Sono ormai dodici gli episodi disponibili dell’Audible Club, la vivacissima comunità di amanti degli audiolibri che ogni due settimane si da appuntamento con Andrea Gancitano e Maura Colamedici per discutere di un romanzo (o di un saggio, come in questo caso) imperdibile. Puoi aver già letto, o ascoltato, il titolo proposto e avere voglia di confrontarti con le riflessioni e le percezioni che ha generato in altri utenti, oppure approcciarti per la prima volta ad esso. In qualsiasi caso, ascolta il podcast dedicato a Il fascismo eterno di Umberto Eco e poi continua la discussione sul gruppo Facebook dell’Audible Club, troverai un sacco di appassionati come te con cui scambiare idee!

Il fascismo eterno

Quella che ti proponiamo oggi è una puntata particolare; come accennavamo poco fa infatti, questa volta Andrea e Maura non dialogano a partire da un romanzo, ma si cimentano con l’analisi di un saggio. C’è anche un’altra particolarità: il saggio in questione è un ascolto corto, che dura solo 45 minuti, mentre la puntata dell’Audible Club dura più di un’ora! Cosa ci dice questo dato? Che siamo davanti a un testo così denso da essere in grado di generare infinite considerazioni; un testo “zippato”, come lo definisce Andrea, che noi abbiamo l’onere e il piacere di scompattare.
Il fascismo eterno, del grande intellettuale italiano Umberto Eco, scomparso pochi anni fa, è un pamphlet che nasce da una conferenza tenuta dallo stesso Eco presso la Columbia University nel 1995 e poi pubblicato in Italia un paio d’anni dopo. Scritto con grande sapere ma anche con una buona dose di ironia, Maura e Andrea l’hanno fatto diventare uno dei protagonisti del loro podcast anche per la quantità di ascolti incredibile che ha su Audible; l’audiolibro, letto da Alberto Bergamini, conta infatti oltre 770 recensioni e ha una valutazione media di 4,7 stelle su 5. Questo dato è interessante perché fa riflettere su una caratteristica peculiare di Eco, un accademico illuminato con un formidabile bagaglio di conoscenza, ma che era amatissimo dalla gente e che non disdegnava le incursioni nella cultura popolare.

Il fascismo eterno

Perché questo saggio è così importante? Intanto per il suo valore “profetico”, perché già nel 1995 Eco prefigurò un fenomeno che stiamo vivendo oggi, il populismo, e una serie di dinamiche legate ai social network che non poteva conoscere quando scrisse il testo. E poi perché ci aiuta a comprendere, riconoscere e sopprimere i tratti peculiari di politiche autoritarie che si possono ripresentare nella storia, anche se oggi con caratteristiche un po’ differenti rispetto al passato. Eco ci vuole dire che il fascismo è qualcosa che non passa, che ritorna anche se con mutazioni talvolta difficili da identificare, e che discuterne è l’antidoto per preservare la democrazia. Il germe del fascismo è ancora vivo nel nostro presente, si percepisce in chi nega la complessità della realtà ed esalta la vaghezza e l’azione per l’azione. Non si tratta solo di guardare al mondo che ci circonda, ma anche di auto-analizzarsi per riconoscere il “fascismo in noi stessi”, quelle pulsioni autoritarie che hanno a che fare con il desiderio di sopraffazione dell’essere umano.

Se sei pronto a “decomprimere” il densissimo saggio di Umberto Eco e dopo questo ascolto vuoi continuare a riflettere sull’importanza dell’antifascismo, ti consigliamo alcuni altri titoli che, in un modo o nell’altro, sono connessi a Il fascismo eterno.

Pape Satán Aleppe

Quest’ultimo libro di Eco, uscito postumo, raccoglie le osservazioni dell’intellettuale su diversi aspetti della società attuale, pubblicate nella rubrica de L’Espresso “La bustina di Minerva”. Se ti stai chiedendo che cosa significa il titolo, si tratta di un verso di Dante tratto dall’Inferno, che in considerazione della sua mancanza di significato è stato scelto da Eco per identificare il mondo “liquido” in cui viviamo, privo di coerenza e di punti di riferimento chiari, così come sparse sono le sue considerazioni su di esso. Una società, quella contemporanea, dove le grandi ideologie hanno lasciato il posto al consumismo sfrenato, alla globalizzazione irrazionale. In 14 capitoli, che si ascoltano in circa 16 ore, Eco racconta la sua visione del progresso tecnologico, con i suoi pro e contro, facendo trasparire sì un pizzico di delusione, ma che viene sempre condita con ironia.

Io e il Duce

Come Umberto Eco, anche Indro Montanelli è stato uno degli intellettuali più importanti del ‘900, un giornalista lucidissimo e autore di analisi storiche precise e documentate. In questo libro, una raccolta di suoi pezzi scritti nel corso degli anni, l’autore propone una storia del fascismo e un ritratto di Mussolini, lasciando affiorare l’evoluzione del suo pensiero (Montanelli inizialmente appoggiò il regime per poi distanziarsene dal 1938) e senza cedere a retorica o moralismi. Una ricostruzione chiara, mai ipocrita, che mette a nudo non solo le responsabilità di Mussolini ma anche quelle del popolo italiano. Lo stile di Montanelli è ricco e lineare, mai pesante né banale, e nonostante si possa non essere d’accordo con lui in alcuni passi, gli va riconosciuta un’onestà intellettuale e un’autonomia di pensiero preziosa. Come nel caso de Il Fascismo eterno, molti spunti di riflessione sono validi strumenti per comprendere le dinamiche contemporanee.

Mussolini ha fatto anche cose buone

“Ripeti tante volte una notizia falsa e diventerà una verità” è il principio su cui si basano le fake news, vera e propria epidemia che ha condizionato il nostro modo di vedere la realtà, filtrata dai social media e dalla superficialità con cui consumiamo le notizie. Questo bombardamento di informazioni non vere ha interessato anche il periodo più buio della nostra storia, quello del fascismo, periodicamente oggetto di rivalutazioni assurde basate sulla disinformazione. Questo volume ha l’obiettivo chiaro di far crollare come un castello di carta le stupidaggini che vengono dette sul conto di Mussolini e il suo Regime. Alcuni esempi di bufale? Si dice che Mussolini diede la pensione agli italiani, inventò le case popolari e le autostrade…. peccato che tutte queste tre cose vennero introdotte ben prima di lui. Ben documentato e rigoroso, l’audiolibro ha però uno stile divulgativo che lo rende adatto a tutti.

NazItalia

Anche se non vediamo più le camicie nere che sfilano nelle nostre città, il ritorno del fascismo è una realtà oggi nel nostro Paese, e si palesa con azioni considerate purtroppo quasi normali, che non scandalizzano più nessuno ma che sono estremamente pericolose. Per questo non si può abbassare la guardia ed è fondamentale continuare ad informare i cittadini su quello che succede, spesso passando inosservato, attorno a loro. E’ quello che fa Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica sotto scorta per le minacce ricevute da gruppi di estrema destra, che con i suoi articoli e ora con NazItalia continua coraggiosamente a raccontare l’escalation di gruppi e azioni fasciste e xenofobe negli ultimi anni. Un ascolto che invita a non sottovalutare e non girarsi dall’altra parte davanti ai naxifascismi.

Benito Mussolini. Il Duce e la sua storia

Di libri su Mussolini ne sono stati scritti a decine, ognuno con il suo punto di vista, stile e approccio unici. Ma se si vuole capire l’uomo e il dittatore è bene conoscere la sua vita; quindi se vuoi comprendere la figura storica del Duce ti consigliamo di partire dalla sua biografia. Questa di Riccardo Allegri è un’ottima sintesi, chiara e scorrevole, della sua vita prima e dopo essere diventato un dittatore. Il tono romanzato la rende ancora più appassionante.

Consiglieresti altri audiolibri a chi ha ascoltato Il fascismo eterno o vuoi contribuire alla discussione su quest’opera? Partecipa al dibattito sul gruppo Facebook di Audible Club!