempo e hanno ormai pervaso tutti gli ambiti della comunicazione; l’immigrazione non fa eccezione e anzi è uno de cavalli di battaglia dei populisti, che cavalcano la paura del diverso con notizie che spesso non hanno nessun fondamento, sono gonfiate o decontestualizzate. Per indagare sulle ragioni che spingono chi emigra a farlo, smascherare i controsensi della gestione dei flussi migratori, ragionare sulle opzioni esistenti per gestirli e proporre riflessioni sulle attuali leggi e provvedimenti, il giornalista e scrittore Furio Colombo ha scritto il saggio Clandestino. La parola stessa deve far riflettere, magari ricordandoci di un passato non troppo lontano nel quale erano i nostri bisnonni a emigrare verso una parte più ricca del mondo...

Mondi al limite

Non si tratta esattamente di un racconto di immigrazione ma di storie di guerra, povertà, violenza, fame, malattie, soprusi, che sono poi nella maggior parte dei casi le ragioni per cui i migranti scappano dai propri Paesi. In questo prezioso audiolibro, nove scrittori italiani (Alessandro Baricco, Stefano Benni, Gianrico Carofiglio, Mauro Covacich, Sandro Dazieri, Silvia Di Natale, Paolo Giordano, Antonio Pascale e Domenico Starnone) sono invitati da Medici senza frontiere a visitare altrettante aree dove l’organizzazione svolge ormai da anni la sua attività di assistenza alle popolazioni locali. Ne vengono fuori reportage brevi, impressioni e racconti, ognuno frutto della diversa sensibilità e stile dello scrittore in questione, che descrivono queste realtà al limite che tutti dovrebbero conoscere, per essere più consapevoli di come si vive in parti del mondo lontane da noi ma che ci riguardano da vicino in quanto situazioni di partenza di chi decide di emigrare.

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